Scavate nel fiume Sagittario queste gole calcaree sono il fiore all’occhiello di questa Riserva Naturale dell’Abruzzo

Daniele Abela  | 13 Feb 2025
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Le Gole del Sagittario sono un canyon spettacolare scavato dal fiume nel corso dei millenni, una meta imperdibile per gli amanti della natura e del trekking. Oggi vi proponiamo un itinerario ad anello che vi condurrà alla scoperta di questo angolo di paradiso. Partiremo da Villalago, un borgo medievale che si affaccia sul lago di San Domenico, uno specchio d’acqua cristallina circondato da boschi e montagne.

Ci troveremo tra sentieri ben segnalati e strade sterrate che attraversano il pittoresco borgo di Villalago, con le sue case in pietra e le sue stradine acciottolate. Da qui, si imbocca il sentiero che conduce al lago di San Domenico, un luogo incantevole, dove è possibile ammirare l’eremo di San Domenico, un edificio religioso di grande fascino, costruito su uno sperone roccioso a picco sul lago.

Il percorso si addentra nel cuore delle gole, attraversando ponti, gallerie e tratti di sentiero scavati nella roccia. Lungo il cammino, si possono ammirare cascate, grotte e formazioni rocciose spettacolari. Dopo aver attraversato le gole, si raggiunge il borgo di Castrovalva, un piccolo paese arroccato su un colle, da cui si gode di una vista panoramica sulle montagne circostanti. Da qui, si prosegue lungo un sentiero che conduce al punto di partenza.

Potrai vivere un’esperienza unica, a contatto con la natura, lontano dal caos della città, un modo per ricaricare le energie e ritrovare il benessere fisico e mentale. In questo articolo, vi forniremo tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il vostro giro ad anello dal percorso dettagliato alle curiosità sul territorio.

Trekking alle Gole del Saggittario

Scheda tecnica

  • Punto di Partenza: Villalago
  • Punto di arrivo: percorso ad anello
  • Lunghezza:  19 km
  • Dislivello in salita: 690 mt
  • Tempo di percorrenza: 6 ore circa (escluse le soste)
  • Difficolta: EE – Escursionista Esperto
  • Periodo dell’anno: Tutto l’anno

Mappa

Il percorso


Una magnifica veduta di VIlalago

L’itinerario ad anello da Villalago alle Gole del Sagittario offre un’esperienza escursionistica completa, tra natura selvaggia e borghi caratteristici. Si parte dal pittoresco borgo di Villalago, affacciato sul lago di San Domenico. Da qui, si imbocca il sentiero che conduce al lago, un luogo incantevole dove ammirare l’eremo di San Domenico, costruito su uno sperone roccioso a picco sull’acqua.

Proseguendo lungo il sentiero, si raggiunge l’imbocco delle Gole del Sagittario, un canyon imponente con pareti rocciose a strapiombo sul fiume. Il percorso si addentra nel cuore delle gole, attraversando ponti, gallerie e tratti di sentiero scavati nella roccia. È un tratto suggestivo, dove si possono ammirare cascate, grotte e formazioni rocciose spettacolari. Dopo aver attraversato le gole, si giunge al borgo di Castrovalva, un piccolo paese arroccato su un colle, da cui si gode di una vista panoramica sulle montagne circostanti.

Da Castrovalva, si prosegue lungo un sentiero che, attraverso boschi e prati, conduce al punto di partenza, Villalago. Il sentiero offre scorci panoramici sul lago di San Domenico e sulle montagne circostanti. L’intero percorso è ben segnalato e non presenta particolari difficoltà tecniche, ma richiede un minimo di allenamento e una buona preparazione fisica, soprattutto per la lunghezza (circa 19 km) e il dislivello (circa 700 metri). È consigliabile indossare scarponi da trekking e portare con sé delle borracce d’acqua, soprattutto durante i mesi estivi.

Un Canyon scavato in 200 milioni di anni nel cuore dell’Abruzzo

 

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La particolarità delle Gole del Saggitario è legata proprio alla nascita del canyon, scavato dal fiume Sagittario nel corso dei millenni. Questa zona, diventata Riserva Naturale Regionale e Zona Speciale di Conservazione, si trova nel comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila.

Immagina un’area di circa 450 ettari, che parte dal fondo delle gole, dove scorre il fiume, e arriva fino ai prati in alta quota. La Riserva è un mosaico di ambienti diversi: rupi e ghiaioni di roccia calcarea, sorgenti d’acqua, boschi e praterie.

Il paesaggio è dominato dalle gole profonde, scolpite dall’acqua nel corso di milioni di anni. Le rocce più antiche di questa zona risalgono a circa 200 milioni di anni fa, mentre le più recenti a “soli” 5 milioni di anni fa. Il fondovalle si trova a circa 700 metri di altitudine, mentre le cime più alte raggiungono i 1.500 metri.

Questa zona è un vero scrigno di biodiversità, con piante rare come il fiordaliso del Sagittario e l’efedra dei Nebrodi. La Riserva ospita anche molti animali, tra cui l’orso bruno, il lupo, il camoscio appenninico, il capriolo, il cervo e il cinghiale. Anche gli uccelli sono numerosi e vari, con specie come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gracchio corallino e molte altre. Infine, il bosco che si trova sul fondo delle gole è particolarmente affascinante, con ben cinque diverse specie di aceri.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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