Sentiero della Ponale, trekking sul Lago di Garda in Trentino

Redazione  | 21 Nov 2017

Il Sentiero della Ponale è un antico collegamento che unisce Riva del Garda alla Valle di Ledro, ma anche tra le più belle ciclovie italiane.

Aggrappato alle pareti di roccia, che in alcuni tratti sono perforate da piccole gallerie, realizzato nella seconda metà del 1800, inattivo per 20 anni fino a quando si decise di riattivarlo per trekking e biciclettate: il Sentiero della Ponale, una decina di km di meraviglia allo stato puro, un itinerario tra i più frequentati e conosciuti della parte trentina del Lago di Garda, uno dei più grandi laghi d’Italia.

Un vera e propria icona a picco sul lago, con il profilo che si staglia sul versante della montagna e si vede bene dalla spiaggia di Riva e da Torbole.

Trekking sul Sentiero della Ponale

Mappa

Informazioni utili

Lunghezza9,5 chilometri
Durata3 ore
Principali punti attraversatiTagliata del Ponale, Cascata del Ponale, Pregasina, Pre, Biacesa, Molina di Ledro
Livello di difficoltàFacile
Dislivello600 metri
Tipologia di itinerarioTrekking e bicicletta
Partenza e arrivoRiva del Garda

Sentiero della Ponale. La partenza da Riva del Garda

Sentiero Ponale, Garda
Sentiero della Ponale, sul Lago di Garda

Lo start è dal centro di Riva del Garda, si percorre il lungolago Gabriele d’Annunzio, passando davanti la centrale idroelettrica. Circa un km e si attraversa la strada Gardesana occidentale.

L’obiettivo è seguire la segnavia D01 in direzione Ledro per raggiungere il sentiero Giacomo Cis che prende il nome dall’imprenditore vissuto tra la fine del 1700 e la prima parte del 1800, nato in una frazione di Ledro, Bezzecca, artefice nel progetto della strada nella roccia a ridosso delle acque del lago. Un’idea brillante e importante, perché a quel tempo era l’unica soluzione stradale per collegare la valle di Ledro.

Si lascia alle spalle la strada asfaltata e si inizia a percorrere il sentiero, abbastanza largo per permettere anche il passaggio di passeggini. Attenzione comunque ad alcuni tratti sconnessi e ricordarsi, soprattutto nei periodi più caldi, di portarsi dietro acqua da bere e qualcosa per rifocillarsi.

Si prosegue per circa 2 km in leggera salita, osservando anche alcuni appostamenti militari lungo il percorso, testimonianza del tempo di guerra.

La Tagliata del Ponale

Valle Ponale
La Valle del Ponale, sul Lago di Garda

Dopo aver superato la prima galleria, e aver ammirato il super colpo d’occhio sul lago che mostra Riva, Torbole e Malcesine, si arriva alla Tagliata del Ponale. Questa è un’opera difensiva austriaca, visto che un tempo la zona faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico: risale all’800 e fu molto usata nel periodo 1904-1918. Serviva anche per controllare l’acquedotto dello Sperone che riforniva Riva.

Si va avanti in un susseguirsi di tratti in galleria e altri aperti sul lago. La meta è la valletta del Ponale, dove attende un’altra visione super, la cascata del torrente Ponale, un salto di 30 metri. Qui un tempo c’era un’osteria e oggi alcuni cartelli ne raccontano la storia.

A questo punto una parte della strada diventa asfaltata e giunti a un bivio si può proseguire a destra addentrandosi nella Valle di Ledro oppure verso sinistra verso il paese di Pregasina. Qualche tornante per arrivare al cospetto della statua della Madonna posizionata proprio sul lago.

Dopo aver superato i resti di una vecchia centrale idroelettrica, il sentiero coincide con la strada principale SS 240 per circa 300 metri. Si va oltre un piccolo ponte e si ritorna sul sentiero vero e proprio. Siamo alla destra orografica del torrente.

Si attraversano alcuni centri, come Biacesa e Pre, in un paesaggio di prati, piccole coltivazioni, fontane, lavatoi, resti di antiche fucine che una volta producevano chiodi di ferro usati per rinforzare le suole degli scarponi di montagna.

In prossimità di Molina di Ledro ci si dirige verso il lago omonimo, famoso perché ha conservato per i nostri occhi un  villaggio di palafitte dell’età del bronzo, i cui resti sono oggi conservati nel Museo delle Palafitte, all’esterno del quale, direttamente sulla sponde del lago, c’è la suggestiva ricostruzione di una di queste abitazioni.

Il rientro avviene ripercorrendo a ritroso lo stesso tragitto per ritornare a Riva del Garda.

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