Capo Nord, il punto più settentrionale d’Europa

Redazione  | 24 Mag 2017

Capo Nord, Magerøya, in Norvegia. Non solo il luogo più settentrionale d’Europa, ma un posto magico e unico al mondo, scoperto e così battezzato nel 1553 dall’esploratore inglese Richard Chancellor durante la spedizione per la ricerca del mitico passaggio a nord-est.

Benché piuttosto remota ed isolata (o forse proprio per questo), Capo Nord è diventata negli anni meta turistica di grande importanza, apprezzata dai visitatori per la sua particolarità e bellezza paesaggistica.

Basti pensare a riprova di ciò che sullo stesso promontorio è stato costruita un’imponente struttura, la Nordkapphallen, comprendente un ristorante, alcuni negozi di souvenir, mostre permanenti relative alla storia del Capo, una sala cinematografica con schermo a 270 gradi che proietta immagini sulla natura ed una galleria scavata nella roccia (a circa metà del percorso è possibile visitare anche una piccola cappella) che termina in una sala a vetrate da dove ammirare il meraviglioso fenomeno del Sole di Mezzanotte.

Capo Nord si può raggiungere in automobile (o, volendo, in moto) percorrendo le strade europee E06 e E69, attraversando il tunnel sottomarino, Nordkapptunnelen, che scende fino alla profondità di 212 metri sotto il livello del mare o con il traghetto che unisce Kåfjord a Honningsvåg, sull’isola. Poi in percorso di circa 30 chilometri da affrontare in automobile o a piedi. Quest’ultima soluzione è quella che fa per noi.

Un racconto di viaggio e d’avventura

Da Kåfjord a Honningsvåg, in nave a Capo Nord

Da Kåfjord a Honningsvåg, in nave a Capo Nord

Punto di partenza prescelto del nostro trekking a Capo Nord è dunque Kåfjord, piccolo comune norvegese della contea di Finnmark situato nelle vicinanze del Kåfjorden, un fiordo lungo 18 chilometri a est della città di Alta. Con più partenze giornaliere, da Kåfjord ci si imbarca sul traghetto verso Honningsvåg, affrontando una semplice traversata dalla durata di circa un’ora.

Prima della costruzione tra il 1993 e il 1999 del Tunnel di Capo Nord, che in circa 7 chilometri permette di arrivare sull’isola, quella del traghetto era l’unica soluzione possibile per raggiungere Magerøya: noi la scegliamo perché più bella e, ovviamente, per l’impossibilità di percorrere il tunnel a piedi!

Da Honningsvåg in direzione del Capo Nord

Da Honningsvåg a Capo Nord ci separano circa 30 chilometri: i turisti, chiaramente, optano per un taxi o per il servizio di trasporto pubblico ma, parlando di trekking, ci prepariamo ad affrontare un percorso piuttosto impegnativo e faticoso, fattibile, a causa delle rigide condizioni climatiche, soltanto d’estate.
La strada è la E69 e la prendiamo direttamente sbarcati a Honningsvåg: la direzione è quella nord, ma è letteralmente impossibile sbagliarsi, trattandosi dell’unica strada asfaltata che porta fino a Capo Nord.

Passati i primi 4 chilometri circa sul percorso del trekking a Capo Nord , sulla nostra destra si apre, finalmente, l’orizzonte sul mare di Barents: il paesaggio è magnifico e l’atmosfera magica, ma non siamo ancora arrivati ai punti migliori e più panoramici. Seguendo una buona serie di curve, la strada continua sulla costa per ancora una decina di chilometri circa, rientrando poi a sinistra proprio in corrispondenza del NordKapp Camping, dove è possibile fermarsi per dividere in due parti il cammino.

Da qui, dove il paesaggio è prevalentemente costituito dalla fredda tundra erbosa e costellata di rocce, ci godiamo anche la vista sui numerosi cosi d’acqua e fiordi che incontriamo (e attraversiamo) lungo il cammino, come come lo Storvatnet ed il vicino (e impronunciabile) Skipsfjordvatna.

Quella che stiamo percorrendo è sì una strada asfaltata, ma comunque assai diversa da quanto ci si potrebbe immaginare: il paesaggio tutt’intorno è praticamente disabitato, intervallato solo, di tanto in tanto, da qualche piccola casetta in legno colorata di rosso. Non passano molte macchine, al contrario, dunque la camminata è serena e rilassata.

Qualche pulmino stracarico di turisti diretto, come noi, a Capo Nord. Il Guardrail delimita la carreggiata, ma lo spazio è più che sufficiente per “scavalcarlo” e tenersi sul fianco.

