Sardegna in bicicletta, le ciclabili panoramiche da fare assolutamente

Leonardo Anchesi  | 12 Mar 2023
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Da diversi anni a questa parte il mare non è più l’attrazione principale in Sardegna. Terra ormai più che conosciuta per la vasta offerta di itinerari escursionistici, da percorrere sia a piedi che in bicicletta. E proprio in questo periodo, quando gli ultimi colpi di coda dell’inverno cercano di scoraggiare le uscite, ma la luce inizia a riprendersi i propri spazi, regalando giornate via via sempre più gradevoli, non c’è niente di meglio che una rigenerante escursioni in bici, con il sole che timidamente ci accarezza il viso e il profumo del mare ci pervade le narici.

Sono proprio queste, infatti, le giornate migliori per programmare una ciclo escursione; il caldo ancora non ha prepotentemente invaso la scena ma le giornate si stanno già allungando a vista d’occhio. Andiamo quindi a vedere quali sono le piste ciclabili panoramiche da non perdere per alcun motivo per vivere la Sardegna in bicicletta.

Terramaini – Molentargius

Se stiamo trascorrendo le nostre vacanze a Cagliari o semplicemente vogliamo trascorrere qualche ora fuori dalla quotidiana frenesia, la ciclabile che da Terramaini porta a Molentargius si presta decisamente a questo scopo. Con la sua modesta lunghezza che si aggira attorno ai 12 km andata e ritorno, è adatta a chiunque possieda una bici, meglio se mountain bike per superare più agevolmente alcuni tratti sterrati.

La partenza sarà da Terramaini, dove sarà anche possibile parcheggiare l’auto. Da lì si imbocca la pista ciclabile, ben segnalata e, senza possibilità di errore, la potremo percorrere per tutta la sua lunghezza sino al Rio Saliu. Da qui, purtroppo, la pista è interrotta è non è consigliabile proseguire sulle strade adiacenti in quanto molto trafficate.
Lungo il percorso, privo di dislivello, potrete ammirare la tipica biodiversità dello Stagno del Molentargius, antica salina, oggi mappato come il più importante sito europeo per la nidificazione dei fenicotteri.

Lungomare Poetto – Quartu Sant’Elena

Sempre rimanendo nel “tema della fuga dalla città a due passi da essa”, non possiamo non andare a percorrere la ciclabile che corre sul famoso lungo mare del Poetto, luogo tipico di ritrovo dei cittadini cagliaritani e centro della movida estiva, che si divide fra i comuni di Cagliari e Quartu Sant’Elena.

Partiremo quindi dall’inizio della ciclabile dalla parte cagliaritana, a poca distanza dall’ingresso del porticciolo di Marina Piccola. Da qui, ci troveremo davanti un percorso di circa 12 km andata e ritorno, perfetto per chi ama il mare e, magari, non disdegna una piccola sosta in uno dei numerosi chioschi che si possono trovare aperti in primavera ed estate. La pista è priva di dislivello; unica attenzione da fare è al traffico di pedoni, runner e monopattini; è, infatti, adiacente al percorso pedonale e alla corsia per i mezzi pubblici.
Ah…non dimenticate di fare il pieno di iodio!

Sant’Anna Arresi – Porto Pino

Per chi invece vuole allontanarsi dalla città e godersi un po’ di Sardegna selvaggia, non possiamo non consigliare la ciclabile che unisce Sant’Anna Arresi con Porto Pino che, con i suoi 28 km andata e ritorno, incomincia a essere un’escursione un po’ più impegnativa, adatta a chi ha già un buon livello di allenamento e sconsigliata ai più piccoli. Partiremo quindi da Sant’Anna, guadagnando rapidamente l’uscita dal piccolo centro abitato.

Il percorso si snoda attraverso le campagne della zona, pregevolmente scandite da numerose vigne di Carignano del Sulcis. Il dislivello è di 129 metri, con pendenze fino al 3%. È necessario usare una mountain bike perché il fondo è misto. Dopo aver costeggiato le saline e raggiunto il Nuraghe Sarri, il percorso inizia a correre parallelo alla linea di costa, regalandoci così una visuale privilegiata sulla meravigliosa Cala Su Turcu e Porto Pinnetto, fino ad arrivare al borgo di Porto Pino.

Carbonia – San Giovanni Suergiu – Sant’Antioco

Restando nel sud ovest dell’Isola, il rosso ferroso della terra si incontra con il mare donandoci uno spettacolo unico di colori. Qui troviamo la pista ciclabile che collega la cittadina di Carbonia, che insieme a Iglesias è stata per diversi decenni il centro nevralgico dell’attività mineraria in Sardegna, con l’isoletta di Sant’Antioco, collegata alla terra ferma da un istmo di terra. Con i suoi 30 km andata e ritorno, tutti su asfalto liscio, la ciclo escursione è consigliata ai più allenati e a tutti i tipi di cicli; è, ovviamente, sconsigliata ai più piccoli.

Lasciato il centro abitato di Carbonia dalla via Aspromonte, imboccheremo la ciclabile che, alternando leggere pendenze, ci condurrà sino all’ingresso dell’abitato di Sant’Antioco, attraversando il paese di San Giovanni Suergiu. Nell’ultimo tratto saremo accompagnati dal mare, che ci circonderà, regalandoci una piacevole sensazione. Arrivati a destinazione non tralasciate una veloce visita alle catacombe di Sant’Antioco, antichissimo luogo di sepoltura e culto.

Alghero – Punta Giglio – Porto Conte – Prigionette

Per concludere questa breve carrellata di percorsi ciclabili, fatta per farvi venire l’acquolina in bocca, ci spostiamo a nord dell’Isola, sulla costa occidentale. Decisamente dedicata ai ciclisti ben allenati, questa ciclo escursione si snoda fra il lungo mare di Alghero e la foresta demaniale di Porto Conte – Prigionette; con i suoi 80 km andata e ritorno e un dislivello di 634 m, con pendenze sino al 7%, è obbligatorio affrontarla con un buon allenamento alle spalle, sicuri della propria pedalata e della propria resistenza.

Sarà necessaria una mountain bike poiché il fondo è misto. Partiremo quindi da via Don Minzoni ad Alghero, percorrendola in direzione ovest, tenendo il mare alla nostra sinistra; usciremo quasi subito dal traffico del centro abitato e continueremo lungo il sentiero litoraneo, attraversando Punta Giglio e dirigendoci verso il Parco di Porto Conte, habitat di numerose specie animali e dalla quale potremo vedere il panorama dell’Isola Piana.

Il Parco di Porto Conte

Merita un breve cenno la foresta demaniale del Parco di Porto Conte, per l’eccezionale biodiversità presente. In quanto oasi di protezione faunistica, sarà qui possibile ammirare una numerosa varietà di specie animali autoctone; all’interno, attraverso una fitta rete di sentieri, potremo apprezzare i profumi e i colori tipici della flora locale. Inoltre si potranno incontrare diverse specie animali come l’asinello sardo, l’asinello albino dell’Asinara, i cavalli allo stato brado, i daini e i cinghiali. Sopra le nostre teste potremo ammirare il volteggio del grifone, specie sarda da poco ripopolata.

Leonardo Anchesi
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