Piramidi bosniache, lo “strano caso” delle colline artificiali balcaniche

Redazione  | 28 Nov 2018

Piramidi bosniache? Sembrerebbe di sì! Del resto ci sono quella di Cheope in Egitto, quella del Serpente Bicefalo in Guatemala, quella di Borobudur in Indonesia. Dunque non potevano mancare quelle del Sole, della Luna, del Drago e dell’Amore in Bosnia-Erzegovina.

In fondo i Balcani sono pieni di sorprese, come il Lago di Scutari, il più grande specchio d’acqua dell’Europa meridionale.

La teoria delle “primordiali” piramidi bosniache

piramidi bosniache
Da lontano è possibile ammirare l’artificialità del complesso delle Piramidi bosniache a Visoko

La scoperta è merito dell’archeologo Sam Osmanagich, Foreign Member della Russian Academy of Natural Sciences di Mosca, docente presso l’American University di Bosnia-Herzegovina, membro della Archaeological Society of Alexandria e direttore del Center for Archaeology of the American University di Bosnia-Erzegovina.

Il curriculum c’è tutto, ma parte della comunità scientifica sembrerebbe non voler riconoscere alcun fondamento alla “teoria” del professore, minimizzando la scoperta ad un semplice complesso collinare formatosi naturalmente nei secoli, e certo non per mano umana.

Secondo Osmanagich – ecco la “teoria” – si tratterebbe invece delle piramidi più grandi (quella del Sole misura ben 220 metri d’altezza) e, soprattutto, antiche del mondo.

Se così fosse, spiega, la storia dell’umanità andrebbe riscritta daccapo, cominciando a contare i giorni da 32mila anni fa (alta 138 metri, la Piramide di Cheope – giusto per fare un paragone – risale al 2.500 a.C., bazzecole in confronto).

Iniziati nel 2005, gli scavi hanno dimostrato l’artificiosità dei materiali con cui le piramidi bosniache sarebbero state costruite, portando alla luce blocchi di pietre, sabbia ed altri minerali miscelati e legati con l’argilla secondo una tecnica simile a quella utilizzata millenni più tardi dai romani.

Inoltre, diverse misurazioni effettuate con appositi strumenti avrebbero rilevato frequenze ultrasoniche di natura sinora sconosciuta, un altissimo livello di ionizzazione negativa nell’aria ed una forte anomalia nei campi magnetici sia alla sommità delle piramidi che nel labirinto sotterraneo di Ravne.

Non di tombe quindi si tratterebbe, ma di strutture energetiche allineate con le sfere celesti e in grado – grazie anche alla loro particolare forma – di convogliare l’energia in specifici punti della terra.

La Valle delle Piramidi Bosniache a Visoko

Piramidi bosniache percorso
Il percorso che porta alle Piramidi bosniache è abbastanza semplice e adatto anche ad escursionisti meno esperti

Ciò ha fatto della Valle delle Piramidi Bosniache una meta interessante anche per molti “viaggiatori spirituali” che, proprio sulla cima della Piramide del Sole, percepiscono un luogo adatto alla meditazione e alla preghiera.

Che siate tra questi o che più semplicemente cerchiate nella camminata la pace interiore, la Valle delle Piramidi fa al caso vostro.

Il complesso delle piramidi si trova a Visoko, cittadina – non proprio ridente – situata a pochi chilometri da Sarajevo. Se vi piace camminare, l’idea migliore è quella di lasciare la macchina nel parcheggio (gratuito) del Parco di Ravne 2, dove c’è anche l’ingresso del Tunnel – anch’esso visitabile, ma necessariamente con una guida e a pagamento – e da lì cominciare la scarpinata che vi porterà fin sulla cima della Piramide del Sole.

La passeggiata è tranquilla e non troppo impegnativa: la strada battuta s’addentra nel bosco, sfiorando di tanto in tanto qualche casetta sparsa qua e là e regalando magnifici panorami sulla vallata circostante.

È difficile perdersi: i bivi – privi di qualsiasi cartello – sono soltanto un paio e, al campo base, vi daranno tutte le informazioni necessarie sulle direzioni da prendere.

Lungo il sentiero alberi da frutto – in estate carichi di prugne, pere, mele, noci e more – non sono difficili da trovare rendendo l’ora e mezza di passeggiata ancor più dolce. Dopo alcuni punti di pendenza anche piuttosto “faticosi”, vi ritroverete arrampicati su di una sorta d’altopiano: addossata al lato destro per chi guarda c’è la Piramide del Sole.

Da qui, raggiungere la cima che spunta è cosa di pochi – ma scoscesi e scivolosi – metri: un muretto di recente costruzione realizzato anche con rocce molto antiche perché provenienti dalla piramide ricoperta ormai dalla vegetazione, offre la possibilità di sedersi, gambe incrociate, a contemplare il magnifico panorama e, per chi lo desiderasse, abbandonarsi alla meditazione.

Potete fermarvi quanto vi pare: il prato erboso che circonda la cima può essere utilizzato per accamparsi liberamente con una tenda e, nei paraggi, è possibile scoprire altri siti di scavo e sentieri nascosti tra le piramidi della Luna, del Drago e dell’Amore. Il periodo consigliato? Sicuramente l’estate: giornate lunghissime e temperature miti.

Per visitare il sito è possibile anche prenotare un tour organizzato con partenza dall’Italia. Sul sito ufficiale in italiano tutti i dettagli, con la possibilità in più di candidarsi in qualità di volontari per scavi e ricerca.

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