Valle d’Aosta, l’Anello della Volpe a Fontainemore nella valle del Lys

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 29 Mag 2023

Alla scoperta della prima delle valli laterali della Vallée, la valle del Lys, un mondo naturale intatto dove scoprire l’antico comune di Fontainemore con sui suoi ponti in pietra, le borgate e gli orridi dalle antiche leggende. Si seguirà il sentiero della volpe, un percorso di grande fascino e facilmente accessibile anche alle famiglie con bimbi piccoli. È presente lungo il tracciato un percorso gioco family friendly autoguidato grazie ad una brochure che illustra la passeggiata, con mappa e una serie di punti concatenati con domande facilitate per i bambini a cui bisognerà dare una risposta.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 2 ore 
  • Distanza: 6Km 
  • Dislivello: 200 md+
  • Difficoltà: Sentiero Escursionistico
  • Segnavia percorso: cartelli con volpe stilizzata
  • Periodo adatto: Tutto l’anno (in assenza di neve)
  • Dove parcheggiare: Fontainemore, parcheggi gratuiti

Itinerario

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Fontainemore, uno di primi comuni della valle che si incontrano, e non si può fare a meno di notarlo per via della bella chiesa arricchita da un ponte di pietra a schiena d’asino. Proprio da questo borgo inizia una rilassante passeggiata tra mulattiere, selciate e ombrosi sentieri che con un percorso ad anello permette di avere un assaggio del mondo rurale della Vallée: l’anello della volpe.

Si parte proprio dalla SR44, da cui si ha un magnifico colpo d’occhio sul ponte e sulla parrocchiale dall’alto campanile (770 m). Prestando attenzione, si supera una breve strettoia della strada principale passando davanti all’imbocco del ponte che porta all’edificio sacro, ma per il momento lo si ignora per tenere la destra e svoltare, poco prima di una fontana storica, nella “Strada per Oropa”.

Oropa? Ma non è lo storico Santuario piemontese della Madonna Nera? Ebbene sì! Storicamente queste vallate valdostane sono sempre state più legate al biellese e ancora oggi, ogni cinque anni, si svolge un pellegrinaggio che da Fontainemore porta al Santuario di Oropa attraverso il Colle della Barma, a 2.200 metri di altitudine.

Ma la nostra escursione non è così impegnativa e comincia con una bella selciata in salita che attraversa antichi edifici in pietra che presentano sulla facciata date come il 1638 ed il 1660. Superata la località Graney ci si inoltra attraverso prati, calcando la bella mulattiera delimitata da due muretti a secco e con un ponte di legno si supera un piccolo rio mentre i boschi lasciano il posto ai pascoli e ad un suggestivo panorama. Raggiunto l’asfalto nei pressi della frazione Pian Pervero lo si segue verso sinistra, in leggera discesa, seguendo ora la segnaletica del “3-Cammino Balteo”.

Superato un ponte in località Pacoulla si prende la strada a destra, nuovamente in salita (direzione “Tetas”), ma alla prima curva si va per un sentiero a sinistra (cartello “3-Lillianes”) inizialmente in discesa poi più graduale verso alcune rocce lisce. Si superano alcuni tratti attrezzati con corda e passerella di legno, privi di difficoltà, per arrivare all’imbocco di un breve passaggio scavato nella roccia. Superato rapidamente il tunnel ci si ritrova tra prati e si attraversa la frazione Ries, guidati da frecce gialle, per scendere sulla strada asfaltata.

Andando a destra in salita graduale si passa poco sotto ad alcuni edifici e si arriva a Planaz. Appena prima di un parcheggio si sale sulla scala a destra passando davanti ad un curioso lavatoio posto sotto una roccia, per poi raggiungere la fontana e la chiesa, arrivando alla quota più elevata dell’escursione (950 m). Dalla fontana si torna indietro tenendo però la destra, così da scendere di nuovo sulla strada asfaltata un poco più a monte di dove è stata lasciata. La si percorre per alcuni metri ancora in salita per abbandonarla quasi subito per un sentiero a sinistra (cartello “4-Orrido”). Una breve discesa porta ad un incrocio dove si prosegue ancora dritti (“numero 4”), arrivando in breve al ponte di pietra che supera con un balzo l’Orrido di Guillemore che sprofonda sotto di esso, stretto e buio.

orrido

Dopo aver ammirato l’impressionante gola si torna indietro e all’incrocio si prende ora a destra la via pianeggiante che passando davanti all’imbocco di vecchi canali porta a ridosso della strada asfaltata percorsa all’andata. Prima di raggiungerla, però, si devia a destra su sentiero, tenendo una casa isolata alla propria sinistra e inoltrandosi in discesa tra boschi e prati fino a scendere su asfalto dove si continua verso destra, in discesa, superando una curiosa casa addossata alla roccia e sfiorando le frazioni Barme e Colombit fino ad arrivare in prossimità del torrente Lys.

Non lo si oltrepassa ma si prende la stradina asfaltata a sinistra che passa ai piedi del caseificio percorrendo un piacevole tratto lungo il corso d’acqua; quando la via prende a salire la si lascia per la pista erbosa a destra, inizialmente pianeggiante e poi in discesa che si tiene più vicina al torrente. Si ignora un primo ponte (privato) per raggiungere e salire sul secondo, ampio, ponte in pietra. Subito oltre si prende la stradina a sinistra che porta tra le case della frazione Niana, attraversandola completamente fino all’inizio del Parco Niana, un’area verde per picnic e dove si trova l’interessante percorso de “Le pietre del Lys” che fanno scoprire la geologia locale. Dalla parte opposta del parco si prende la pedonale per la “Boure de Gris” che con suggestivi passaggi coperti oltrepassa alcuni vecchi edifici dall’architettura particolare, arrivando così in prossimità della chiesa parrocchiale e al bel ponte di pietra, il terzo dell’escursione, superato il quale si chiude il piacevolissimo anello. 

Walser, titsch e rascard

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Misteriosi termini che si troveranno lungo i percorsi e i sentieri di questa zona, soprattutto in alta valle del Lys, ma di cosa si tratterà?

Il termine walser sembra provenire da wallis, ossia vallese, riferito alla zona di provenienza in Svizzera da cui giunse questa popolazione nei secoli XII-XIII. Ma pare che le loro vere origini siano da cercare in Germania tanto che il dialetto locale, il titsch, ha molte assonanze con dialetti della Germania meridionale. Un dialetto ancora molto usato tanto che si ha nella toponomastica la doppia dicitura. Si stanziarono soprattutto nelle vallate meridionali del Monte Rosa, parte in Piemonte e parte in Valle d’Aosta, in particolare lungo le valli del Lys e Ayas. Non ebbero mai scontri con la popolazione locale, anche perché si insediarono sempre in quota, in zone non sfruttate, e questo facilitò il loro isolamento che preservò usi e costumi.

Ciò che resta di più tipico è certamente l’architettura. Le case in legno hanno una forma caratteristica, issate come sono su specie di “funghi” di pietra che permettevano di salvare i granai, chiamati rascard o stadel, dai topi e dall’umidità.

Informazioni utili

Parcheggio gratuito in prossimità della sede del parco Mont Mars.
Escursione ad anello facile, varia e piacevole adatta anche a famiglie con bambini. Lungo il percorso si trovano diverse fontane in prossimità delle borgate.

Comune di Fontainemore: www.comune.fontainemore.ao.it
Parco Mont Mars: www.montmars.it
Sito ufficiale del turismo: www.lovevda.it
Video Sentiero della volpe: https://z-upload.facebook.com/montagnavda/posts/5820913264596979

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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