Un giro fino ai Caraibi del Trentino: questo lago balneabile nascosto tra le montagne è un luogo meraviglioso

Emma Valenti  | 23 Ago 2023
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I Caraibi racchiudono infinita magia quanto infinita aspettativa; sono sinonimo di benessere, relax, uno stato benestante. E se gli abitanti del Trentino non dovessero prendere un aereo per vivere un’esperienza altrettanto incredibile? Il Lago di Tovel si distingue, altezzoso e meraviglioso, non è timido nel mostrarci la propria bellezza. Scopriamo lo splendore di questo lago incastrato tra i gruppi rocciosi del nostro amato Trentino, nella fenomenale Val di Non.

Il Lago di Tovel: il lago dalle acque rosse

In primis, quello che caratterizza questo meraviglioso specchio d’acqua è che in passato si divertiva a tingersi di rosso, di fronte agli occhi stupiti di tutti i visitatori che ammiravano questo fenomeno. Ciò era dovuto alla presenza di un’alga, ossia la “Tovellia sanguinea“, che riproducendosi in enormi quantità durante l’estate dava al lago il caratteristico colore rosso. Ciò non succede più dal 1964. La spiegazione si cela dietro all’alterazione del fattore fondamentale che faceva riprodurre l’alga, ossia la presenza nelle acque del lago di fosforo e azoto. Tale fattore era direttamente legato alla presenza del bestiame al pascolo. Quando cambiò il modo in cui gli animali pascolavano, diminuendone la presenza nelle zone prossime alle sorgenti che portavano questi agenti nel lago, l’alga non poté più nutrirsi degli elementi che la facevano riprodurre.  Ad ogni modo, il Lago di Tovel, rosso o no, rimane uno dei laghi balneabili più belli d’Italia.

La principessa uccisa in guerra: la leggenda

La scienza è stata molto chiara riguardo al fenomeno del Lago di Tovel, ma è sempre affascinante ascoltare le leggende. Si narra che la principessa Tresenga, figlia dell’ultimo re di Ragoli, era molto ambita da re che desideravano la sua mano, ma ella li rifiutava sempre tutti. Un giorno, un pretendente, Lavinto, re di Tuenno, decise di essere più testardo di tutti. Determinato a non accettare minimamente il rifiuto, dichiarò guerra a Ragoli. Tuttavia, anche la principessa, assieme al suo popolo, non aveva nessuna intenzione di sottomettersi ad un re straniero. Iniziò una guerra…letale per Tresenga, la quale, ferita dallo stesso Lavinto, morì in battaglia. Ragoli perse, vedendosi coinvolto in un vero e proprio sterminio. I morti furono innumerevoli, talmente tanti che il Lago di Tovel si tinse di rosso, col sangue di tutti i caduti durante il tragico evento. Effettivamente, se guardiamo le foto del lago tinto di rosso, la gradazione quasi porpora ricorda il colore del sangue.

Come arrivare al Lago di Tovel, che trekking fare, cosa mangiare

Il Lago di Tovel si raggiunge da Tuenno prendendo la strada provinciale n. 14, costeggiando il Rio Tresenga sino ad arrivare ai vari parcheggi. Il più vicino si trova proprio all’entrata del lago. Tuttavia, man mano che d’estate il flusso turistico aumenta, la strada viene chiusa ed è necessario usufruire del servizio navetta, che partendo da Tuenno ogni mezz’ora costa due euro. Il giro attorno al lago è molto tranquillo ed è lungo 4 km, quasi del tutto pianeggiante. Lungo il percorso, troviamo delle piccole spiagge che ci invitano a rilassarci e fare un bagno rinfrescante in quelle acque limpide come uno specchio. È consigliabile portare un costume da bagno, poiché ci sentiremo molto probabilmente chiamati a rispondere all’invito di immergerci in quella bellezza. Passeggiando, troveremo anche la “Casa del parco lago rosso“, un punto vendita che ci proporrà di assaggiare molti prodotti a base di mele, tipici della Val di Non. La cucina locale ci delizierà tra mortandela (un salume tipico), formaggi e polenta, per non parlare poi del vino e dello strudel.

Informazioni utili

Immagine Lago di Tovel rosso: Lago di Tovel, il lago rosso. Tutto quello che hai sempre voluto sapere

Immagine mortandela: Mortandela della Val di Non

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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