Trentino, escursione in Vanoi attorno ai Colmei de Ronc

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 28 Mar 2023

Facile escursione rilassante adatta a tutti nella frazione Ronco del comune di Canal San Bovo, posta all’imbocco della verde Valle del Vanoi, che porta tra boschi e pascoli a scoprire i colmei, piccoli insediamenti indipendenti caratterizzati dall’avere ciascuno poche abitazioni, sempre con l’accoppiamento stalla/fienile, una fonte e un segno religioso che può essere un capitello o un affresco, e i cui nomi fanno quasi sempre riferimento ai toponomi delle famiglie che vi abitavano. Solo più recentemente questi piccoli nuclei sono stati burocraticamente raggruppati così da formare la frazione Ronco. 

Facilmente raggiungibile da Primiero grazie al traforo del monte Totoga, si passeggia all’imbocco della verdeggiante Valle del Vanoi che, stretta e allungata, rientra in parte all’interno del Parco naturale Pale di San Martino e Paneveggio

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 1,45 ore totali
  • Distanza: 5.2 Km totali
  • Dislivello: 250 md totali
  • Difficoltà: Sentiero Turistico
  • Punti acqua: In tutte le frazioni attraversate
  • Segnavia percorso: Cartelli specifici Colmei de Ronc
  • Periodo adatto: Da maggio a ottobre
  • Dove parcheggiare: Canal San Bovo, frazione Ronco/Fosse

Itinerario

valle_del_vanoi_colmei_de_ronc

Al colmel delle Fosse (840 metri di altitudine), all’incirca davanti all’osteria, si imbocca la stradina sterrata in discesa che passando accanto ad un edificio fa perdere rapidamente quota portando inizialmente tra bucolici pascoli e poi, diventato sentiero, in un piacevole boschetto di betulle e noccioli. Diventata una bella selciata, si raggiunge una piccola strada asfaltata.

Si prosegue a destra ma, prima, è possibile fare una breve deviazione a sinistra così da andare ad ammirare una calchera, ossia una fornace per la produzione della calce.

Seguendo la stradina asfaltata si lascia l’ombra degli alberi e di nuovo tra coltivi e prati si raggiunge con salita graduale il colmel dei Pugnai, attraversandolo interamente per tuffarsi, quindi, in un piacevole e fitto bosco misto di aceri, betulle, faggi se qualche abete. Un tratto quasi pianeggiante e piacevole, dove alla frescura degli alberi si unisce il panorama.

Arrivati al colmel dei Garsperoi di ritorna su asfalto, sempre di strada secondaria a basso traffico che porta, sempre in maniera graduale, al colmel dei Pieroi per arrivare quindi in breve al colmel della Chiesa, il più grande e principale, raccolto attorno alla chiesa della Natività e al cimitero.

A questo punto l’anello dei colmei comincia a tornare indietro ma se si fa caso vi è ancora una frazione oltre, adagiata su prati e ai piedi di un boscoso declivio, ma che non viene raggiunta. Curiosamente, si tratta di Ronco Cainari, e fa parte del comune di Castel Tesino in Valsugana, al di là della montagna che lo sovrasta!

Dalla chiesa la segnaletica fa prendere uno stretto passaggio e si affronta una salita abbastanza ripida tra orti ed edifici più isolati. Attraversata la strada asfaltata il tracciato si fa più graduale e pianeggiante con tratti erbosi e si raggiunge il panoramico colmel dei Nicolodi

Il sentiero, di nuovo aperto e piacevole, conduce tra panorami e pannelli didattici che riportano leggende e in particolare dopo quello che narra dell’aria e del refolo, vi è l’unico punto in cui si potrebbe avere qualche dubbio poiché vi è un bivio privo di segni: la via è abbastanza indifferente poiché le due tracce si riuniscono poco più avanti ma andando a destra scende un po’ e poi si risale, a sinistra ci si tiene più in piano.

Segue quindi un tratto lungo una vecchia frana, messa in sicurezza ma dove i cartelli invitano a tenere per mano i bambini, per inoltrarsi di nuovo nel bosco,questa volta di abeti rossi, al termine del quale si arriva al colmel dei Busini. Si percorre un brevissimo tratto di asfalto che si abbandona poco dopo la fontana per percorrere di nuovo un piacevole tratto inerbito e panoramico che dopo aver toccato la quota più elevata (980 metri di altitudine) con una dolce curva porta alternando fitti boschi solcati da mulattiere ad aperti prati a scendere verso il colmel dei Bortolini e, a seguire, il colmel dei Gasperi. Un’ultima, ripida discesa, ed eccoci sbucare accanto all’osteria del colmel delle Fosse, chiudendo l’ affascinante anello. 

Le Pale di San Martino

valle_del_vanoi_pale_san_martino

La valle del Vanoi fa parte del Parco naturale Pale di San Martino e Paneveggio, due località che, giunti fin qui, non si può fare a meno di non esplorare. Le Pale di San Martino la fanno da regina con le loro ripide pareti e la sagoma inconfondibile visibile da quasi ovunque nel territorio. Il punto migliore da cui ammirarle è sicuramente salendo al passo Rolle che collega San Martino di Castrozza alle valli di Fassa e di Fiemme. Già dal passo le Pale si fanno ammirare in tutta la loro bellezza, ma si suggerisce di incamminarsi e seguendo la facile strada sterrata arrivare in modo agevole all’iconica Baita Segantini. Il pittore impressionista cui è dedicata la baita avrebbe apprezzato di sicuro poiché le Pale, in particolare il Cimon della Pala, si stagliamo così vicini da avere la sensazione che basti allungar la mano per toccarli, mentre si riflettono nel piccolo specchio d’acqua che si trova accanto all’edificio.

Parco di Paneveggio

valle_del_vanoi_parco

Non da meno è il Paneveggio che si trova scendendo dal passo Rolle in direzione delle valli Fiemme e Fassa. Poco prima del grande lago si trova un centro visitatori parco e, soprattutto, un vasto recinto costeggiato da altane e sentieri. Ebbene, è la riserva dei cervi in cui sono ospitati numerosi di questi splendidi esemplari che, pur avendo interi boschi a disposizione, no disdegnano di farsi ammirare tranquillamente in tutta la loro imponenza.

Informazioni utili

La partenza ufficiale viene data al colmel Chiesa, ma la strada è parecchio stretta e non vi è molto parcheggio disponibile. Consigliamo di lasciare la vettura al colmel delle Fosse ma attenzione: il parcheggio più evidente è riservato alla vicina osteria. Meglio lasciare la vettura nello spiazzo che si trova poco prima dell’abitato, lungo la SP79, coordinate: 46°09’14″N 11°43’11″E. 

Escursione facile, rilassante e adatta a tutti, dai bambini ai “diversamente giovani”. Si trovano spesso sia fontane con cui rinfrescarsi, sia panchine per rilassarsi, mentre a tratti pannelli didattici, forniti di QR code, illustrano aspetti storici e naturalistici della zona.

APT San Martino di Castrozza, www.sanmartino.com

Consorzio Turistico Valle del Vanoi, www.vanoi.it 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.




©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur