A Fossombrone, nelle Marche, lungo il fiume Metauro è possibile ammirare un fenomeno geologico bellissimo. Si chiamano Marmitte dei Giganti e sono delle formazioni di roccia scavate dal corso dell’acqua sui substrati rocciosi ricoperti, in tempi lontanissimi, da ghiacciai.
Sul corso del fiume Metauro, le Marmitte dei Giganti sono così frequenti da aver creato un unico canyon continuo, attraversato per l’appunto dalle acque smeraldine del fiume marchigiano. È uno spettacolo della natura che può essere apprezzato sia dall’alto che dal suo interno. Il modo più bello e avventuroso di passare una giornata alla scoperta del canyon del Metauro è, senza dubbio, quello di attraversalo canoa. Andiamo a scoprire come.
Innanzitutto, capiamo cosa sono le Marmitte dei Giganti. Si tratta di depressioni all’interno della roccia che variano molto per forma e profondità, ma che condividono tutte la stessa origine. Sono infatti il risultato di milioni di anni di erosione da parte dell’acqua sul substrato roccioso che si trovava al di sotto dei ghiacciai. L’acqua proveniente dallo scioglimento stagionale dei ghiacci forma dei piccoli torrenti che trasportando con sé detriti e sabbia, nell’arco di ere geologiche hanno scavato queste affascinanti cavità naturali.
In alcuni casi si tratta di profondi e larghi buchi nella roccia a forma di pozzo e possono arrivare a profondità estreme come nel caso della marmitta Helvete in Norvegia, che si precipita in giù per oltre 100m ed è larga più di 20. Altre volte invece, come nel caso delle Marmitte dei Giganti sul Metauro, il susseguirsi di queste particolari formazioni ha creato dei piccoli canyon attraverso il quale oggi scorre il fiume.
Poco fuori da Fossombrone si attraversa il Ponte di Diocleziano, anche detto Ponte dei Saltelli, che regala una vista spettacolare sulla Gola del Metauro e delle sue ripidissime pareti alte più di 30 metri. Da lì si può parcheggiare e scendere lungo il breve sentiero che porta direttamente nel cuore del canyon sul fiume. Il sentiero passa attraverso una miriade di piccoli terrazzamenti formati dalla roccia e dai quali si può osservare lo splendore della Gola del Metauro da vicino. La via che scende al cospetto delle Marmitte dei Giganti è molto breve e facile. In pochi minuti si è già immersi nello splendore di questo meraviglioso paesaggio naturale.
Le acque color verde smeraldo del fiume, le pozze sui terrazzamenti, gli alti pinnacoli delle marmitte e lo scorrere del corso d’acqua sono un’esperienza da non perdere assolutamente.
Assistere allo spettacolo della Gola del Metauro e delle marmitte dall’alto, o scendendo dal sentiero che porta al fiume è sicuramente un’esperienza unica, ma c’è un modo ancora più interessante e divertente per vivere una giornata immersi nella bellezza del Metauro. Si possono infatti affittare canoe ed essere accompagnati da delle guide esperte.
Risalendo lungo il Metauro per circa un’ora e mezza di navigazione ci si gode prima una gita nelle dolci acque tranquille del fiume e poi si passa sotto al Ponte di Diocleziano. Una volta raggiunta l’area detta delle cascatelle si lasciano le canoe per esplorare a piedi o immergersi nel fiume prime di tornare indietro.
A pochi chilometri di distanza dalle Marmitte dei Giganti del Metauro si trova un altro luogo spettacolare che necessita un visita. Si tratta della Gola del Furlo, attraverso quale scorre il fiume Candigliano, ricca di paesaggi maestosi e di interessanti luoghi storici. Infatti, proprio accanto al corso del fiume passa l’antica Via Flaminia, che al tempo dei romani collegava Roma a Rimini. Nella Gola del Furlo i romani realizzarono una piccola straordinaria opera di ingegneria, scavando una galleria nelle pareti calcaree della gola che tutt’oggi è attraversabile.
Oltre all’affascinante galleria, lo spettacolo della riserva naturale è dato soprattutto, per l’appunto, dal suo fantastico ambiente naturale. Boschi di leccio, carpino e acero circondano l’area e forniscono un riparo per lupi, cinghiali, volpi e tassi. Nei cieli invece si incontrano gufi, falchi, gheppi e le maestose aquile reali, animale simbolo della zona del Furlo.
Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.
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