Giro dei rifugi del Subasio, il trekking amato dai romani

Maria Bolettieri  | 06 Apr 2023

Uno dei trekking più amati dai romani è sicuramente il giro dei rifugi del Monte Subasio, un luogo di grande bellezza naturale, storia e spiritualità.
Famoso anche per la sua importanza culturale, essendo situato vicino alla città di Assisi, luogo di nascita di San Francesco, attira numerosi pellegrini che giungono qui per visitare gli eremi e i meravigliosi borghi dell’Umbria.
Molti sono i sentieri e i percorsi che si snodano lungo la montagna del Subasio, ideali per escursioni, mountain bike e trekking che lo rendono la
meta perfetta per gli appassionati di sport all’aria aperta!

Punto di partenza: Collepino (PG)
Punto d’arrivo: Collepino (PG)
Lunghezza: 23,3 km
Dislivello: 690 mt
Tempo di percorrenza: 7 h 40’
Difficoltà: intermedia (a tratti difficile)
Periodo dell’anno: da maggio a settembre

Dove si trova il Subasio?

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Il Monte Subasio è situato nell’Italia centrale, nell’Appennino umbro, a circa due ore e mezza da Roma. Alto circa 1.290 metri, si estende per circa 40 chilometri quadrati.
Qual è l’origine del suo nome e cosa significa Subasio? Le teorie sono varie, secondo alcuni il toponimo deriverebbe dal latino
sub Asi e significherebbe protetto dagli Asi, antiche divinità nordiche. Ma una delle storie più leggendarie narra che Asio, fratello della regina di Troia, Ecuba, scelse la sua dimora sulla cima di questo monte dell’Italia centrale, assoggettando anche la popolazione locale.
La zona è caratterizzata da una ricca biodiversità con un gran numero di specie endemiche e rare. Per questo la vetta e la regione circostante sono stati dichiarati parco naturale, nel 1995, rientrando nel Parco del Monte Subasio.

Cosa fare sul Monte Subasio? 

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Le sue cime offrono panorami spettacolari sulla valle sottostante. Molti sono i punti di interesse per chi voglia fare trekking in giro sul Monte Subasio. Oltre alle meravigliose Assisi e Spello, incontrerete il borgo altomedievale di Collepino e il castello-borgo di San Giovanni con i suoi affreschi del ‘600. Tra le varie chiese merita certamente una visita quella della Madonna della Spella che risale all’XI secolo. Il parco include il santuario dedicato a San Francesco, l’Eremo delle Carceri, nota tappa dei cammini spirituali in Umbria. Il territorio presenta numerosi fiumi di origine carsica che riemergendo in superficie hanno portato alla costruzione di vari fontanili tra cui il Fonte Bregno.

Il trekking dei rifugi del Subasio: tra natura e spiritualità

I modi e i percorsi per giungere in cima al monte sono molteplici.
Come arrivare al Subasio? Sicuramente arrivare in macchina è il modo migliore per poi godere pienamente dell’escursione alla vetta. Per scoprire le meraviglie di questo parco abbiamo creato per voi il giro dei rifugi del Subasio, un trekking che tra baite ed eremi di montagna vi permetterà di ammirarlo in tutto il suo splendore.
In un tragitto di circa 23 chilometri percorribili in una giornata potrete contemplare, sostando tra i rifugi, le bellezze naturali e le tappe di uno dei cammini spirituali più battuto dell’Umbria. Il percorso ad anello parte e arriva a Collepino passando per La Spella, il Rifugio della Vallonica e il Rifugio Fonte Bregno. Sarete circondati da una natura incontaminata e da viste mozzafiato sulle vette de La Sermolla, Monte Civitelle, Colle San Rufino, Sassopiano e ovviamente del Monte Subasio!

Mappa 

Percorso

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Nel parcheggio di Collepino, lasciate l’auto per imboccare, dopo aver percorso la Strada Provinciale di Spello, il vostro sentiero e far tappa all’Eremo Piccole Sorelle Di Maria. La meta successiva del trekking è il Rifugio CAI Madonna della Spella, che prende il nome dall’omonima chiesetta ai piedi del Monte Subasio, il suo oratorio venne edificato dai benedettini tra i secoli XI e XIII. Deve il nome specula, ovvero “veduta”, al fatto che da questo luogo a 980 metri di altezza è possibile ammirare tutta l’Umbria.
Uno dei fenomeni più spettacolari che incontrerete lungo il vostro cammino è certamente il Mortaro Grande, la cui conca ricorda proprio quella di un mortaio. È una dolina dalla forma ellittica profonda circa 60 metri formatasi per sprofondamento. Si arriva quindi in cima al Monte Subasio, da cui è possibile godere dei pascoli erbosi e del panorama a perdita d’occhio sulla vallata!

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In un continuo saliscendi e la vista su Colle San Rufino, una deviazione vi condurrà al Rifugio della Vallonica, una costruzione in pietra circondata da splendidi campi di rabarbaro e lavanda, famosa per il Biancospino, un magnifico albero tipico di queste zone. Riprendendo il sentiero si giunge all’Eremo delle Carceri, antico luogo che sorge su grotte naturali, in cui San Francesco si ritirava in preghiera e che oggi rappresenta uno dei complessi monumentali più visitati dai pellegrini.
Dopo una tappa a Sassopiano, prima di ricongiungersi con la Madonna della Spella e tornare quindi in direzione Collepino, l’ultimo stop è quello del
Rifugio Fonte Bregno, a quota 1000 metri. Questa è un’area attrezzata per bivacco che deve il nome alla fonte situata nelle vicinanze, in essa è collocata la scultura della guaritrice, la Ninfa delle acque del Monte Subasio.
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Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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