Cinque Torri, giro con le ciaspole nel cuore delle Dolomiti

Letizia Del Pizzo  | 22 Gen 2021

Ammirare da vicino Cinque Torri, uno dei simboli di Cortina d’Ampezzo, è sempre uno spettacolo mozzafiato. Il nome è dovuto al fatto che da Cortina si vedono distintamente cinque torrioni, sebbene in realtà le torri sono oltre una decina. Trovarsi al cospetto di questo capolavoro della natura, magari dopo essersi immersi nel in silenzio neve fresca, può essere ancora più suggestivo. Qui vogliamo suggerirvi un’ulteriore occasione per vivere a pieno questa emozione di rigenerazione a contatto con la natura incontaminata.

Ecco un giro delle Cinque Torri da fare con le ciaspole, nel cuore delle Dolomiti, dalla durata di circa due ore. Il percorso si snoda a quota 2.255 m, con un dislivello di 350 metri, ed è adatto a tutti. 

Giro delle Cinque torri con le ciaspole

Mappa

Itinerario

Partire in automobile da Cortina d’Ampezzo e salite per circa venti minuti lungo la strada che porta al Passo Falzarego fino ad arrivare alla seggiovia di Bai de Dones. Prendete la seggiovia e salite ai 2200 metri del Rifugio Scoiattoli. Questo privilegiato belvedere è il punto di partenza della vostra ciaspolata, che vi farà godere di una splendida vista sulle vicine Dolomiti: Tofane, Cristallo, Antelao e le cime della Croda da Lago.

Dal Rifugio Scoiattoli, indossate le ciaspole e dirigetevi a sinistra verso la piccola e slanciata Torre Inglese. Si tratta della più piccola delle torri; alta 70 metri è molto slanciata verso l’alto e caratterizzata da versanti strapiombanti che la rendono perfetta per fare scuola di arrampicate. Attraversate il sentiero creato dalla Torre Quarta Alta e dalla Torre Quarta Bassa, per sbucare proprio nel cuore del complesso di pinnacoli spezzati e rovesciati, nato dal crollo del primordiale Monte Averau

Cinque Torri in inverno
Il panorama invernale delle Cinque Torri in tutta la sua maestosità

Lasciate le Torri in direzione est e raggiungete il Rifugio Cinque Torri, ai piedi del versante sud del complesso dolomitico, abbracciato da pini cembri e dal quale è possibile raggiungere il Museo all’aperto della Grande Guerra. Dopo una pausa rifocillante, scendete lungo la stradina per circa 300 metri, fino ad incontrare le prime indicazioni del sentiero n° 439 per Cian Zopè, a quota 1732 metri. Imboccate il cammino e raggiungete “Cason de Claudio”, una tipica baita di montagna dove sostare e da cui ammirare le guglie della Croda da Lago, che si affacciano sullo specchio d’acqua nell’estremo versante meridionale della conca ampezzana.

Ritornate sui vostri passi lungo il sentiero n° 439 e continuate costeggiando la “Boa di Cinque Torri” e poi inoltratevi nel bosco per raggiungere la strada che riscende fino a Cian Zopè e da qui alla strada del Passo Falzarego. Il punto di arrivo è la Baita Bai de Dones, presso la Seggiovia Cinque Torri che vi riporterà al parcheggio. 

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Letizia Del Pizzo
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