Avventura a non finire nel parco più bello della Sicilia: questi 3 percorsi ti riserveranno un’esperienza fuori dal tempo

Adriano Bocci  | 20 Gen 2025
Parco delle Madonie. Palermo, Sicilia. Shutterstock_2147592131
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La Sicilia ci ha già stupito, portati in uno spazio magico ove non possiamo che dimenticare tutto il resto, per farci vivere momenti in cui siamo solo noi e la nostra bolla di vita…ebbene, le sorprese non finiscono mai: partiamo in questo viaggio alla scoperta di tre percorsi nel Parco delle Madonie che ci lasceranno senza parole.

Circolo magico degli Agrifogli giganti

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Immergendoci in questa meraviglia di parco naturale, non abbiamo altro che l’imbarazzo della scelta. Per arrivare al Bosco degli Agrifogli giganti, partiamo dal Piano Sempria, a Castelbuono, ed attraversiamo un panoramico sentiero che ci condurrà a Piano Pomo. Attraversata una recinzione, passeggeremo nel bosco immersi tra gli odori e i rumori del bosco. Incontreremo molti animali selvatici, che si riparano dai predatori. Protagonista indiscusso del bosco, però, è l’agrifoglio.

Quest’ultimo è usato per segnare i confini delle zone agricole, ma i celtici, ad esempio, credevano che avesse dei poteri magici. La magia sta proprio nella semplicità, nel profumo intenso e nel modo in cui siamo disposti ad aprire il cuore ad un’esperienza sensoriale e mentale che possiamo definire come trekking meditativo.

Escursione a Monte San Salvatore

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Se invece vogliamo sentirci più vicini al cielo, possiamo salire a 1912 metri sopra il livello del mare e godere di spettacoli come l’Etna e le isole Eolie da in cima al mondo, su Monte San Salvatore. La difficoltà è un livello E, nulla di impossibile per chi ha una preparazione anche base. Certamente serviranno le scarpe da trekking, dunque un abbigliamento comodo per superare al meglio i sentieri che per quanto non siano estremi richiedono comunque attenzione e preferibilmente un’età di almeno 16 anni.

Non per i bambini, un percorso di 10 km; ci stancheremo, dovremo bere più acqua, a volte sarà difficile…ma la sensazione di trovarsi più vicini al cielo e guardare giù non ha precedenti.

Sentiero ai ruderi dell’Abbazia di San Giorgio 

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Se partiamo da Gratteri e ci troviamo accanto alle rovine del castello potremo prendere una strada sterrata che ci condurrà a un luogo estremamente caratteristico: ciò che rimane dell’Abbazia di San Giorgio. Una volta arrivati ci troveremo immersi nei boschi di querce e in un luogo che ci fa dimenticare che siamo nel nostro secolo. Qualcosa di quelle rovine ci parla come i triliti di Stonehenge. Tornando indietro nel tempo, capiamo che questa chicca fu fondata dal duca Ruggero nel 1140.

Osservando ciò che possiamo ammirare vediamo i resti di una pianta basilicale che si vantava di tre navate. Il portale ha impresso l’impronta digitale normanna e presenta degli elementi che richiamano all’antica arte dei bizantini. Per qualsiasi informazione utile, sfruttate il sito ufficiale del Parco delle Madonie.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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