Alpe della Luna, i percorsi più belli nella riserva dell’appennino tosco-emiliano

Leonardo Anchesi  | 08 Apr 2023

Situata in provincia di Arezzo e suddivisa fra i comuni di Badia Tedalda, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro, la Riserva naturale dell’Alpe della Luna è un piccolo scrigno di biodiversità, lungo la dorsale appenninica. I suoi 1584 ettari di territorio, contraddistinti dalla presenza della tipica fauna selvatica autoctona e da numerose specie vegetali, sono attraversati da una fitta rete sentieristica che permette agli appassionati di avere a disposizione una gran quantità di percorsi, adatti a ogni tipo di allenamento ed esperienza.

Sarà possibile attraversare i fitti boschi di cerri e di faggi, incontrando via via numerose tracce della passata presenza dell’uomo su queste alture, attestata dai resti di diversi piccoli insediamenti. Non sarà infrequente imbattersi in testimonianze più recenti: passava attraverso queste cime, infatti, la linea Gotica, il complesso di attestazioni difensive realizzate dall’esercito tedesco nel 1944. Dopo tutto questo sono certo vi sia salita la curiosità di saperne di più: andiamo allora a vedere i percorsi più belli nella riserva.

Anello con vista sulla Ripa della Luna: arriviamo fino al belvedere

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Questo percorso, lungo poco meno di 10 km e con un dislivello di 490 m, rappresenta l’itinerario perfetto per fare conoscenza con la Riserva e iniziare a scoprirne tutte le meraviglie. Punto di partenza sarà il Rifugio Spinella, facilmente raggiungibile in auto. Partiremo quindi seguendo il sentiero che si allontana dalla struttura in direzione nord, facendo attenzione a tenere la destra al primo bivio, che incontreremo dopo circa 10 minuti di cammino. In questo modo potremo percorrere un piacevole itinerario ad anello.

Da questo punto si inizia a salire dentro il bosco; proseguite sullo stesso sentiero sino a quando non troverete l’incrocio con il tracciato per il Monte Cucco; ignoratelo andando a destra. Dopo circa 1 ora e 15 arriverete nell’Alpe della Luna, circondati da faggi maestosi. Altri 15 minuti di cammino e avrete guadagnato una visuale eccezionale sulla Ripa della Luna, un caratteristico masso a forma di falce che domina la valle. 

Rientro al rifugio sulle orme di San Francesco

Il sentiero prosegue continuando a salire sino al bivacco Paolo Massi, una piccola struttura del CAI di San Sepolcro, utile qualora dovessimo attardarci oppure se decidessimo di affrontare il percorso nei mesi invernali. È comunque un buon luogo dove fare una sosta e riprendersi un po’ dalla fatica della salita. Da qui in avanti, infatti, il sentiero sarà tutto in discesa.

Lasciatoci alla spalle il bivacco, dopo circa 2 ore di cammino ci troveremo ad un bivio; è importante prendere tutto a sinistra per poter proseguire nella giusta direzione per il rientro al rifugio. Dopo un’oretta scarsa arriveremo al Pian della Capanna, un’altra struttura, questa volta però gestita come un rifugio; oltre a essere un posto ove pernottare, è segnalato anche come punto tappa della Via di Francesco, il cammino che conduce ad Assisi attraverso la dorsale appenninica. Non manca comunque molto al nostro arrivo al rifugio; in circa 50 minuti saremo infatti di ritorno al parcheggio, decisamente stanchi ma molto più ricchi dentro.

Salita al Sasso Simone

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Il Sasso Simone è un altro spettacolare punto di passaggio obbligato all’interno della Riserva. Formazione rocciosa a torre che svetta sul panorama circostante, il Sasso è bello sia da raggiungere ma anche da vedere. Partiremo quindi dal borgo di Case Barboni, nel comune di Sestino, imboccheremo subito il sentiero che segue la linea di cresta e sale verso il Sasso Simone.

Dopo circa mezz’ora di cammino, alla nostra sinistra, avremo una veduta eccezionale sul torrione, ideale per scattare qualche foto; da lì, dopo circa 10 minuti, raggiungeremo il bivio che ci porterà in vetta. Il rientro è per il primo tratto sullo stesso sentiero. Una volta raggiunto il bivio terremo la sinistra, creando così un percorso ad anello che, dopo un’oretta scarsa, ci permetterà di raggiungere il Rifugio Casa del Re, posto ideale per una sosta ristoratrice. Siamo comunque vicini al punto di arrivo; dovremo affrontare un mezz’ora di salita e dieci minuti di tratto pianeggiante per goderci (finalmente) il meritato riposo.

Dal Borghetto Pellegrino al Papiglione

Un percorso che richiede un buon allenamento, visti i suoi 11 km scarsi e 550 metri di dislivello, è senza ombra di dubbio quello che porta dal Borghetto del Pellegrino a Papiglione, formando un ampio anello all’interno della Riserva. Partiremo dal Podere, nei pressi di località Casalini. Il sentiero entra subito dentro il bosco, regalandoci un gradevole riparo dalla calura nei mesi più afosi; dopo poco, incontreremo l’insegna del Borghetto del Pellegrino: vuol dire che siamo sulla strada giusta.

In 15 minuti di cammino arriveremo al bivio dal quale comincia il nostro anello; teniamo la destra e prepariamo fiato e gambe, da qui in avanti la salita si farà sentire. Raggiungeremo il Papiglione dopo circa un’ altra ora; ce ne accorgeremo dal caratteristico riparo in assi di legno e dal tavolino con le panche; una sosta per colazione è praticamente obbligatoria.

Oltre al Papiglione, fino al Monte Cucco

Terminato lo sdigiunino, non ci resta che proseguire nel nostro tour. Il sentiero continua a salire, ma d’ora in avanti in modo più dolce; possiamo quindi goderci il fresco, l’ombra e qualche tratto panoramico senza pensare al fiato corto. Dopo circa un’oretta dalla nostra sosta incontreremo l’altro bivio; svoltiamo a sinistra e puntiamo sulla cima del Monte Cucco che, in realtà, si troverà un po’ più in basso rispetto a noi.

Una mezz’oretta abbondante di discesa e andremo a incrociare il sentiero che arriva da Pian della Capanna; questa volta però, purtroppo, non passeremo vicino al caratteristico rifugio, che resta più a monte rispetto alla nostra posizione. Svolteremo quindi a sinistra per lambire il Rifugio Spinella, senza andare nella sua direzione, e tornare poi verso sud dal versante opposto a quello della struttura. Nel giro di tre quarti d’ora saremo di nuovo al punto di partenza.

Credits delle immagini: discoverarezzo.com Tutti i diritti riservati

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