In bici sul Delta del Po: un itinerario di terra e acqua

Redazione  | 19 Set 2017

In sella alle due ruote per scoprire uno dei paesaggi italiani più affascinanti, il Delta del Po, in un itinerario che trasporta in una speciale dimensione dove terra e acqua interagiscono tra loro, creando un paesaggio davvero unico nel suo genere.

Abbiamo scelto la zona attorno a Ferrara, Emilia Romagna (ricordando che una parte del delta cade nel territorio veneto), un’area dove l’amore per la bici non si discute.

Tra i tanti percorsi, ecco quello chiamato “Destra Po”, che accompagna il fiume per i suoi ultimi 100 chilometri, sino al mare: si tratta di una delle ciclovie più lunghe d’Europa, detta anche FE20.

Informazioni utili

  • Lunghezza – 119,5 chilometri
  • Durata – 8 ore circa (a 15 km/h)
  • Principali punti attraversati  – Bondeno, Berra, Mesola, Goro
  • Livello di difficoltà – medio-facile
  • Dislivello  – irrilevante
  • Tipologia di itinerario – Bike
  • Partenza e arrivo – Stellata, Gorino

Delta del Po. La ciclovia Destra Po

Canale Napoleonico di Bondeno

Il Canale Napoleonico di Bondeno è tra le più importanti opere idrauliche da vedere pedalando lungo la Ciclovia del Po

La natura nella sua forma migliore, tra la provincia ferrarese e la sacca di Goro, uno dei rami in cui è declinato il delta del più grande fiume italiano. È un percorso in cui il paesaggio si modella in scenografie d’effetto, accompagnato da manufatti umani e da luoghi assolutamente indimenticabili.

In linea di massima il tempo di percorrenza è attorno alle 8 ore (pedalata tranquilla a 15 km/h, con guida sportiva ce la si può fare in 3 ore e mezza), ma i posti in cui sostare, “assaporando” in pieno questo territorio caratterizzato dalla incredibile “miscela” tra natura e intervento umano, permettono di sforare facilmente su tale previsione.

Non è un itinerario particolarmente ostico, poiché si percorre in prevalenza su pista ciclabile, pianeggiante e asfaltata, ma può risultare difficile per via della sua lunghezza e della sua completa esposizione al sole.

Il consiglio: partire di buona mattina, in particolare in autunno e primavera. Il suggerimento vale anche per l’inverno, quando le ore a disposizione sono limitate mentre in estate sono valide anche le ore del tardo pomeriggio. È adatto a qualsiasi tipo di bicicletta e può essere realizzato pure a tappe.

Il Delta del Po, da Ferrara a Bondeno

Stellata Bondeno

La Stellata di Bondeno, una delle antiche fortificazioni del territorio ferrarese

Lungo l’itinerario, si incappa tra l’altro nel mulino sull’acqua presso Ro, nella biforcazione del fiume presso Serravalle, nel castello della Mesola.

Si parte dalla Rocca di Stellata, che risale all’anno mille anche se poi è stata modificata a partire dal 1300 e del tutto ricostruita dopo che nel 1521 fu distrutta e rappresentava un punto di controllo importantissimo sulla riva destra del Po. Tra le sue particolarità: le mura poste di sbieco per meglio fronteggiare gli attacchi e pianta a stella per cui il paese in cui sorge si chiama Stellata. Qui si giunge sempre in bici da Ferrara, prima attraverso la greenway FE202 e poi imboccando il percorso cicloturistico la Destra Po in direzione est verso Bondeno.

Ci si può anche arrivare in auto percorrendo l’autostrada A13 uscita Ferrara Nord direzione Mantova; proseguendo per il centro abitato di Bondeno lungo via Zerbinate in direzione Stellata. La seconda domenica di ogni mese sotto la Rocca di svolge un mercatino dell’antiquariato, con oltre 200 bancarelle tra cui quelle dove non mancano i prodotti tipici alimentari.

Delta del Po, tra fiumi e mulini

Mulino Po (Ro)

Il Mulino sul Po, a Ro (Ferrara). Foto Nicola Quirico – Opera propria
rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Si prosegue verso Pontelagoscuro e quindi per Francolino e Fossadalbero, tutte località dall’impronta abbastanza moderna, poiché anche se abitate da secoli, più volte sono state ricostruite in seguito a inondazioni.

A Ro la tappa riguarda il Mulino sull’acqua presso l’area golenale attrezzata, dove c’è la riproduzione rievocativa dei mulini presenti sul fiume Po oltre cento anni fa (e raccontata dallo scrittore Riccardo Bacchelli nel suo “Il mulino del Po”), oggi sede del Museo del pane.

Il Delta del Po verso Mesola

Torre Abate, Mesola

La bella Torre Abate a Mesola

L’itinerario prosegue verso Berra per raggiungere la prima biforcazione del fiume presso Serravalle: da qui un ramo del Po si dirige a nord, verso Venezia, l’altro a sud, cioè il Po di Goro.

È possibile vedere l’isola di Ariano, cuneo di terra tra i due percorsi, nell’area golenale, dove c’è la Porta del Delta, una zona attrezzata amata soprattutto dai pescatori.

Si procede verso Massenzatica con le sue dune fossili, risalenti a circa 3mila anni fa e oggi area protetta, quindi si arriva a Mesola, dove ammirare il poderoso castello, sempre appartenente alla famiglia degli Estensi, i potenti della zona, una struttura un po’ fortezza un p’ dimora di lusso, con le sue quattro possenti torri, le mura merlate, le grandi finestre e ben nove miglia di cinta muraria. Da non perdere il bosco della Mesola.

Un pulmino elettrico può portare nell’area integrata dove è possibile incontrare i cervi che vi abitano (assieme ai daini), una peculiarità di qui: il bosco, dove crescono macchia mediterranea e tanti lecci, si è formato nel Medioevo su cordoni dunosi formati dal Po di Goro e dal Po di Volano.

Delta del Po: Goro e l’estuario

Delta Po, Goro

Il Delta del Po all’altezza di Goro (Ferrara)

Le ultime pedalate accompagnano verso i porti di Goro e Gorino, dove è possibile pure imbarcarsi per una crociera tra le acque, continuando ad assistere allo spettacolo tra fiume e terra.

Tra i punti più suggestivi, l’isola dell’amore, ovvero un recente lembo di terra emerso come conseguenza dell’avanzamento deltizio del Po, con tanto di faro: nella navigazione si osservano pure edifici rimasti lì ancora in piedi tra le acque, a testimonianza della forza del fiume che ha prevalso sulle coltivazioni.

Si può pure raggiungere la sacca di Goro, dove ci sono gli allevamenti delle famose vongole da mangiare sicuramente a fine di questa giornata super.

Redazione
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