In Basilicata c’è un tesoro tutto verde. Parliamo di un’area naturalistica che sta fra Savoia di Lucania e Vietri di Potenza, dove c’è un affluente del Melandro che ci dona una decina di cascate fenomenali. La più alta arriva sembra uscita da un film: ecco le cascate del Vallone del Tuorno.
Oasi di bellezza incontaminata, e parte del FAI (fondo ambiente italiano), tra cerri e carpini ci si può rifare un torrente abbastanza stretto. Con la cascata più alta di 22 metri, un vecchio mulino e acqua solforosa, c’è tutto ciò che serve per una scarpinata di meditazione. Siete pronti, GoodTrekkers?
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Savoia di Lucania. Un nome antico, cambiato per delle scuse. Quel che una volta si chiamava Salvia di Lucania ora è Savoia. Si teorizza che il nome veniva da Saulia, ossia un “luogo impiantato dai salici”, oppure semplicemente dalla salvia di cui le campagne vicine sono piene. Il cambio però non è leggenda, ma anzi deriva da un fatto storico abbastanza di rilievo. Savoia di Lucania è il cambiamento che nasce nel 1878 come “scuse” verso i Savoia poiché un cuoco, Giovanni Passannante, attentò a re Umberto I. Lo ferì in modo leggero, alla fine della fiera, ma ciò che era pena di morte divenne ergastolo, e il suo ergastolo lo rese pazzo, portandolo infine in un manicomio.
Detto questo, l’area di Salvia (Savoia) di Lucania ha tantissimi boschi e bei panorami come il bosco Luceto ed è un punto d’incontro per qualche escursione. C’è da dire, però, che è natura incontaminata nell’accezione più pura e quindi ancora non attrezzato. Punto a favore? Punto a sfavore? Decidete voi. Se siete equipaggiati potreste (e dovreste) andare fino al Vallone del Tuorno per quella che è effettivamente una discesina di 300 metri e un pezzo per il torrente. Fra uno schizzo e l’altro delle varie cascate sicuramente noterete qualche stalattite e stalagmite con dentro le acque solforose e il vecchio mulino. La discesa comunque è leggera, state tranquilli.
Cascata Grande alle Cascate del Tuorno – Andrea De Carlo, Wikimedia
Prima di tutto, informazione di servizio: i percorsi non sono pesanti alle cascate del Tuorno, e c’è un’area pic-nic dedicata. Ergo, che andiate da soli, in coppia, in gruppo o in famiglia, prenderla come una gita fuori porta più easy può essere un’opzione molto appetibile. A tal proposito, anche solo una felpa leggera può essere utile pure in estate. Diversi tratti sono all’ombra, o meglio molti tratti sono all’ombra, e i vostri bronchi potrebbero finire per farvelo notare.
Tutto il bosco è sempre fresco, il che per questa estate (che anche quest’anno sarà fra le estati più calde degli ultimi anni eccetera eccetera) potrebbe essere una discriminante molto positiva. E comunque, a proposito di freddo, se volete fare un bagno nella cascata preparatevi mentalmente al gelo zen. Come detto, il percorso è una discesa leggera. Ci sarà un bivio per la Cascata Grande o la Cascata Piccola; suggeriamo quella grande, anche perché il percorso è tutto dritto. Potreste dovervi arrampicare su qualche sasso verso l’ultima parte, o almeno per la Cascata Grande. Per la Cascata Piccola, beh… è un percorso breve ma intenso, o meglio, molto scivoloso. Fate attenzione.
Il percorso per la Cascata Grande. Alf.picerno, Wikimedia
Foto copertina di Max197305, Wikimedia. Tutti i diritti riservati.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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