Trekking geologico, i percorsi in Italia per scoprire le meraviglie della terra

Leonardo Anchesi  | 09 Mag 2023
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Durante il trekking l’elemento con cui si è in più stretta connessione è sicuramente la terra, nel senso più materiale del termine: passo dopo passo si scoprono sempre nuovi terreni, ognuno con caratteristiche peculiari e spesso uniche. Il trekking geologico nasce proprio con l’intento di concentrare l’attenzione dell’escursionista non tanto sull’ambiente e la natura, come invece accade nella maggioranza dei casi, ma più che altro sulle particolarità delle formazioni rocciose che via via si incontrano sul cammino. Praticando questa disciplina accompagnati da geologi esperti e ragionando su ere geologiche e paleontologia, sarà possibile arricchire enormemente il proprio bagaglio di conoscenze specifiche, raggiungendo così un maggior livello di consapevolezza sull’ambiente circostante. La breve guida che segue vi aiuterà a scegliere alcuni percorsi in Italia per scoprire le meraviglie della terra e muovere così i primi passi in questo nuovo modo di interpretare il trekking. 

Le cave del monte Corchia: trekking geologico sulle Alpi Apuane

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Le Alpi Apuane rappresentano una particolarità nel panorama montano grazie alla loro conformazione; infatti, nonostante la catena sia situata in area appenninica la loro conformazione è di carattere tipicamente alpino. In particolare, il Monte Corchia è una di quelle località in cui, in un raggio limitato, è possibile apprezzare diversi aspetti geologici che vanno dalla geologia strutturale alla geomorfologia, passando per tutte quelle criticità connesse all’estrazione marmifera, attività particolarmente diffusa in tutta l’area apuana sin dai tempi dell’Impero romano.

Da tenere in considerazione, inoltre, la presenza dell’Antro del Corchia, che con i suoi 52 km di estensione rappresenta la cavità natura più grande in Italia e, grazie alla quale, recenti studi stanno ricostruendo le condizioni climatiche degli ultimi centinaia di anni. Sfruttando come campo base il paese di Levigliani, in Alta Versilia, sarà possibile raggiugere il Monte Corchia attraverso il passo della Croce e, da lì, raggiungere la vetta in poco meno di due ore.

Trekking sul Gargano, tra Mesozoico e Pleistocene

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Il promontorio del Gargano è particolarmente noto agli addetti ai lavori per la sua particolare complessità geologica, dovuta a particolari interazioni tettoniche avvenute a partire dal Cretacico inferiore. Queste particolarità locali hanno fatto sì che l’ambiente geologico specifico dell’area si discosti nettamente dalle formazioni delle regioni adiacenti, donandogli un conformazione che desta sempre grande interesse.

Una lunga escursione in questa regione permetterà di studiare da vicino gli effetti di questi particolari movimenti della crosta terrestre, con particolare riferimento alle ere dell’Albiano e dell’Eocene. Il tracciato si sviluppa, per un lungo tratto, sulla dorsale che collega i paesi di Borgo Celano e Mattinata, attraverso San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, attraverso il Parco Nazionale del Gargano. Il percorso, particolarmente impegnativo, è necessariamente da suddividere in più tappe, sfruttando i centri abitati che via via si vanno a incontrare lungo il cammino.

Trekking geologico in Centro Sardegna: alla scoperta dei tacchi

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La Sardegna non smette mai di stupire per tutti i tesori che racchiude nel suo territorio; oltre a tutti gli aspetti turistici bene noti, infatti, questa terra riveste anche un particolare interesse geologico, in considerazione di diversi aspetti. Se nel Sulcis sono presenti le terre emerse più antiche d’Europa, risalenti al Cambrico Superiore, sulla costa opposta insistono invece delle formazioni rocciose risalenti al Triassico Medio e al Giurassico Medio che con la loro caratteristica struttura a torrione dominano il paesaggio circostante. 

Le aree in cui sono presenti queste particolari strutture naturali, formatesi grazie a una composizione mineraria meno soggetta all’erosione, si individuano nelle sub-regioni del Gerrei, del Sarcidano, della Barbagia e dell’Ogliastra. Il più famoso è, senza ombra di dubbio, il tacco di Perda Liana, nel territorio di Gairo. Sarà possibile raggiungere le sue pendici, e poterne ammirare così la maestosità, sfruttando un sentiero che si distacca dalla provinciale che collega Taquisara ad Arzana, all’altezza di una fontana, e permette di arrivare sul sito in poco più di un’ora di cammino. 

Sul Lago del Turano, formazioni geologiche fra Lazio e Abruzzo

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La Valle del Turano in Sabina, in cui insiste anche l’omonimo lago artificiale, è un’area di grande interesse storico, culturale e geologico, che rivestiva già un’importanza strategica in epoca romana, quando il fiume Turano rappresentava la linea di confine del municipium di Trebula Mutuesca. Da un punto di vista geologico, invece, tutta la valle, sino ad arrivare a Carsoli, è caratterizzata da un’evoluzione che è sviluppatasi dal Giurassico sino a oggi; l’area è, infatti, punto d’incontro della piattaforma carbonatica laziale-abruzzese con un segmento della scarpata sottomarina di raccordo con il bacino pelagico umbro.

Tutta l’area si presta a numerose escursioni a tema ma di grande interesse è certamente il sentiero che collega il borgo di Castel di Tora, sulla riva occidentale del lago, a Stipes, piccolo paese sulle alture circostanti. Un percorso di circa tre ore complessive, andata e ritorno, permetterà di toccare con mano le numerose particolarità geologiche della zona.

Trekking geologico tra le ofioliti liguri

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Le ofioliti sono sezioni di crosta oceanica che, attraverso i movimenti tettonici, hanno subito un sollevamento sino a sovrapporsi, in alcuni casi, alla crosta continentale. Il nome deriva dal greco e significa “roccia serpente”, dal caratteristico colore verde che le contraddistingue. In Liguria è possibile apprezzare questo particolare fenomeno geologico nell’area compresa fra Borghetto Vara e Carrodano, sia nelle alture lato monte che sulla costa.

Diversi sono i percorsi che permettono di apprezzare al meglio queste formazioni; partendo dal borgo costiero di Bonassola si potrà raggiungere, in circa due ore di cammino, Framura, altro caratteristico paese sul mare; durante il tragitto, che passa dal paese di Montaretto, sarà possibile ammirare le formazioni di ofioliti sul settore costiero. Sul lato a monte, invece, sarà possibile ammirare le ofioliti partendo da Rocchetta di Vara e raggiungendo le alture sopra Suvero.

Leonardo Anchesi
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