Canoa o Kayak? Le differenze e come scegliere l’attrezzatura giusta

Benedetto Sensini  | 22 Mag 2023
Canoa o Kayak? Le differenze e come scegliere quella giusta

Canoa o Kayak? Per molti potrebbero essere scambiati per sinonimi. Effettivamente, molti elementi alla base di questi due mezzi acquatici sono simili o identici e il loro aspetto non è poi così diverso. Non è dunque così strano pensare che potrebbero essere lo stesso mezzo. Eppure, la differenza tra canoa e kayak esiste eccome! Andando oltre le origini, distanti ma non troppo, dei due mezzi, si cela infatti un mondo di differenze tecniche.

La scelta varia seconda del tipo di attività che si vuole praticare, del viaggio che si vuole affrontare e del corso d’acqua da attraversare. Andiamo quindi a vedere le differenze tra canoa e kayak e a scoprire quale scegliere per goderci al massimo la nostra vacanza acquatica.

La canoa, il mezzo acquatico più antico al mondo

La testimonianza dell’esplorazione acquatica più antica arrivata ai giorni nostri è proprio quella di una canoa. Sebbene nell’immaginario collettivo la canoa sia spesso associata ai nativi americani o ai micro arcipelaghi del Pacifico, la canoa più antica al mondo è stata scoperta nei Paesi Bassi. La canoa di Pesse, scoperta nel 1955, non solo è la canoa più antica al mondo, risalendo ad oltre 10.000 anni fa, ma è anche l’imbarcazione più antica mai scoperta. Ricavata da un tronco di pino lungo più di 3 metri è un esempio impressionante di come il concetto di fondo alla base della canoa sia rimasto sostanzialmente invariato nei millenni.

La canoa è tradizionalmente un’imbarcazione aperta, utilizzata in tutto il mondo negli specchi d’acqua dolce e salata per spostarsi da un punto a un altro, ma anche per pescare e trasportare merci. Oggi è un mezzo molto diffuso a scopo ricreativo, per vivere un’esperienza di viaggio molto particolare, immersa nella natura. Sono mezzi dotati di una chiglia leggermente pronunciata, il che li rende più stabili e meno inclini a capovolgersi rispetto ad un kayak, risultando in un certo senso un po’ più sicuri. In canoa si rema utilizzando una pagaia composta da un’unica pala da un lato e un’impugnatura a “T” dall’altro per una presa più solida. In canoa, così come nel rafting, si preferisce la pagaia semplice per vari motivi, uno di questi è la leggerezza e la facilità di uso in corsi d’acqua più stretti. Inoltre, evita che alzando l’estremità opposta l’acqua ricada dentro la canoa.

I materiali delle canoe

Le canoe sono prodotte in materiali diversi, tendenzialmente in vetroresina e plastica. Il primo tipo è il più diffuso. È un materiale sufficientemente robusto, leggero e facile da riparare. Altre canoe in fibra possono essere composte da kevlar per avere una forte resistenza a urti e graffi, o in fibra di carbonio, estremamente leggera, utilizzata quasi esclusivamente per la pratica agonistica.

Le canoe in plastica o ABS possono essere di vari tipi e sono generalmente più economiche della controparte in vetroresina. Sono più resistenti a urti e graffi, ma vanno trattate con una particolare cura, evitando di strusciarle sul terreno e di lasciarle esposte ai raggi UV per tanto tempo. Infine, ci sono le canoe gonfiabili, costruite su telai in plastica. Quest’ultimo tipo di canoa è consigliato soprattutto per corsi d’acqua a scorrimento veloce come torrenti e fiumi, dove è più probabile incontrare ostacoli. In questo caso però bisogna fare attenzione a scegliere una canoa gonfiabile di alta qualità, in quanto il mercato è inondato di canoe gonfiabili di scarsa qualità e super economiche, pensate per un uso ricreativo saltuario.

Quando scegliere di usare una canoa?

E ora veniamo alla domanda importante; ovvero, quando è meglio scegliere di usare una canoa al posto di un kayak? Sicuramente varia in base alle preferenze personali, ma tendenzialmente una canoa è preferibile quando si viaggia in coppia. È più stabile e comoda, avendo più spazio aperto a disposizione per muoversi e per riporre oggetti, zaini, borse e altro. Inoltre, come detto prima, l’uso di pagaie semplici in coppia permette di mantenere una buona velocità senza l’ingombro della pagaia doppia. La canoa è quindi preferibile in grandi specchi d’acqua calmi come laghi, canali, estuari o larghi fiumi dalla portata più ridotta. Nulla impedisce di usare una canoa anche in mare, sebbene le forti correnti e le onde richiedono parecchia esperienza e sarebbe meglio usare un kayak.

L’imbarcazione che viene dall’Artico, il kayak
Canoa o Kayak? Le differenze e come scegliere quella giusta

Kayak è una parola Inuit che significa “barca da uomo” facendo riferimento al suo utilizzo principale come imbarcazione da caccia e pesca. Risalenti ad oltre 4.000 anni fa i kayak sono stati per millenni le imbarcazioni con le quali le popolazioni dell’Artico come gli Inuit, gli Yupik e gli Aleuti si spostavano sui laghi, fiumi e acque costiere dell’Oceano Artico, dell’Atlantico settentrionale e del Mare di Bering.

La differenza principale con le canoe è rappresentata da due elementi caratteristici. Il primo è l’altezza dalla superficie dell’acqua, molto inferiore rispetto ad una canoa, pressoché allo stesso livello dell’acqua. L’altra grande differenza è che nei kayak anche la parte superiore è coperta, lasciando soltanto un’apertura per permettere al kayaker di entrare e uscire dall’imbarcazione. In questo modo si minimizza la possibilità di ingresso dell’acqua nell’imbarcazione, fattore importante se si considera che i kayak hanno generalmente una chiglia più piatta e sono meno stabili rispetto alle canoe. Alcuni kayak, quelli più sportivi, sono dotati anche di una copertura che unisce il pagaiatore all’imbarcazione creando una barriera quasi impenetrabile per l’acqua. I kayaker più esperti imparano presto ad usare questa caratteristica per effettuare un “eskimo roll”, ovvero una manovra che permette di ribaltare un kayak capovolto senza dover uscire dall’imbarcazione.

Inoltre, a differenza delle canoe, i kayak utilizzano pagaie doppie, con pale ad entrambe le estremità, che permettono di raggiungere velocità più elevate e forniscono un’ottima efficienza energetica e sono preferibili se si è in solitaria, rispetto alla pagaia semplice da canoa.

Quale kayak scegliere per i nostri viaggi?

Esistono vari tipi di kayak e la differenza sta nell’uso che se ne vuole fare. Il kayak “classico” viene utilizzato principalmente in fiumi e laghi, ma può essere usato anche in mare. Sebbene il kayak sia più incentrato sulla leggerezza e l’agilità rispetto ad una canoa esistono kayak a due e anche tre posti. I kayak sono decisamente più diffusi per viaggi lungo corsi di fiumi e torrenti e in acque più movimentate, dove il peso e l’ingombro maggiore di una canoa potrebbe essere scomodo. Infine, si possono trovare anche imbarcazioni più specializzate, come i kayak da pesca, dove la parte superiore è aperta.

Benedetto Sensini
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