Riserva dello zingaro: 7 km di calette nel paradiso del Mediterraneo

Redazione  | 28 Nov 2018

La Riserva protetta dello zingaro, la prima ad essere stata istituita in Sicilia, nel 1981, regala al visitatore un momento indimenticabile intriso di colori intensi e panorami mozzafiato.

Le tonalità caraibiche esistono anche nel Mediterraneo: chi è stato alla Riserva dello Zingaro, nella bedda Sicilia, lo sa bene.

Chi ancora non vi ha messo piede, invece, farebbe bene a prenotare una vacanza nella Terra della Trinacria, alla scoperta della natura stupefacente di questi luoghi.

Tanti sono gli #che tentano di esprimere al popolo del web quanto sia bella la zona ma nessuna foto riesce realmente a renderle giustizia.

Il territorio

Il territorio quasi incantato della Riserva dello Zingaro ricade in parte nel comune di San Vito Lo Capo e in parte in quello di Castellammare del Golfo, con ben 7 km di litorale posto nella provincia di Trapani.

Parliamo di più di 1500 ettari di natura rigogliosa che si può ammirare dalle alte falesie che ricadono a picco sul mare. Il punto più alto da cui il panorama è davvero spettacolare è il Monte Speziale, cima di oltre 900 metri s.l.m.

Le calette

Alle 7 calette universalmente conosciute (Cala Grottazza, Cala dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo, Cala Capreria) va aggiunta l’ottava, Cala Mazzo di Sciacca, che si trova subito fuori dalla Riserva dello zingaro, dal lato di Scopello.

Alcune cale sono munite di servizi, pertanto a volte è previsto un pagamento per il lido.

Inoltre, l’accesso è via mare, a piedi o in auto con comodi parcheggi a seconda della cala che si decida di visitare. Cala Marinella, in particolare, è la più difficile da raggiungere ma ne vale la pena!

Riserva dello Zingaro. Cala Marinella

Cala Marinella, nella Riserva dello Zingaro

Il trekking

Per gli amanti del trekking, è imprescindibile un percorso nella Riserva dello zingaro.

Si è soliti suddividere la zona in tre aree che convenzionalmente vengono definite sentiero costiero, sentiero di mezza costa e sentiero alto.

Il primo, quello più conosciuto, si effettua in circa 4 ore (andata e ritorno) e si estende per 7 km. Lungo l’iter che domina le calette è possibile sostare in un’area attrezzata e visitare il Museo Naturalistico e il Museo della Civiltà Contadina.

Il secondo sentiero, quello di mezza costa, è il più panoramico e si snoda inizialmente lungo una ripida salita con dei tornanti per poi proseguire in tratti perlopiù pianeggianti con splendide viste sulla costa, immersi tra le orchidee. Contrada Sughero e Borgo Cusenza si incontrano lungo l’iter.

Il sentiero alto è quello riservato agli esperti: parliamo di 17 km percorribili in circa 7 ore dove incontrerete depressioni carsiche e un antico abbeveratoio oltre ad alcuni nuclei di case rurali.

I pozzi e gli abbeveratoi presenti lungo i percorsi contengono acqua non potabile.

Il Museo dedicato alle attività marinare

Una volta alla Riserva dello zingaro, non dimenticate di fare una visita al Museo delle attività marinare che contiene i simboli del luogo tra cui timoni, nodi, carte nautiche, ricostruzioni di strumenti per la manutenzione delle barche e nasse di vario genere.

E’ qui che l’allestimento di scene di mare vi farà rivivere la tradizione siciliana. In particolare, abbiamo la Muccigna ovvero la pesca povera relativa all’insieme dei prodotti non commerciabili, non pregiati, ma di grande freschezza: il “cercatore degli abissi” li consumava al suo ritorno in famiglia e tale momento è ben impresso nelle menti delle popolazioni del Mediterraneo. Altra scena emblematica è quella ritraente la lampara, imbarcazione atta alla pesca notturna del pesce azzurro.

Come arrivare

Riserva dello Zingaro

Uno dei due ingressi alla Riserva dello Zingaro, in Sicilia

La Riserva ha due ingressi: dal lato nord da San Vito Lo Capo  e dal lato sud da Castellammare del Golfo.

Arrivando da nord:  imboccare la Strada Statale 187 fino al bivio per San Vito Lo Capo, poi proseguire per la Riserva dello Zingaro.

Arrivando da sud:  imboccare lo svincolo per Castellammare del Golfo lungo l’Autostrada A29 Palermo – Mazara del Vallo. Proseguire in direzione Trapani e poi verso Scopello.

Consigli

Al momento di effettuare la passeggiata nella Riserva dello zingaro, non dimenticate la calura della Terra siciliana. Oltre al calore dell’accoglienza delle persone, infatti, vi è quello legato al clima del territorio vulcanico, tra l’altro non lontano dal continente africano.

  • È consigliato effettuare il percorso nei periodi primaverili. Munitevi di scarpe da trekking o da ginnastica: l’importante è che siano comode e resistenti
  • Un cappellino con visiera sarà vostro alleato così come la crema solare, specie per quanti hanno una carnagione più chiara
  • D’obbligo l’acqua: conducete con voi un thermos o una borraccia che la mantengano fresca
  • Andate in giro presto al mattino altrimenti rischiate di trovare aree poco illuminate in alcune calette
  • Ricordate che i rifugi finalizzati alla sosta notturna sono utilizzabili solo da ottobre a maggio e previa autorizzazione

Le orchidee della Riserva dello Zingaro sono famose in tutto il mondo: vi sono più di 20 specie tra cui alcune esistenti unicamente in terra siciliana.

Se non volete perdervi questo spettacolo, recatevi in visita da marzo a giugno ma considerate che, dato il clima mite della regione, alcune specie sono ritrovabili anche in autunno e in inverno.

Redazione
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