Da Cogne a Lillaz, passeggiata facile nel Parco del Gran Paradiso

Non esiste passeggiata migliore di quella che collega il paese di Cogne, noto anche come la Perla delle Alpi, alla piccola frazione di Lillaz per trascorrere qualche ora diversa immersi nel Parco del Gran Paradiso, senza particolare fatica, pensando solo a rilassarsi e a godersi la natura. Il percorso, adatto a chiunque e consigliato anche a chi ha bambini al seguito, si snoda per buona parte lungo la riva del torrente Urtier, regalando una pace senza eguali. La semplicità del tracciato, tutto in leggero falsopiano, unita al suono dell’acqua scrosciante del piccolo corso d’acqua hanno un effetto che si potrebbe definire terapeutico contro lo stress e la tensione accumulata. Ecco, quindi, una breve guida per preparare al meglio questa facile passeggiata nel Parco del Gran Paradiso. 

Scheda Tecnica

• Punto di partenza: via mines de Cogne – Cogne (AO) (1623 mt)
  
• Punto d’arrivo: Lillaz (AO) (1571 mt)
  
• Lunghezza: 2,85 km (5,7 km totali, compreso il ritorno sulla stessa via)
  
• Dislivello di salita: 80 mt
  
• Tempo di percorrenza: 1 h circa
  
• Difficoltà: Facile – T (Turistico)
  
• Periodo dell’anno: accessibile tutto l’anno, consigliato da primavera inoltrata agli inizi di autunno

Raggiungere Cogne

Raggiungere Cogne, punto di partenza di questa escursione, è molto semplice; sarà infatti sufficiente imboccare la strada regionale 47 da Aosta e percorrerla per circa 36 km per arrivare sino al paese. In alternativa, sarà possibile usufruire dei pullman di linea che collegano il capoluogo alla Perla delle Alpi, chiamata così per la sua bellezza e perché, visto dall’alto, l’abitato sembra incastonato nel cuore del Gran Paradiso, proprio come una perla nella sua montatura. Il luogo di partenza è fissato da via Mines de Cogne, dove è possibile parcheggiare comodamente l’auto.

La passeggiata da Cogne a Lillaz

La piccola frazione del comune di Cogne è facilmente raggiungibile grazie a un comodo sentiero lungo la riva del torrente Urtier, che d’inverno, vista la scarsa pendenza che lo caratterizza, si trasforma in una delle tante piste per lo sci di fondo della zona. Il percorso inizia davanti al parcheggio e si addentra subito in un bosco di larici e abeti rossi. Dopo poco sarà possibile scegliere una piccola variante che scende fino al greto del torrente, ottima in estate per approfittare delle acque rinfrescanti e bagnarsi un po ‘oppure anche per una pausa rilassante contemplando lo scorrere delle acque.

Poco prima di giungere a Lillaz è stata predisposta un’area pic-nic veramente ben attrezzata; con un piccolo contributo di 2€ per un tavolo e 1€ a persona sarà possibile godersi comodamente il proprio pranzo al sacco immersi nella natura. Sono anche stati realizzati dei bagni pubblici, liberamente accessibili. 

Lillaz e dintorni

Superata l’area attrezzata e oltrepassato il ponticello sul torrente, in pochi minuti si arriverà nel centro abitato di Lillaz. Da qui si diramano diversi percorsi escursionistici che si addentrano sin dentro il cuore del Parco del Gran Paradiso. Una di queste conduce alle cascate di Lillaz, uno dei luoghi più affascinanti di tutto il parco dove l’acqua del torrente compie ben tre salti, per un’altezza complessiva di 150 m. Da Lillaz è piuttosto semplice raggiungerle attraverso un sentiero attrezzato come percorso didattico geologico, ricco di informazioni sulla vallata e le sue origini. Qualora invece foste interessati a qualche altra escursione, a Lillaz troverete numerose indicazioni e una cartellonistica dedicata molto completa, così da soddisfare ogni esigenza.

Istruzioni per l’uso e consigli sull’outfit

L’itinerario da Cogne a Lillaz è semplice e adatto a tutti, compresi bambini piccoli e in passeggino. Ciononostante, non partite sprovveduti; usate scarpe da trekking, soprattutto se avete intenzione di scendere fino al greto del torrente dove i sassi potrebbero essere scivolosi. Portate con voi una borraccia che potrete riempire in una delle numerose fontanelle presenti nel centro di Cogne e gustare così l’acqua prelibata che arriva dal Gran Paradiso. In estate portate una protezione per la testa, soprattutto per i più piccoli; un tratto del sentiero, non molto lungo, è esposto al sole e quindi sarà necessario proteggersi. Il periodo migliore per godervi al meglio questa passeggiata è da primavera sino all’autunno, appena prima che il mando nevoso ricopra tutto e gli sciatori di fondo prendano il posto degli escursionisti.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso

Merita un piccolo approfondimento il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che porta il primato di essere il più antico d’Italia. Istituito nel 1922 per volere del re Vittorio Emanuele III, il Parco abbraccia un’area montuosa di più di 71mila ettari, dislocati a cavallo fra il Piemonte e la Val d’Aosta, attorno al massiccio omonimo. Dal versante francese confina con il Parco nazionale della Vanoise.

I valligiani erano anticamente votati alla caccia allo stambecco, tanto che già nel 1821 l’attività era stata vietata poiché la specie era a rischio di estinzione. Vittorio Emanuele II, appassionato cacciatore, volle però acquisire quelle vallate per farne la propria riserva di caccia personale; il lungo procedimento di acquisizione delle terre si concluse nel 1856 con l’istituzione della Riserva di Caccia Reale del Gran Paradiso. Grazie a un tipo di caccia selezionata, lo stambecco prese a ripopolare la zona; inoltre, tutte le vallate vennero collegate con numerose mulattiere lastricate, tutt’oggi ancora fruibili. Ma fu solo agli inizi del ‘900 che Vittorio Emanuele III, meno incline all’attività venatoria, decise di donare allo Stato tutto il territorio della Riserva per farne un grande parco nazionale.

Oggi il territorio è attraversato da una fitta rete sentieristica, ideale per ammirare da vicino tutta la flora e la fauna autoctone e raggiungere quelle che sono tra le vette più affascinanti dell’arco alpino.