Trekking nel deserto, l’attrezzatura giusta per un’avventura memorabile

Leonardo Anchesi  | 29 Apr 2023
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Una delle esperienze decisamente più impegnative per il fisico ma anche più appaganti è il trekking nel deserto. Per poter affrontare un percorso di questo tipo è necessaria un’elevata preparazione fisica unita a un’attenta pianificazione che deve interessare i percorsi, le scorte di acqua e viveri e, in particolar modo, l’attrezzatura necessaria per affrontare al meglio quella si può certamente definire un’avventura memorabile. I fattori da tenere in considerazione, infatti, sono numerosi e vanno dall’idratazione alla protezione dai raggi solari, senza trascurare i forti sbalzi termici tipici di certe aree geografica. Questa piccola guida sarà utile per iniziare a scoprire le migliori soluzioni logistiche da predisporre per un’impresa di questa portata.

Deserto: non solo dune sabbiose

Quando si pensa al deserto il pensiero corre, quasi in automatico, alle distese di dune sabbiose del Sahara; questo perché, nella cultura di massa, si tende a identificare quello come l’unico deserto al mondo o, quanto meno, come il più famoso. In realtà, la geografia fisica insegna che esistono ben quattro tipi di deserto: semiarido-freddo, subtropicale, costiero e polare. Tutti differiscono in termini di stagioni, escursioni termiche e fauna selvatica, avendo però tutti in comune la caratteristica di essere molto secchi e la quasi totale assenza di precipitazioni. Va da sé che la scelta dell’equipaggiamento corretto sarà strettamente correlata al tipo di deserto che si andrà ad affrontare, rendendo quindi necessaria un’attenta e scrupolosa pianificazione dell’itinerario.

Semiarido-freddo

deserto_semiarido

Meglio noto come steppa, i deserti semi-aridi sono ancora da considerarsi una via di mezzo fra i deserti veri e propri e le zone più umide; qui, infatti, insistono delle precipitazioni, seppur in minima quantità. La differenza di temperatura fra le stagioni è notevole, passando da estati calde a inverni piuttosto rigidi, in cui è possibile si verifichino rare nevicate; il vento è invece costante in tutte le stagioni, arrivando a sferzare con forti raffiche. Affrontare un trekking in queste aree può voler dire, quindi, imbattersi in condizioni climatiche molto diverse fra loro. Sarà quindi necessario abbinare una camicia, o maglia, a maniche lunghe che protegga sia dal sole che dal vento, come il prodotto della Mil-Tec in tessuto Ripstop. Sarà necessario abbinare anche una giacca a vento, nel caso si dovessero trovare temperature più rigide; tra le tante, l’azienda CMP ne produce un modello con caratteristiche idonee ad affrontare questo tipo di intemperie.

Capitolo a parte rappresentano le calzature; sarà necessario, viste anche le lunghe percorrenze che si andranno ad affrontare, portarne con sé almeno due paia, uno più morbido e l’altro più strutturato, per i tratti con i fondi più impegnativi. Le Dolomite Crodarossa possono essere una valida alternativa; come scarpe leggere sono invece consigliabili le Millet Friction U, basse e resistenti. 

Subtropicale

deserto_subtropicale

È il deserto nell’immaginario collettivo: distese di dune di sabbia a perdita d’occhio, colpite incessantemente da un sole intenso e sferzate da un vento violento. Problemi principali saranno la gestione del sole e delle forti escursioni termiche fra il giorno e la notte. Sarà per tanto utilizzare maglie a  maniche lunghe che garantiscano una buona protezione della pelle, ideale anche qui la Mil-Tec in tessuto Ripstop, da abbinare a un cappello a tesa larga come, per esempio, quello offerto dalla ditta Obling, possibilmente di colore chiaro così da favorire la riflessione dei raggi. Contro il vento sarà necessaria anche una classica sciarpa da deserto, che all’occorrenza può diventare anche un ulteriore copricapo. Per la notte sarà necessaria una giacca a vento per affrontare le temperature più basse; la Geografic Northway ha presentato il modello Royaute Men, disponibile in numerose colorazioni. Da non dimenticare assolutamente degli occhiali da sole con lenti di ottima fattura, come gli Oakley BXTR, polarizzati e avvolgenti.

Anche in questo caso converrà avere due paia di scarpe: uno scarpone per i fondi rocciosi, come i Lowa Zephyr GTX, e una scarpa leggera per i tratti sabbiosi e far respirare un po’ di più il piede; ideale in questo caso le Scarpa Mojito, disponibili anche in versione leggera.

Costiero

deserto_costiero

Il deserto costiero presenta caratteristiche in parte simili al subtropicale, ma si differenzia per una maggior presenza di bassa vegetazione, la cui crescita è favorita dall’umidità proveniente dall’oceano Atlantico sotto forma di nebbie. Per tanto, l’abbigliamento necessario sarà simile a quello visto per il deserto subtropicale ma non sarà necessario prevedere protezione per temperature molto elevate; su queste aree, infatti, grazie alla vicinanza di grandi corpi idrici, le temperature oscillano fra gli 0° centigradi invernali e i 35° centigradi estivi ossia molto simili a quelle del clima mediterraneo. 

Polare

deserto_polare

I deserti polari sono unici nel loro genere, mantenendo quale unica caratteristica comune con gli altri la grande scarsità di precipitazioni. Per affrontare un trekking in queste aree del mondo sarà necessario munirsi di indumenti tecnici di alta qualità contro il freddo; le temperature, infatti, sono prevalentemente sotto lo zero anche di parecchi gradi. Per iniziare sarà necessario indossare una buona maglia termica per basse temperature, come quella proposta dalla ditta Risalti, in vendita su Amazon. Una salopette per climi rigidi della Icefeld e una giacca a vento Tacvasen saranno il giusto completamento per sconfiggere al meglio il freddo glaciale, insieme a un paio di guanti robusti dedicati come gli FHKBB, ottimi anche perché permettono di usare eventuali dispositivi con touchscreen. Ovviamente saranno necessari anche accessori come un buon cappello invernale e gli Oakley BXTR per eliminare il fastidioso riverbero della luce sul ghiaccio. 

Sarà, in compenso, sufficiente un unico paio di scarponi, specifici per ghiaccio e climi rigidi; i Montura Vertigo GTX, con ramponi Salewa abbinati, costituiscono una validissima alternativa. Infine, da non dimenticare un paio di piccozze da ghiaccio Camp, per poter avanzare in sicurezza anche sulle pendenze più impegnative. 

Attrezzatura comune a tutti i tipi di deserto

In tutti i deserti ci sarà sempre necessità di acqua, viveri, di sapersi orientare e di proteggere la pelle dai raggi solari. L’acqua servirà in grandi quantità; è quindi consigliabile ricorrere a una sacca idrica da abbinare allo zaino e avere così una scorta d’acqua consistente e sempre a portata di mano. Come viveri conviene scegliere cibi molto calorici ma anche poco ingombranti; la vasta scelta sul mercato è perfetta per soddisfare ogni palato. Sapersi orientare è vitale e non ci si può affidare allo smartphone; sarà infatti necessario utilizzare un dispositivo GPS professionale, che possa funzionare in tutte le condizioni metereologiche, come il Garmin Etrex 32x, in vendita su Amazon. Una protezione solare 100 spf sarà obbligatoria in ogni tipo di deserto; la Isdin propone la Fotoultra, decisamente adatta allo scopo. Infine, non dimenticate di portare un piccolo kit di pronto soccorso, ideale per far fronte a tutti quei piccoli traumi che possono verificarsi durante un trekking così estremo.

Leonardo Anchesi
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