Aria fresca e pause di qualità: fino al Passo delle Pecore, sulle Alpi Apuane

Leonardo Anchesi  | 15 Giu 2023
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Se siete alla ricerca di aria fresca e pause di qualità, il Passo delle Pecore nelle Alpi Apuane è la meta giusta per voi. Che strano posto le Alpi Apuane: un pezzo di Alpi messo al lato del tratto toscano della dorsale appenninica, oggi protette dal Parco Regionale a loro dedicato. Non a caso un’antichissima leggenda narra che Dio in persona dette incarico a due Arcangeli di creare uno la catena della Alpi e l’altro la catena degli Appennini, consegnando loro tutto il materiale necessario, raccomandandosi, in particolare, di usare il marmo con parsimonia.

Il primo, impegnato nella realizzazione dell’arco alpino, si dilettò nella costruzione di alti picchi e guglie a strapiombo, sfruttando i materiali più duri; il secondo, al contrario, che aveva scelto di rinforzare la penisola con gli Appennini, aveva optato per cime morbide e dolci. Terminato il proprio lavoro, l’Arcangelo alpino aveva risparmiato molto marmo; accortosi che il compagno era, invece, ancora lontano dal traguardo, decise di fargli una sorpresa, concentrando tutto il marmo in un’unica, meravigliosa catena alpina ai margini settentrionali di quella che oggi viene chiamata Toscana: erano nate le Alpi Apuane.

Escursioni eccellenti tra aria fresca e pulita: benvenuti sulle Alpi Apuane

Alpi_ApuaneLe Alpi Apuane rappresentano il luogo ideale per gli appassionati del trekking. Al loro lato più settentrionale, alle pendici del Monte Pisanino, che con i suoi 1946 metri s.l.m. rappresenta la cima più alta della catena, si trova la valle di Orto di Donna, un luogo incantato, a tratti selvaggio, in cui l’ingombrante presenza dell’uomo è visibile nei resti dell’estrazione marmifera, tutt’oggi attiva. Il fitto dedalo di sentieri che raggiunge cime e attraversa valloni sono un paradiso per gli appassionati. Le escursioni sono tantissime e tutte bellissime. Oggi scoprirete come raggiungere il Passo delle Pecore (altrimenti detto Passo Sella) luogo di affaccio su due versanti di questa meraviglia della natura che sono le Alpi Apuane.

Salita al Passo Sella: dove, come, quando ma soprattutto perché

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Rifugio Guido Donegani – Minucciano (LU)
  • Punto d’arrivo: Passo delle Pecore
  • Lunghezza:3 km
  • Dislivello di salita: 470 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 ore circa
  • Difficoltà: Intermedio – E (Escursionisti)
  • Periodo dell’anno: dalla primavera all’autunno

Raggiungere il Donegani

Indicazioni_DoneganiPunto di partenza di buona parte delle escursioni a Orto di Donna è il rifugio Donegani, una delle tre strutture nella valle destinate all’accoglienza dei turisti e al buon cibo. Il rifugio Val Serenaia, sulla stessa strada, poche centinaia di metri prima, e il rifugio Orto di Donna, sulle alture della valle, sono gli altri due luoghi perfetti per una sosta. Raggiungere il Donegani in auto sarà velocissimo: arrivando dalla Garfagnana, una volta superato Gramolazzo, si dovrà aguzzare l’occhio per vedere il bivio sulla sinistra, appena prima della galleria che conduce a Minucciano, una splendida capsula del tempo  proveniente direttamente dal medioevo. Circa 5 km dopo il bivio giungerete in Serenaia; ancora poche curve e sarete arrivati nel parcheggio del Donegani. Veloce controllo all’attrezzatura e via, si parte sui sentieri nel cuore della valle di Orto di Donna, dentro l’aria fresca verso il Passo delle Pecore.

Dal Donegani agli Orti: il primo tempo di un film incredibile

Indicazione_Passo_delle_PecoreSi partirà scendendo per qualche centinaio di metri lungo la strada asfaltata; alla vostra destra avrete ciò che resta del ravaneto della cava seconda, pendio che per decenni ha accolto gli scarti dell’estrazione marmifera. Oggi, fortunatamente, è stato quasi completamente bonificato, purtroppo lasciando profonde cicatrici. Dopo circa 400 metri, noterete sulla destra una rudimentale ma efficace indicazione in legno che segnala l’attacco del sentiero 180. La salita inizia subito a farsi sentire, piuttosto impietosa, senza minimamente tener conto che siete solo all’inizio dell’escursione. Fortunatamente è tutta immersa in una tanto bella quanto fitta faggeta, ideale per trovare refrigerio. Dopo circa mezz’ora di cammino, raggiungerete un grande prato, delimitato dagli inseparabili faggi; nella stagione giusta, se sarete fortunati, potreste anche trovare un bel rifornimento di mirtilli: siete arriva agli Orti, un luogo direttamente uscito dalle fiabe della vostra infanzia.

Sino al Rifugio Orto di Donna e ancor più su al Passo delle Pecore

Rifugio_Orto_di_DonnaDopo una pausa rigenerante agli Orti, magari abbandonati sul prato ascoltando il canto degli uccellini, si prosegue riprendendo il 180. La salita continua costante e irriguardosa della vostra fatica, diventando anche più impegnativa appena sotto il rifugio Orto di Donna. Tanto che il rifugio sembrerà quasi un miraggio quando giungerete a vederlo; a quel punto un ultimo stop and go prima della salita finale è d’obbligo. Fortunatamente, il più è fatto. Mezz’ora scarsa di cammino separa il rifugio dal Passo, meta finale di questa magnifica escursione. Raggiunta la cima riprendete fiato e godetevi lo spettacolo: di fronte a voi il lato delle Alpi verso il mare e alle vostre spalle la Valle di Orto di Donna in tutta la sua magnificenza. Quando avrete davanti a voi questo spettacolo, tutta la fatica, come per incanto, svanirà, lasciando il passo unicamente alla soddisfazione e all’appagamento.

Comunque, una volta finita la sosta all’aria fresca del Passo delle Pecore, gambe in spalla: si torna a vale sfruttando lo stesso percorso dell’andata.

Libretto delle avvertenze

L’escursione è tecnicamente semplice, non molto lunga ma la pendenza si fa sentire lungo tutta la salita (e anche per la discesa!); ergo: fiato e gambe servono, eccome se servono. Attrezzatura standard (scarponi, zaino, bastoncini) e acqua in abbondanza; soprattutto in estate ne avrete bisogno. I rifugi nella valle sono un ottimo punto di approvvigionamento; non sarà per tanto necessario portare dietro grandi provviste. Non dimenticate capi scaccia acqua e qualcosa di pesante: sulle Alpi Apuane, come del resto in montagna, il tempo cambia spesso e all’improvviso. Quindi, siate pronti a ogni evenienza e godetevi questa fantastica escursione.

Leonardo Anchesi
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