Sentiero del Viandante a Como: itinerario, tappe e percorso

Sara  | 06 Dic 2021

Il sentiero del Viandante è un’antica via di comunicazione tra Lecco e la Valtellina che passa per borghi meravigliosi di mezza costa in un paesaggio naturale indimenticabile. Siamo nei luoghi cantati dal Manzoni e ricchi di storia, su un cammino di 4 giorni che unisce Abbadia Lariana a Piantedo, in provincia di Lecco e di Sondrio.

Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante è un’antica mulattiera, o meglio un sistema di antiche mulattiere e sentieri, usate sin dai tempi antichi dagli abitanti di questi luoghi. Percorre la costa orientale del Lago di Como passando per vecchi mulini, castelli, lavatoi, chiese e cappelle, tra boschi e terrazzamenti coltivati a vigneto e uliveto.

Il percorso è diviso in 4 tappe per un totale di 45 km. Si attraversano i comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Lierna, Varenna, Perledo, Bellano, Dervio, Dorio, Colico e Piantedo.

L’antica via di collegamento, che univa i vari paesi della sponda est del lago da Abbadia Lariana fino a Colico, è frequentata in tutte le stagioni dagli appassionati di escursionismo.

Si può percorrere a tappe, seguendo la segnaletica di color arancione del Sentiero del Viandante. Il cammino è interamente ben segnato e passa su antichi selciati e sentieri sistemati ad hoc. Il cammino del Viandante è un percorso certificato dal Touring Club Italiano che valuta i percorsi di più giorni in base alla qualità complessiva dell’offerta turistica: cura del territorio attraversato, segnaletica e fruibilità dei servizi dedicati ai camminatori.

Le Pro Loco del Lario Orientale organizzano nei mesi di settembre e ottobre un programma di trekking alla scoperta del Sentiero del Viandante, con possibilità di rientro in treno al punto di partenza, mentre le Guide Alpine del Lario e delle Grigne propongono trekking guidati in diversi periodi dell’anno.

Il percorso

Il percorso del Sentiero del Viandante non è estenuante e difficile. Solo il tratto tra Lierna e Varenna ha un dislivello importante (quasi mille metri in circa 12 km). Può essere percorso interamente o in più tappe per un totale di 4 giorni. Nulla vieta di fermarsi qualche giorno in più nei borghi per riposarsi, a seconda del proprio ritmo, e per godere delle meraviglie storiche, artistiche e gastronomiche locali.

Uno dei tratti più belli del Sentiero del Viandante (forse la tappa più bella del percorso) è quella che collega Varenna a Bellano. Si sale al castello medievale di Vezio. Si attraversano torrenti che scorrono all’ombra di antichi mulini, si ammirano panorami ampi che spaziano dalla punta di Bellagio a Menaggio e fino alle montagne che fanno da confine con la Svizzera. Ci si può riposare al fresco dei boschi di castagno o rinfrescarsi nuotando nel lago di Como.

Il tratto Varenna – Bellano, e tutte le tappe del Sentiero del Viandante, possono essere percorse anche in una sola giornata con ritorno al punto di partenza. Tutto il cammino interseca infatti la ferrovia Lecco-Sondrio-Tirano e permette di lasciare l’auto in stazione per poi ritornarvi a fine tappa in treno.

Il cammino parte da Abbadia Lariana, alla base delle Grigne che dominano un tratto spoglio del Lago di Como, dove l’Adda si immette nel lago. Qui un tempo c’era il confine tra la Milano spagnola e il dominio della Confederazione delle tre Leghe grigionesi ed oltre quello con la Repubblica di Venezia. Oggi è il triplice confine tra le province di Sondrio, Como e Lecco.

La storia del Sentiero del Viandante

In questo tratto del Lago di Como non è mai esistita una strada maestra che collegasse i vari paesi rivieraschi. Sulla sponda comasca c’era la Strada Regina, tracciata sin dai tempi dei romani, mentre qui convivevano una pluralità di tracciati.

I sentieri e le mulattuere che oggi sono compresi nel Sentiero del Viandante esistevano per certo già a partire dal ‘700. Se ne ha infatti traccia nei documenti notarili dell’epoca.

In passato hanno avuto tanti nomi: via Regia o Via Ducale e, più avanti, Napoleona, con chiaro riferimento ai lavori di ampliamento e miglioramento di alcuni tratti in epoca napoleonica.

La costruzione della comoda strada militare rivierasca, conclusa nel 1832, segnò la fine della funzione delle mulattiere di mezza costa, che caddero in disuso. Nel 1992 l’APT Lecchese le riscoprì in ottica turistica, con il progetto del Sentiero del Viandante.

Sentiero del Viandante: tappe

Qui di seguito riportiamo l’elenco delle varie tappe che possono essere scelte anche come singola escursione e non solo come tappe di un cammino di più giorni.

  • 1a Tappa: da Abbadia Lariana a Lierna. Tempo di percorrenza: 3.30 ore.
  • 2a Tappa: da Lierna a Vezio o da Lierna a Varenna. Tempo di percorrenza: 4.30 ore.
  • 3a Tappa: Vezio – Varenna – Dervio. Tempo di percorrenza: 4 ore.
  • 4a Tappa: da Dervio a Piantedo passando per Colico. Tempo di Percorrenza: 6 ore.

Sentiero del Viandante: mappa pdf

La Pro Loco Lario ha creato una mappa in pdf del Sentiero del Viandante completa di profilo altimetrico delle singole tappe e descrizione delle tappe e delle varianti disponibili.

Sentiero del Viandante: dove dormire

Sul Sentiero del Viandante si dorme presso le strutture ricettive dei paesi che si attraversano. L’offerta è ampia e include b&b, appartamenti, hotel e agriturismi, a seconda delle esigenze e con diverse fasce di prezzo. Rivolgendosi agli uffici del turismo locale sarà possibile avere tutte le informazioni su dove dormire. Nel periodo estivo si consiglia di prenotare con anticipo.

Come organizzare il cammino

Qui trovate la guida su Amazon edita da Terre di Mezzo sul Cammino del Viandante. Oltre alle informazioni utili sul percorso e su cosa vedere lungo il cammino, mappe e altimetrie, ci sono i percorsi alternativi per partire direttamente da Piazza Duomo a Milano, allungando il cammino e trasformandolo in un trekking di 12 giorni.

Oltre alla guida, essenziale per organizzare il cammino e per muoversi in modo agevole, è necessario un equipaggiamento adatto alla stagione e al percorso. Il periodo migliore per intraprendere questo cammino è quello primaverile e l’inizio dell’autunno, ma tutti i periodi dell’anno sono buoni, esclusi quelli di innevamento. Le quote sono infatti modeste (media montagna) e l’esposizione al sole è eccellente. In estate può essere abbastanza caldo, ma non mancano boschi e occasioni per fare il bagno al lago.

Portate con voi una giacca impermeabile, ottime scarpe da trekking già rodate e abbinate a calzini da trekking senza cuciture. I bastoncini telescopici sono un ottimo aiuto per non sovraccaricare le articolazioni e per muovere in modo armonico tutto il corpo. Due borracce per l’acqua o una sacca idrica per almeno due litri di capienza, cappellino, crema solare, medicinali personali e occhiali da sole completano il bagaglio delle cose più importanti.

A queste si aggiungono indumenti e biancheria tecnica che si asciuga in fretta, saponetta solida per lavare i panni, zaino da trekking e spillette da balia. Il nastro americano è un ottimo amico del viandante perché è utile per aggiustare quasi qualunque cosa che possa rompersi in cammino.

Sara
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