Le strade dei Templari: escursionismo nel Monferrato

Redazione  | 16 Nov 2018

Cosa unisce il Monferrato, terra di enogastronomia e natura nel cuore del Piemonte, con la storia plurisecolare dell’Ordine dei Templari?

Questo ordine, nato come agglomerato monastico e convertitosi in una forza militare vera e propria a supporto delle guerre crociate in Terra Santa, ebbe nel Monferrato una delle sue “basi operative” più forti, in un arco temporale sviluppatosi da inizio XII fino a parte del XIV secolo.

Quasi due secoli di sviluppo culturale, religioso ma anche agricolo, in un territorio vasto e rigoglioso anche grazie allo scorrere del Fiume Po.

Proprio tra le anse e le rive del più lungo corso d’acqua italiano si sviluppa un percorso ideale (non vi è un tracciato ufficiale vero e proprio) di circa 40 chilometri, da percorrere in 2-3 giorni a seconda della propria preparazione atletica, e che vede come protagoniste due città templari: Casale Monferrato e Cavagnolo.

Qui, infatti, visiteremo due monumenti religiosi particolarmente suggestivi: il Duomo di Sant’Evasio a Casale Monferrato e l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo.

Mappa

Dettagli del percorso:

  • Lunghezza: 40,3 chilometri
  • Durata (senza soste): 8 ore e 40 minuti
  • Partenza: Duomo di Sant’Evasio, Casale Monferrato
  • Arrivo: Abbazia di Santa Fede, Cavagnolo
  • Dislivello: 490 metri in ascesa, 401 metri in discesa
  • Difficoltà: Medio – bassa
  • Consigliato per: Nordic walking, MTB

L’itinerario

Iniziamo questo percorso naturalistico e storico sulle tracce dei Templari nel Monferrato partendo dalla bella Casale Monferrato. Il borgo, sulle sponde del Po Alessandrino, è facilmente raggiungibile in treno, permettendo così di mantenere fede all’idea di mobilità ecosostenibile.

Dopo aver visitato il Duomo (del quale parleremo in seguito) iniziamo a passeggiare, o pedalare per chi preferisce muoversi in bicicletta, lungo la SP7, deviando di tanto in tanto lungo le stradine laterali che affiancano lo scorrere del Po.

La zona, con alcune formazioni naturali come isole fluviali e altre artificiali come dighe, si presenta particolarmente piacevole allo sguardo per pressoché tutto l’anno, anche se il periodo migliore per scoprirla è quello primaverile (fino a maggio) o a inizio autunno (tra fine settembre e inizio novembre).

Dopo alcuni chilometri ci si prospetta l’opportunità di una ulteriore deviazione, di un paio di chilometri, verso i due borghetti di Coniolo Basso e Coniolo Bricco. Proseguendo verso ovest raggiungiamo Pontestura, comune apparentemente piccolo (1.500 abitanti in tutto) ma con un grande rilievo storico: qui infatti nacque Margherita Paleologa, futura sposa di Federico II Gonzaga, le cui nozze unirono politicamente Monferrato e Mantova.

Terra di coltivazione del riso, la zona di Pontestura si trova nelle prossimità della Riserva naturale speciale Ghiaia Grande, che possiamo percorrere deviando su Camino; in alternativa si prosegue verso Casavione e Isolengo, avendo sempre affiancata la zona boschiva che spezza un paesaggio altrimenti piuttosto omogeneo.

Gabiano è la penultima tappa intermedia di questa lunga passeggiata, che possiamo troncare a metà pernottando proprio a Pontestura o nei comuni vicini, prima di raggiungere Cavagnolo, tappa finale dei 40 chilometri a tema Monferrato.

Gabiano

Gabiano, una delle perle del Monferrato

Il Duomo di Sant’Evasio a Casale Monferrato

Se pensate che l’architettura storica – soprattutto quella religiosa – fosse un delicato equilibrio geometrico e prospettico, ecco il luogo giusto per ricredersi. Il Duomo di Sant’Evasio a Casale Monferrato, infatti, si presenta con una facciata disallineata, con vari elementi discordanti tra le parti, pur mantenendo l’impostazione romanica di base.

Il complesso religioso presenta la sua affinità ai Templari, in misura particolare, nel nartece: qui si può scoprire un capitello con incise le iniziali FJ, presumibilmente Figli di Jacques, indicazione di una Confraternita templare che avrebbe lavorato alla costruzione del nuovo edificio.

Simbolismi e arte convenzionale che ritroviamo al suo interno, con le volte affrescate e il suggestivo Battesimo di Gesù, opera di Gaudenzio Ferrari conservata nell’annessa Pinacoteca.

L’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo

Di impatto scenico, l’Abbazia di Santa Fede è stata definita da Franco Caresio come “uno dei più preziosi monumenti romanici del Piemonte”. Costruita intorno al XII secolo in una zona periferica rispetto al comune di Cavagnolo, è consacrata al culto di Santa Fede, giovane martire della cristianità vissuta in Francia tra il III e il IV secolo avanti Cristo.

Il legame con l’Ordine dei Templari è evidenziato sia dalla collocazione geografica – era infatti un luogo di sosta molto frequentato dai pellegrini – e sia dall’appartenenza all’Abbazia benedettina di Sainte-Foy-de-Conques, con la quale intratteneva una filiazione religiosa.

Fu solo in pieno Quattrocento che la giurisdizione ecclesiastica sull’Abbazia venne trasferita al vescovado di Casale Monferrato: dal 1100 al 1300 inoltrato furono i Templari ad averne il controllo, nell’ambito di un più generale coinvolgimento politico-religioso sul Monferrato.

Leggi anche la proposta di Trame d’Italia per Monferrato in Bicicletta.

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