Temperature miti, sentieri poco affollati ed un caleidoscopio di colori regalano il periodo migliore per gli amanti del trekking e delle escursioni: trekking in autunno, è la parola d’ordine della stagione! Molti approfittano dei caldi e delle lunghe giornate estive per programmare uscite fuori porta tra passeggiate, percorsi in MTB e a cavallo. Ma avete mai pensato al trekking autunnale? Non è vero che il periodo non è indicato perché uggioso o perché le giornate si accorciano e quindi i momenti di luce sono inferiori. L’autunno invece è la stagione più indicata per il trekking. Le stagioni di trapasso come l’autunno e la primavera sanno regalare esperienze inaspettate ed emozioni improvvise.
Prima tra tutti la temperatura, quella ideale per mettersi in cammino ed ammirare la natura. Passato il caldo afoso dell’estate e non ancora arrivato il freddo pungente dell’inverno, l’autunno regala delle giornate perfette. L’aria frizzante del mattino ed il tepore della giornata rendono piacevole camminare tra i sentieri, le strade sterrate, tra i boschi, le montagna e perché no anche verso le località di mare. E poi i colori dell’autunno sono impareggiabili: brillanti, tutti diversi, nuovi e precari, che cambiano continuamente. I colori autunnali rendono qualsiasi itinerario più suggestivo, ed una semplice passeggiata nel bosco tinto di macchie colorate diventa qualcosa di particolare ed attraente.
E allora vediamo insieme quali sono alcuni degli itinerari migliori da fare nel Bel Paese in autunno.
Impossibile per gli sfegatati delle passeggiate e degli itinerari nei boschi non organizzare nel mese di ottobre una giornata all’insegna della raccolta delle castagne.
Gite nei boschi per raccogliere questo ottimo frutto possono essere l’idea pratica e alternativa per poter organizzare un’uscita insieme a tutta la famiglia, magari nelle zone più rinomati del nostro paese proprio per la presenza di castagne e marroni che hanno ricevuto riconoscimenti di qualità.
Tra questi vi consigliamo di percorrere i sentieri dell’Alta Via dei Parchi. 500 km che si snodano da Berceto in provincia di Parma fino all’eremo sul Monte Carpegna in provincia di Rimini. Un percorso lungo e che è suddiviso in 27 tappe: potrete sceglierne una tra queste per un trekking domenicale. Molto rinomato è il Marron di Marradi.
Camminare tra i boschi è il lite motive dell’autunno. Non solo per raccogliere castagne e funghi ma anche per ammirare la magia del foliage, il fenomeno naturale che trasforma la natura in una vera e propria tavolozza di colori: il giallo ora, il rosso, l’arancio ed il marroncino respirando i profumi del sottobosco.
Per poter fare ciò noi vi consigliamo una piccola capatina in Calabria, ai piedi dell’Aspromonte sulla costa ionica meridionale per la precisione. Ogni anno qui, nel mese di ottobre, si organizzano degli specifici itinerari che prevedono dei cammini d’autunno.
Non solo passeggiata nei boschi dell’Aspromonte ma splendidi paesaggi a ridosso del mare, borghi antichi e arroccati sulle rupi ed in lontananza l’inimitabile spettacolo dell’Etna.
Tra gli itinerari italiani più rinomati non solo dagli amanti del trekking ma anche da molti fedeli. Parliamo del cammino religioso più famoso d’Italia che, nel Medioevo, collegata Canterbury e Roma. In breve la Via Francigena che, nell’ultimo tratto, attraversa la Toscana e Alto Lazio. Dichiarato Itinerario Culturale dal Consiglio d’Europa, è un percorso ideale da percorrere sia a piedi che in bicicletta tra sentieri, strade bianche e secondarie che non presentano particolari difficoltà.
Anche questo un itinerario slow per eccellenza, che rallenta i ritmi e permette di godere delle meraviglie della natura, dei segni del passato tra architetture ed urbanistica. Le Crete Senesi, il Lago di Bolsena e i resti dei borghi etruschi, solo per nominare alcune delle meraviglie che la Via Francigena offre, vi lasceranno a bocca aperta.
Tranquillità e rilassatezza che si respirano in autunno sono i compagni di viaggio migliori per affrontare la salita verso il Monte Dosaip sulle Prealpi Carniche, in Friuli-Venezia Giulia. Un itinerario di media difficoltà che vi porta ad attraversare immense distese erbose nel silenzio di un luogo che offre solo il respiro della natura. Un percorso adatto soprattutto ai camminatori esperti che sanno mettersi alla prova anche con alcune zone dove i sentieri non sono poi così limpidi e ben tracciati.
Un itinerario che si sviluppa in uno degli angoli più selvaggi del Parco delle Dolomiti Friulane ma che concede al trekker un panorama stupendo e che ripaga della fatica che il percorso richiede. E sempre in Friuli, non dimenticate la suggestiva salita al Monte Lussari, un percorso per ciclisti e trekker dal grande appeal.
Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.
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