Rifugio Sebastiani, i sentieri per raggiungerlo nel Parco Sirente Velino

Leonardo Anchesi  | 07 Mar 2023

Nato da un’idea proposta all’assemblea dei soci del CAI di Roma il 18 maggio 1913 ma realizzato solo nove anni più tardi a causa degli eventi bellici, il rifugio del CAI Vicenzo Sebastiani fu inaugurato il 22 ottobre 1022 e da allora rappresenta il punto di riferimento principale per chi vuole affrontare l’ascesa al Monte Velino e tutte le escursioni all’interno Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino. Posizionato sul Colletto di Pezza a 2102 mt di altezza, il Rifugio è snodo centrale per diverse escursioni: Cimata del Puzzillo, Colle dell’Orso, Punta Trento, Punta Trieste, Lago della Duchessa, Monte Puzzillo, Vetta Costone Ceraso, Cima Monte Rotondo, Colle del Bicchero e, ovviamente, Monte Velino. La struttura è invece raggiungibile seguendo due percorsi: dai Piani di Pezza (Rocca di Mezzo) oppure da Campo Felice (Lucoli). Vediamo quindi nel dettaglio come raggiugerla.

Rifugio Sebastiani dai Piani di Pezza

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  • Punto di partenza: Piani di Pezza – fraz. di Rocca di Mezzo (AQ) (1554 mt)
  • Punto d’arrivo: Rifugio V. Sebastiani – Colletta del Pezza (2102 mt)
  • Lunghezza: 3,55 km
  • Dislivello di salita: 560 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 h circa
  • Difficoltà: intermedia – E (Escursionisti)
  • Periodo dell’anno: accessibile tutto l’anno con l’attrezzatura adeguata alla neve e il ghiaccio (verificare se il Rifugio è aperto dal sito internet), consigliato da primavera inoltrata agli inizi di autunno

Accesso

Seguiremo la Strada Statale 696 in direzione Ovindoli Rocca di Mezzo; prima di arrivare al centro di Rocca di Mezzo dovremo imboccare la carrareccia che porta verso i Piani di Pezza e il Rifugio del Lupo. Si può attraversare la piana in auto per poi lasciarla ai limiti del bosco, all’inizio del sentiero 1A, che ci condurrà fino al rifugio.

Salire da Capo Pezza

Parcheggiata la vettura a Capo Pezza, ci indirizzeremo lungo il sentiero 1A, che si addentra subito in un fitto bosco. La traccia del sentiero è sempre ben marcata e il sottobosco pulito, fattori che rendono piacevole e rilassante la camminata. Dopo circa 2 km la vegetazione cambia; gli alberi lasciano il posto a una vegetazione bassa, tipica delle quote più elevate, con qualche macchia sparsa di bosco che ogni tanto si alterna, fornendo un po’ di ombra che, soprattutto nei mesi più caldi, non guasta mai. La pendenza è leggera all’inizio e va, via via, aumentando, sino a uno strappo finale di quasi il 30% poco prima della meta; una piccola fatica che aumenta sensibilmente il piacere di arrivare alla struttura e gustare una delle pietanze tipiche del posto.

Rifugio Sebastiani da Campo Felice

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  • Punto di partenza: Campo Felice (ex cava di bauxite) – fraz. di Lucoli (AQ) (1649 mt)
  • Punto d’arrivo: Rifugio V. Sebastiani – Colletta del Pezza (2102 mt)
  • Lunghezza: 5,4 km
  • Dislivello di salita: 460 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 h circa
  • Difficoltà: intermedia – E (Escursionisti)
  • Periodo dell’anno: accessibile tutto l’anno con l’attrezzatura adeguata alla neve e il ghiaccio (verificare se il Rifugio è aperto dal sito internet), consigliato da primavera inoltrata agli inizi di autunno

Accesso

All’uscita di Torninparte dell’autostrada A24 seguiremo le indicazioni che portano agli impianti sciistici di Campo Felice. Al bivio per il ristorante-albergo Alantino gireremo a destra e, dopo 300m, imboccheremo la carrareccia sulla sinistra. La strada, sterrata, è leggermente in salita; dobbiamo seguirla sino a una cava dismessa di bauxite; qui, lasceremo l’auto e inizieremo la nostra escursione a piedi.

Salire dall’ex cava di bauxite

Parcheggiata la vettura all’ex cava, ci indirizzeremo lungo il sentiero 1C, che, con una pendenza leggera, si addentra subito nel bosco. Al pari della salita da Capo Pezza, anche qui la traccia del sentiero è sempre ben marcata e il sottobosco pulito, fattori che rendono piacevole e rilassante la camminata. Dopo circa mezz’ora di cammino la vegetazione si inizia ad adattare alla quota, diventando piuttosto scarsa.

Dopo altri venti minuti (in totale circa 50 dalla partenza), nei pressi di un fontanile asciutto, troveremo un bivio. Entrambi i sentieri portano al Rifugio ma converrà rimanere sul sentiero 1C per evitare pendenze piuttosto faticose e per godere del magnifico panorama sul Parco del Velino. In ogni caso, anche il sentiero di sinistra è un’opzione valida per chi volesse accorciare l’itinerario e non è spaventato da una pendenza maggiore. La salita è dolce lungo tutto il percorso, permettendoci così di arrivare al rifugio ancora pieni di energie ed eventualmente sfruttare ancora la giornata per qualche altra escursione nel Parco.

Qualche avvertenza per raggiungere il Rifugio Sebastiani

Il sentieri indicati sono piuttosto semplici, non prevedono punti esposti, snodandosi su ampi terreni. È necessario comunque prestare la solita attenzione di quando si cammina in montagna, portando a quest’ultima il rispetto che merita. Ricordiamoci che stiamo andando in un Rifugio e non in un Albergo in alta quota; qui i lussi non esistono, lasciando il posto alla praticità e alla genuinità della vita semplice (le luci si spengono alle 22 e i rumori cessano). In poche parole: aspettatevi un tetto sulla testa, una fonte di calore, un letto in camerata, un pasto caldo (il menù è deciso dai gestori) e la notte stellata più bella che abbiate mai potuto ammirare in vita vostra. 

Consigli sull’attrezzatura

Sono escursioni veramente adatte a chiunque; la salita dai Piani di Pezza è praticabile anche con bambini piccoli e con passeggini da trekking. Se affrontate le salite nei mesi invernali (il rifugio apre su prenotazione di gruppi) sarà necessario organizzarsi con ciaspole e racchette, in considerazione dell’abbondante quantità di neve di solito presente. Sempre con voi i soliti indumenti per le emergenze; siamo in montagna e il tempo è spesso dispettoso.

Leonardo Anchesi
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