Una distesa intrisa di energia rinnovabile, un occhio verso il futuro…ecco quello che ci offre la Val Fortore. Un tempo dominato dai mulini, sono ora le pale eoliche a regnare, sovrane di un panorama davvero rigenerante. Scopriamo insieme il progetto, la loro ragione di essere e l’importanza della loro esistenza.
L’impianto di Foiano di Val Fortore, ad esempio, produce 6,6 MW di energia in totale ed è attivo dal 2001. Ecco che un futuro sostenibile ci si staglia di fronte alla vista su queste colline in Val Fortore. Ci troviamo di fronte ad 11 aerogeneratori tripala, un impianto realizzato da ERG Eolica Campania. In tutta la valle, quest’energia pulita getta le basi per un cambiamento urgente e necessario. Se vogliamo passeggiare respirando l’aria della speranza per un mondo migliore, possiamo partire da Montefalcone di Val Fortore, attraversando poi Mastrianni Vallone San Pietro, Contrada Difesa e San Giorgio la Molara. Questi borghi e paesi hanno una cosa in comune: un impegno, un progetto per una vita che prende in considerazione la salute del pianeta…e, dunque, anche la nostra salute. La particolarità di vedersi attorno tutte quelle pale eoliche risiede nel fatto che questo è soltanto l’inizio. Infatti, nel comune di Foiano è previsto un progetto di ampliamento del già esistente impianto per portarlo ad una potenza di 975KW.
I parchi in cui possiamo ammirare il paesaggio e l’innovazione dell’eolico sono molti in Italia, ma perché scegliere proprio Val di Fortore? La risposta è semplice: lo spettacolo delle colline. Ci troviamo in un territorio con degli spazi estremamente aperti, e mentre passeggiamo in quello che speriamo poter essere la nostra futura unica fonte di energia, siamo circondati dalla meraviglia. Oltretutto, non è mai stato più appropriato dire che queste camminate sono adatte veramente a chiunque. Ci troviamo di fronte a salite e discese minime. In più, visitare i borghi e i paesi dominati dallo sguardo delle pale eoliche è una chicca che arricchisce la nostra esperienza. Vedere l’infinita estensione di verde a perdita d’occhio è quello che rende la nostra visita davvero speciale. La Campania ci offre questo perfetto incrocio tra passato, futuro e natura. La quantità di verde che si estende all’orizzonte è qualcosa di davvero meraviglioso ed indimenticabile.
Dall’esempio di questo meraviglioso progetto, prendiamoci un momento per capire perché l’ampliamento degli impianti con pale eoliche è così fondamentale. L’eolico è la risposta al problema della produzione di energia tramite combustibili fossili e centrali nucleari, che sono, come ormai sappiamo, estremamente inquinanti. Il sistema dell’eolico sfrutta la potenza del vento per generare energia. Il vento muove le pale, creando dunque energia meccanica, che viene mandata al generatore collegato all’impianto per produrre energia elettrica. Ecco che le pale eoliche diventano una lunga risposta ad una semplice domanda: come possiamo fermare il circolo vizioso dell’inquinamento mondiale? Sfruttando una fonte del tutto naturale per produrre energia, le pale eoliche eliminano alla base la necessità di utilizzare agenti nocivi all’ambiente per portare l’elettricità nelle nostre case. Oltre a questo, lo spazio occupato da questi aerogeneratori è relativamente limitato, eliminando anche la necessità di distruggere ettari ed ettari di terreno verde per costruire centrali nucleari.
Il sistema è quasi perfetto, ma vi sono alcuni punti che ci fanno scivolare nel cammino verso un mondo migliore: in primis, il costo iniziale è molto elevato, e questo frena molti comuni volonterosi. Alcuni provano a dire, contro all’eolico, che le pale provocano inquinamento visivo. Qui si potrebbe dibattere che sono gusti personali, ma è inevitabile ammettere che proprio per la loro dimensione modesta sono naturalmente da preferire ad una centrale nucleare che, oltre a bloccare la visione del paesaggio, lo distrugge di proposito. Invece, esiste un elemento di incertezza che rende questo sistema un po’ imprevedibile: non possiamo comandare il vento. Il problema può essere tuttavia affrontato tramite lo studio ben preciso di dove piazzare gli impianti eolici, facendo attenzione a posizionarli in punti particolarmente ventosi. Tuttavia, come in ogni progetto, non è l’assenza di difficoltà a determinare il successo dell’operazione, bensì il modo in cui affrontiamo i problemi che riscontriamo. Questo ci rende sempre più competenti ed attenti a non ripetere gli errori commessi in passato.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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