Attrezzatura da snorkeling, come scegliere quella giusta per le vostre immersioni

Benedetto Sensini  | 20 Mag 2023
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L’estate si avvicina e per molti l’arrivo del caldo è sinonimo di vacanze al mare. Una delle cose più belle, senza dubbio, del nostro paese è che qualsiasi luogo si scelga per le proprie vacanze al mare in Italia è particolare e stupendo. Che siano le acque tiepide e calme dell’Adriatico, quelle profonde e spettacolari del Tirreno o le acque coralline delle isole, non ci si stanca mai di scoprire le bellezze dei mari italiani. E quale modo migliore per godersi una vacanza al mare se non praticando un po’ di sport immersi nel blu? Oggi andiamo a scoprirne uno che, bene o male, abbiamo praticato quasi tutti almeno una volta nella vita: lo snorkeling. Ovvero, andare alla scoperta delle profondità del mare dotati di maschera e boccaglio. In questa breve guida vedremo come muovere i primi passi, anzi, come dare le prime bracciate nel mondo dello snorkeling. Intanto, incominciamo dall’attrezzatura da snorkeling necessaria per effettuare le prime immersioni.

Per iniziare ad esplorare: la maschera

C’è un oggetto fondamentale per tutti gli sport e le avventure subacquee, che sia lo snorkeling, le immersioni con bombole o in apnea. Ovviamente, stiamo parlando della maschera, senza la quale non avremo la possibilità di partire alla scoperta delle profondità marine. Le maschere subacquee sono strumenti abbastanza semplici. Progettate per creare una barriera tra l’acqua e l’indossatore sono fondamentali per poter tenere aperti gli occhi sott’acqua.

Inventate ad inizio ‘900 questi strumenti hanno subito sorprendentemente pochi cambiamenti, anche se fondamentali. All’inizio del secolo scorso, infatti, erano formate principalmente da un pannello di vetro singolo, montato su un supporto metallico o di gomma. Oggi le maschere si sono evolute, anche se il concetto alla base è invariato. Tipicamente si possono trovare in commercio maschere subacquee in gomma o in silicone. Inoltre, le maschere più diffuse oggi hanno due vetri separati per ogni occhio, migliorandone l’aderenza alla faccia e rendendo più facile far uscire l’acqua che potrebbe entrare all’interno.

Come scegliere la maschera giusta pe le vostre immersioni?

La cosa più importante di una maschera è proprio l’aderenza. Molti subacquei e appassionati di snorkeling provano decine di maschere prima di trovare quella adatta. Ogni viso infatti è diverso e ogni maschera è diversa, sebbene le differenze siano sottili. Per questo è una buona idea indossare la maschera per del tempo, prima di provarla in immersione, per assicurarsi che sia comoda e che non provochi dolore. Tutte le maschere in commercio hanno, in ogni caso, un grado di regolabilità, aggiustando degli strap sui lati della maschera.

Ci sono veramente centinaia di tipi e marche di maschere subacquee da cui poter scegliere. Per fortuna non si tratta di attrezzature molto costose, ma in ogni caso consigliamo di non risparmiare molto sulla maschera. Tra le tante opzioni, una su cui andare sul sicuro è la Cressi, marca italiana attiva da quasi 80 anni. Ad esempio, la Cressi Ocean è un’ottima maschera per iniziare, così come la variante monovetro Cressi F1.

Un consiglio? Appena comprate la maschera passate del dentifricio sul vetro interno e poi risciacquatelo per rimuovere eventuali residui di silicone. Prima di immergersi, poi, si può usare un po’ di saliva o di sapone sul vetro interno e poi pulire con dell’acqua. Questo aiuta molto a prevenire l’annebbiamento della maschera, sebbene sia inevitabile.

Il boccaglio, fondamentale per respirare sott’acqua

Un altro strumento con cui, probabilmente, tutti quelli che hanno passato del tempo al mare saranno familiari è il boccaglio. Anche questo è un pezzo di attrezzatura estremamente semplice. Si tratta infatti di un tubo che permette di pescare aria dalla superficie e poter respirare con il viso immerso nell’acqua. Ed è proprio il boccaglio, o snorkel in inglese, a distinguere questo sport dall’immersione in apnea e da quella con l’ausilio delle bombole.

Tipicamente i boccagli in commercio sono di due tipi. Uno è estremamente semplice e leggero, e si tratta fondamentalmente di un tubo che va dalla bocca a sopra la testa e permette quindi di respirare, come questo Cressi Mexico. Altri, leggermente più pesanti permettono, attraverso una valvola posta sotto la bocca, di espellere più facilmente l’acqua che entra nel boccaglio quando ci si immerge sotto la superficie. Tra i boccagli con valvola un’ottima scelta è questo SEAC Fast.

Muoversi come i pesci, le pinne.

La terza e fondamentale parte dell’attrezzatura da snorkeling sono le pinne. Un’idea presa direttamente dagli abitanti dei mari, i pesci, le pinne sono uno strumento pensato per muoversi con più facilità sulla superficie e nelle profondità marittime. Aumentando di parecchio l’area dei piedi permettono di generare più spinta, muovendo più acqua, facilitando lo spostamento.

Come per maschere e boccaglio ne esistono tipi diversi, anche se il concetto alla base è lo stesso. Il tipo più comune è quello a scarpetta chiusa come queste SEAC Spinta. Scegliendo le pinne una cosa da tenere in mente è che più è lunga la pinna e più ci si sposterà velocemente, ma allo stesso tempo servirà più forza nelle gambe, oltre all’ingombro aggiuntivo, scomodo soprattutto quando si esplorano i fondali più bassi. Per questo si possono trovare varie alternative sul mercato, come queste pinne corte Mares Aquazone Hermes, ideali per acque basse e calme. Al contrario, per fondali più profondi e uno snorkeling più veloce e dinamico si possono prendere pinne più lunghe come queste Cressi Free Frog.

L’importante è tuffarsi

In ogni caso, questa breve lista è un consiglio, che fornisce un po’ di basi per chi si affaccia allo spettacolare mondo dello snorkeling. Ma il consiglio migliore che possiamo dare è di iniziare con quello che si ha e migliorare progressivamente il proprio kit. La cosa più importante è tuffarsi, esplorare e godersi la bellezza del mondo sottomarino. Buone immersioni!

 

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