Via dei Giganti: da Sassa al Rifugio della Barma, alpinismo in Valle d’Aosta

Redazione  | 23 Nov 2017

Sono ben diciassette le tappe della Via dei Giganti, il percorso di escursionismo e alpinismo in Valle d’Aosta più celebre della regione.

In questo approfondimento andiamo a scoprire la seconda e terza tappa del viaggio, quelle cioè che vanno da Sassa al Rifugio Coda e da quest’ultimo al Rifugio della Barma.

Tappa 2 – Da Sassa al Rifugio Coda

Informazioni utili

Lunghezza9 chilometri
Durata4 ore
Principali punti attraversatiMiniera d’Oro, Col Giassit, Colle della Lace, Mont Roux, Mont Bechit, Col Carisey
Livello di difficoltàMedio – Facile
Dislivello1.350 metri in salita, 335 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoSassa, Rifugio Coda

L’itinerario

Si tratta di una delle tappe più corte (è la seconda), che porta da 1222 a 2287 metri. Si parte da Sassa e si attraversa il torrente Giassit, costeggiandolo fino alla località Revers. Qui, all’altezza del ponte in pietra che attraversa il torrente, da vedere la Miniera d’oro, da cui si estraeva il prezioso metallo nei primi anni del 1800. Serve una torcia per entrare e vedere se, magari, qualche pepita è sfuggita ad altri.

Si va avanti per la località Moline, si raggiunge una strada sterrata fino al primo tornante, da dove sale il sentiero verso il Col Giassit.

Siamo a oltre 2mila metri e si attraversano le località Pian da Rouza, Larpit e Le Stret. Si percorre tutta la conca del Giassit fino al colle omonimo, dove c’è una imponente croce di legno che sta lì dal 1954. Si prosegue con leggera salita verso la conca di Béchéra raggiungendo il  Colle della Lace, alto 2120 metri: è un valico che collega questa zona con la Valle dell’Elvo nel Biellese e il Vallone di Trovinasse nel Canavese.

Ancora avanti il sentiero costeggia il lato biellese del Mont Roux: il palcoscenico è un continuo di piccoli valloni, salite e discese, che avvicinano ai 2320 metri del Mont Bechit, verso il Colle dei Carisey e la cresta erbosa che porta al Rifugio Coda.

Tappa 3 – Dal Rifugio Coda al Rifugio della Barma

Informazioni utili

Lunghezza9 chilometri
Durata4 ore
Principali punti attraversatiPunta Sella, Lago Goudin, Lago Vargno, Laghi della Barma
Livello di difficoltàMedio – Facile
Dislivello744 metri in salita, 946 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoRifugio Coda, Rifugio della Barma

L’itinerario

Fontainemore, Cervino
Fontainemore, una delle tappe della Via dei Giganti sul Cervino

Il punto più alto è 2.246 m, il più basso 1676, nel comune di Fontainemore, ecco la terza tappa: si parte dal Rifugio Coda; si aggira sulla destra la Punta Sella fino all’omonimo colle.

Qui inizia una ripida discesa verso il lago Goudin da dove si scende ancora con tornanti verso l’Alpe Serrafredda, quindi tra pascoli e boschi si giunge all’Alpe Goillas attraversando l’omonimo torrente verso valle fino all’Alpe Leretta.

Da questo punto si risale tra prati e si prosegue con un sali-e-scendi ancora tra boschi di conifere e pascoli, per arrivare agli alpeggi di Crêt Damon e Lion, siamo a 1.911 metri. Lasciata questa zona si gira a sinistra verso un bosco ripido scendendo verso il Lago Vargno da cui ci si allontana a monte di una diga, riprendendo a salire, in un tratto che viene anche percorso durante la processione per il Santuario di Oropa e fa accedere alla Riserva Naturale del Monte Mars, la maggiore del genere in Val d’Aosta.

In questa area si incontrano ambienti vari, non solo alpeggi, pietraie, praterie ma anche piccoli bacini lacustri come Lac Long, specchio blu allungato, a 2720 metri. Superato un dosso roccioso, ecco la conca dei Laghi della Barma, incantevole luogo costellato da laghetti più o meno grandi. La meta è il lago più grosso e la struttura del Rifugio della Barma, 2062 metri, purtroppo non ancora disponibile all’ospitalità. Ci si può comunque campeggiare per poi affrontare un’altra tappa.

Da qui si prosegue verso Gressoney-Saint-Jean

Redazione
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