La scenografia del ‘globo’ a picco sul mare

Lasciamo la costa e continuiamo sulla nostra E69 che, snodandosi ora in larghe curve, si fa sempre più deserta: passiamo un piccolo negozio di souvenir e, poco dopo, il piccolo specchio d’acqua di Kjeftavatnet, sul quale si riflette il cielo con le sue enormi nuvole bianche.

La strada continua ma il paesaggio, immobile, non cambia: davanti a noi la lunga lingua asfaltata che si perde all’orizzonte e tutt’intorno distese verde scuro di erba bassa, costellate da pietre e rocce. Non esistono alberi. Gli ultimi 7/8 chilometri fino a Capo Nord sono di rettilineo, su di una strada che, se non fosse per il verde della vegetazione e per il blu del mare gelido, sembrerebbe l’iconica via che, infinita, attraversa il deserto degli Stati Uniti.

Siamo arrivati: la struttura, piuttosto fredda e impersonale, si erge sul promontorio della scogliera: qui, dopo l’ampio parcheggio utilizzato dai purtroppo numerosi turisti, il panorama è indescrivibile. Sulla punta più a nord, davanti al mitico globo in ferro simbolo del luogo, guardiamo il mare glaciale che, scuro, circonda l’intero promontorio.

Il turismo a Capo Nord

Capo Nord

Il simbolo di Capo Nord è il grande planisfero in metallo che sovrasta la scogliera rocciosa

Il primo turista di Capo Nord fu, pensate un po’, un italiano, precisamente un sacerdote di Ravenna, Francesco Negri. Fu proprio lui che,  alternando mezzi quali il cavallo, la barca, la slitta e gli scii oltre ai propri piedi, vi giunse in circa due anni.

Conosciuta anche come Nordkapp, la località deve il suo nome all’esploratore inglese Richard Chancellor che vi arrivò nel 1553 mentre era alla ricerca di un passaggio per la Cina.

In effetti, Capo Nord non era in passato una località turistica, cosa che non si può dire dei tempi odierni poiché sono sempre di più le persone interessate a visitarla.

Per fortuna, sono ben lontani i tempi i cui non vi erano strade carrabili che vi  conducessero e ne è passata di acqua sotto i ponti da quando , nel 1875, l’agente di viaggio Thomas Cook condusse a Capo Nord il suo gruppo di 24 persone segnando l’epoca del primo viaggio in comitiva a Nordkapp.

Oggi sono circa 200.000 i turisti che ogni anno scelgono Capo Nord quale meta di vacanza. 

Come arrivare a Capo Nord

Capo Nord come arrivare

Capo Nord, o Nordkapp, è oggi più facile da raggiungere di quanto si pensi

E’ nettamente consigliato giungere a Capo Nord con l’aereo o con la nave, ma se avete in mente di arrivare in moto, tenete presente che non si tratta di una passeggiata e che dovrete munirvi di tutto il necessario.

In auto o in moto

Potete giungere a Capo Nord attraverso la strada europea E06 sino a Olderfjord, percorrendo gli ultimi 129 km sulla strada europea E69, via dotata di un tunnel sottomarino. Ci riferiamo al famoso Tunnel di Capo Nord che si estende per circa 7 chilometri e che giunge ad una profondità di 212 metri sotto il livello del mare, mettendo in collegamento l’isola di Magerøya con la terraferma.

Va considerato che, nel periodo più freddo dell’anno che va da novembre sino a fine aprile, il tunnel è parzialmente chiuso ai veicoli privati.

I km da percorrere in auto o in moto sono 11.000 attraversando 12 nazioni: Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca.

Tenete presente il fuso orario:  +1 ora in Finlandia e nelle Repubbliche Baltiche.

In nave

Il traghetto collega Kåfjord e Honningsvåg .

Il porto di Honningsvåg è al centro delle crociere lungo i fiordi che comprendono anche la tappa a Capo Nord. Il porto è davvero caratteristico con i suoi edifici colorati e costituisce il principale punto di collegamento con Nordkapp dal quale dista 34 km percorribili in bus.

Il famoso Hurtigruten sosta a Honningsvåg due volte al giorno con escursione entrambe le volte a Capo Nord.

In treno

Considerate che durante il periodo del gelo, il terminale è a Bodø, per cui probabilmente continuerete il percorso verso nord in bus.

In aereo

Il punto di riferimento è Hammerfest, con scalo all’aeroporto di Lakselv.

Redazione
Redazione
adv


Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur