Nel cuore pulsante della Sabina, a un tiro di schioppo dalla frenesia di Roma, si cela un segreto che attende di essere scoperto: le Gole del Farfa. Questo angolo di paradiso, dove la natura ha sapientemente intagliato la roccia creando un labirinto di anse e canyon, offre un’esperienza di trekking unica, lontana dai soliti percorsi turistici e immersa in un paesaggio che sembra sospeso nel tempo.
Nel cuore verde e rigoglioso della Sabina, tra uliveti secolari e borghi medievali, le Gole del Farfa emergono come un gioiello raramente esplorato. Questo angolo di natura incontaminata, situato tra i comuni di Castelnuovo di Farfa e Mompeo, rappresenta una delle meraviglie meno conosciute della regione. L’area, parte integrante della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa, è un vero e proprio santuario di biodiversità. Qui, l’acqua del fiume Farfa ha scavato e modellato la roccia nel corso dei millenni, creando un paesaggio di gole profonde e pareti rocciose imponenti. Ma le Gole del Farfa non sono solo un capolavoro geologico: sono anche un luogo dove storia, leggende e natura si intrecciano, offrendo al visitatore un’esperienza ricca e multisensoriale.
Avventurandosi lungo i sentieri delle Gole del Farfa, ci si immerge in un ambiente dove la natura regna sovrana. Gli alberi sono avvolti da muschio verdissimo, e il bosco di lecci, cerri e carpini offre ombra e frescura. Lungo il percorso, si possono ammirare pioppi e salici che formano una vera e propria foresta a galleria. L’acqua del fiume Farfa, limpida e cristallina, scorre tra ciottoli e cascatelle naturali, creando giochi di luce e colore.
Oltre alla bellezza naturale, le Gole del Farfa sono anche testimoni di una storia antica. Il Ponte Romano, che attraversa il Farfa, risale al VI secolo e rappresenta un collegamento storico tra Castelnuovo e Mompeo. Poco più a monte, i resti dell’antico mulino raccontano storie di lavoro e tradizione, mentre pannelli didattici illustrano l’evoluzione dei mulini e la loro importanza nel tessuto sociale e produttivo del territorio.
Per gli amanti dell’adrenalina, le Gole del Farfa offrono l’opportunità di praticare canyoning, rafting e hydrospeed. Durante l’estate, quando le acque sono più basse, è possibile esplorare le gole con maggiore facilità. Tuttavia, è essenziale essere ben attrezzati e, se non si è esperti, affidarsi a una guida.
Le Gole del Farfa, pur essendo facilmente accessibili, conservano un’aura di mistero dovuta alla mancanza di chiare indicazioni stradali. Ma è proprio questa caratteristica che le rende una meta ambita dagli amanti del trekking in cerca di percorsi meno battuti. Partendo da Castelnuovo di Farfa, il paese più vicino alle Gole, non troverai cartelli stradali che indicano direttamente la destinazione. Tuttavia, una volta imboccato il sentiero giusto, ti ritroverai su un percorso ben segnalato che ti guiderà attraverso la bellezza incontaminata di questo luogo.
Il sentiero inizia presso l’indirizzo Via Cornazzano, 02031 – Castelnuovo di Farfa – Rieti. Da qui, ti consigliamo di seguire le indicazioni per il Ponte Romano, un antico ponte che attraversa il Farfa. Una volta oltrepassato il ponte, sulla destra, troverai un sentiero che ti condurrà ai resti dell’antico mulino e a una spiaggetta di ciottoli, perfetta per una breve sosta. Sulla sinistra, subito dopo il ponte, potrai invece imboccare il sentiero CAI 352 che ti porterà nel cuore delle Gole del Farfa. Questo tratto, lungo poco meno di un chilometro e mezzo, è di grado EE (escursionisti esperti) e in alcuni punti richiede l’ausilio di mani e piedi. È essenziale indossare scarpe da trekking adatte e avere con sé una mappa o un GPS.
Se desideri vivere un’esperienza di trekking autentica e lontana dalle folle, le Gole del Farfa sono la meta perfetta. Ma ricorda, come ogni percorso non chiaramente segnalato, è fondamentale prepararsi adeguatamente e, se possibile, essere accompagnati da una guida esperta o da chi conosce bene il territorio.
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