Nascoste tra le profondità della terra, queste sono le grotte più belle d’Italia

Alessio Gabrielli  | 29 Nov 2023
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L’Italia è un paese di borghi storici incredibili e paesaggi mozzafiato. Dai nostri mari, alle colline fino agli alti picchi delle Alpi è facile perdersi nella scelta di una meta da visitare. Ma i tesori del nostro paese non sono tutti alla luce del sole. Alcuni bisogna cercarli a fondo, o meglio sottoterra, nelle grotte più belle d’Italia.

Andiamo a vedere le grotte più belle d’Italia

Il nostro sottosuolo ospita alcune delle grotte più grandi d’Europa e sicuramente tra le più avvincenti. Questi oscuri luoghi, spesso circondati da narrazioni popolari e leggende, rappresentano un patrimonio naturale incredibile per il nostro paese e sicuramente un luogo imperdibile da visitare per una gita speleologica. Andiamo a vedere quali sono le più belle.

Le gigantesche Grotte di Frasassi, Marche

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Sembra ovvio incominciare con le grotte di Frasassi, le più conosciute d’Italia e le più frequentate. E se sono così famose un motivo, ovviamente, c’è. Questo sistema di grotte, studiato a partire dal 1948, è uno dei più grandi in Europa e si estende per oltre 13km e al suo interno si possono trovare cavità impressionanti. La cavità più frequentata è l’Abisso Ancona che è anche una delle più grandi al mondo; una gigantesca “stanza” di calcare ricoperta di stalattiti e stalagmiti. Ma non finisce qui, perché lungo il percorso accessibile si possono osservare un laghetto cristallizzato e altre strutture dalle forme più varie create dal calcare.

Oltre all’Abisso Ancora si possono visitare altre stanze o sale altrettanto stupefacenti come la Sala dell’Orsa o la Sala Infinito e un sistema di crepacci chiamato Gran Canyon. Le grotte di Frasassi si trovano a Genga nelle Marche a meno di un’ora di auto da Ancona. Si possono raggiungere facilmente anche in due ore e mezza da Firenze e Bologna. Da Roma ci si arriva in tre ore di macchina o tre ore di treno.

La grotta in mezzo al mare: Grotta Azzurra, Campania
Una foto della Grotta Azzurra a Capri

Come per le Grotte di Frasassi, anche la Grotta Azzurra è un gioiello conosciuto in tutto il mondo e una delle attrazioni più visitate di Capri. La Grotta Azzurra è una cavità sul livello del mare raggiungibile soltanto con delle piccole barche a remi. L’ingresso della grotta è alto poco più di un metro, per cui sarà necessario sdraiarsi sulla barca mentre si entra. Ne vale però la pena, perché una volta dentro si viene immersi da una luce sgargiante che dipinge le pareti della cavità; un effetto particolare creato dal riflesso del sole sull’acqua blu e in contrasto con i fondali di sabbia bianca della grotta. Il risultato è una stanza che risplende di un’intensa luce blu.

La grotta, conosciuta sin dai tempi romani, è stata in passato avvolta da leggende popolari che la volevano infestata da demoni e spiriti, motivo per cui per anni i marinai le sono stati alla larga. Oggi invece è molto frequentata ed è molto semplice visitarla. È aperta solo nei mesi estivi e si raggiunge in barca da Marina Grande o in autobus da Anacapri.

Le Grotte di Pastena, Lazio

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Le Grotte di Pastena sono uno dei complessi sotterranei più grandi d’Italia. Si trovano nel Lazio e sono situate nel bel mezzo dei Monti Ausoni. All’interno si possono percorrere due sentieri che passano per quasi un chilometro nel sottosuolo ciociaro. Si accede dall’inghiottitoio e si percorrono fino alla risorgenza, il punto di uscita. Tutt’intorno si è circondati da stalattiti e stalagmiti, colonne carsiche oltre che a laghetti e cascate sotterranee. Una di queste si trova nella Sala del Lago Blu dove una cascata di quasi dieci metri si tuffa dentro al lago sottostante profondo cinque metri.

Le Grotte di Pastena, oltre ad essere ricche di storia geologica e naturale hanno anche un’importante valenza storica. I suoi cunicoli furono per anni rifugio per banditi e briganti ciociari nell’800. Furono poi esplorate nel 1926 dal barone Franchetti per poi essere aperte al pubblico l’anno successivo. Durante la Seconda Guerra Mondiale furono anche un rifugio per migliaia di profughi delle zone limitrofe. Le Grotte sono facilmente raggiungibili in meno di un’ora e mezza sia da Roma che da Napoli.

L’orso nella Grotta di Bossea, Piemonte
Un reperto paleontologico di un orso nelle Grotte di Bossea in Piemonte

A Bossea, sotto la terra, è possibile trovare una stanza rocciosa che racconta di un passato lontano. Nella Grotta di Bossea, infatti, nella “Sala dell’Orso” è esposta una ricostruzione scheletrica di un Ursus spelaeus, l’orso delle caverne. Sembra infatti che questo gigantesco mammifero estinto avesse scelto queste grotte per il letargo tra gli 80.000 e i 12.000 anni fa. L’orso delle caverne è solo una delle tante cose incredibili che si possono osservare in questo sistema di grotte alle porte di Cuneo. È infatti considerato uno dei più interessanti a livello scientifico in Italia soprattutto per i numerosi resti paleontologi ritrovati. Al suo interno, oltre ai reperti del passato, creazioni calcaree raccontano anni di trasformazione della roccia e delle grotte.

Esplorata a partire dalla fine dell’800 la grotta è considerata la prima grotta turistica italiana, aperta al pubblico nel 1874 oggi è interamente visitabile. Inoltre, ospita anche un laboratorio sotterraneo per lo studio carsico. La Grotta di Bossea dista meno di un’ora e mezza da Torino. Anche da Genova e Milano si possono raggiungere facilmente in rispettivamente due e tre ore di auto.

Le cavità sotterranee di Castellana, Puglia
La voragine Greve nelle Grotte di Castellana in Puglia

Un complesso di cavità che si sviluppa per oltre 3km e raggiunge una profondità oltre i 120m. È questo quello che si nasconde nel sottosuolo di Castellana-Grotte nella Valle d’Itria, a due passi dai trulli di Alberobello. Le grotte furono esplorate per la prima volta nel ‘700 da un uomo chiamato Vincenzo Longo. Insieme ad un gruppo di coetanei, fu il primo ad entrare dentro la Greve, una gigantesca voragine e punto d’accesso alle grotte. La Greve, che da secoli rientra nelle leggende popolari più misteriose e alla quale pochi prima di Longo si erano avvicinati nasconde tutt’oggi i suoi segreti. I ricercatori hanno infatti scoperto recentemente una depressione nell’abisso della Greve che porterebbe ad altri rami e cunicoli inesplorati.

Ma la popolarità delle Grotte di Castellana non termina con i suoi misteriosi segreti. Queste grotte infatti sono state tra le preferite di molti personaggi storici, da Luigi Einaudi ad Aldo Moro. Furono, inoltre,  la scenografia di molti film del Peplum all’Italiana come Ercole al centro della Terra e Maciste all’Inferno.

Insomma, delle fantastiche grotte con delle caratteristiche particolari che le rendono uniche e che furono le predilette di molti registi del passato. Sono assolutamente tra le grotte più belle d’Italia e assolutamente da non perdere! Le grotte di Castellana sono facilmente raggiungibili da Bari, Brindisi e Taranto in meno di un’ora di auto.

 

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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