All’interno del Parco Nazionale del Pollino queste gole si presentano come una vera e propria meraviglia della natura tutta da scoprire

Alessio Gabrielli  | 15 Dic 2024
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È nelle Gole del Raganello che si realizza il torrentismo per eccellenza, tra gli spettacolari cromatismi della natura. Qui, le Gole del Raganello si presentano come una vera e propria meraviglia della natura. La forra che delimita il torrente da cui prende il nome è parte della natura incontaminata della Calabria.

Scopriamo di più!

Le Gole del Raganello nel Parco Nazionale del Pollino


Il borgo di Civita è il punto di partenza di molte escursioni lungo le Gole del Raganello

Quello del parco nazionale del Pollino (il territorio protetto più esteso d’Italia istituito nel 1988 e ripartito tra le province di Cosenza, Potenza e Matera), è davvero un abbraccio, di quelli completi, che partono da 2.200 metri d’altezza e dal Tirreno arrivano allo Jonio, con cime innevate fino a maggio inoltrato e con panorami mozzafiato sulle vallate verso il mare. Qui la natura è stata davvero fantasiosa, dalle gole alle grotte carsiche, alla rigogliosa natura e alla particolarissima fauna.  Si pensi, ad esempio, che qui ha sede l’albero più vecchio di tutta Europa, un pino di 1.230 anni, soltanto uno dei tanti motivi per cui una visita in loco è davvero doverosa.

Situate all’interno dell’area del Parco nazionale del Pollino, esteso per 192.565 ha, tra Basilicata e Calabria, qui le Gole del Raganello sono un toccasana per i tanti appassionati di torrentismo.  Scopriamo i percorsi!

I percorsi delle gole

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Gli appassionati di torrentismo non possono prescindere da un’escursione alle Gole del Raganello facenti parte della riserva naturale omonima che richiama il torrente che nasce dalla Sorgente della Lamia fino alla località di Civita dove è posto il Ponte del diavolo.

Le rocce levigate dal corso d’acqua e dal vento mostrano i loro colori vivaci agli escursionisti che iniziano il percorso a 750 metri di altezza, in prossimità della sorgente, per poi proseguire per 13 km toccando i 700 metri d’altezza: un paesaggio che emoziona ogni anno frotte di turisti Italiani e stranieri.

Il turchese dell’acqua, il suo scrosciare e la natura rigogliosa circostante lasciano davvero senza parole e riavvicinano alla natura in una maniera difficile da spiegare a chi non ha effettuato questo percorso. L’itinerario tra le Gole del Raganello che è per escursionisti esperti è senz’altro tra quelli più affascinanti d’Italia. L’escursione va fatta con l’accompagnamento di una guida e muniti di adeguata attrezzatura, anche perché l’acqua è gelida e alcuni tratti vanno attraversati con l’aiuto di una corda per saltare sui massi.

Le gole alte

Le Gole alte, sono dette tali in quanto corrispondono al tratto di percorso più alto della forra nonché quello più affascinante e selvaggio. Durante l’iter, bisogna risalire il torrente attraversando tunnel nella roccia e superando alcune cascate per un tempo totale di percorrenza di circa 4 ore per circa 9 km.

Le gole basse

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Le gole del Raganello nel tratto basso vanno dal ponte del diavolo a Civita con larghezze ristrette: le pareti in alcuni punti distano circa due metri e sono alte 400 metri.

Lungo il percorso che dura circa tre ore per 8 km, si incontra la Doccia del diavolo. Questo tratto è più difficoltoso poiché è presente una maggiore quantità d’acqua da attraversare in alcuni punti controcorrente. In particolare, le gole basse si possono attraversare:

  • In maniera integrale, da Pietraponte al Ponte del Diavolo (percorso più lungo e difficile, per esperti);
  • Da Ponte d’Ilice al sentiero degli Oleandri (percorso più semplice dove si cammina quasi sempre a parte un piccolo saltello in un tratto muniti di corda, con guida);
  • Dalla Forra Oscura al Ponte del Diavolo (percorso più breve ma anche più scivoloso, per esperti).
Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.




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