Via dei Giganti: da Donnas a Sassa, alpinismo d’alta quota in Val d’Aosta

Redazione  | 23 Nov 2017

Ai piedi dei massicci più alti d’Europa, Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, una scoperta continua degli ambienti montani, della gente di montagna e delle sue tradizioni: ecco l’Alta Via n. 1, conosciuta anche come l’Alta Via dei Giganti, tracciata fin dai tempi antichi alla sinistra orografica della Dora Baltea.

Siamo in Valle d’Aosta, con scenari che lasciano senza fiato per la loro bellezza, sia l’escursionista esperto sia il neofita. Infatti, il bello dell’Alta Via, oltre all’incanto del paesaggio, è che nel reticolo di antichi sentieri che la costituiscono, ben tracciati e segnalati, con

larghezza media di 80 cm, tutti si possono avventurare, percorrendoli a tratti o interamente sfiorando i 3mila metri di altezza, esattamente 2.925, presso il Col Malatrà, il punto più alto del percorso, mantenendo una “quota” media di 2mila. Basta un po’ di allenamento.

L’itinerario va da Donnas a Courmayeur, si fa in estate fra prati, pascoli, boschi, pietraie, in 17 tappe, con una percorrenza dalla durata giornaliera, variabile dalle 2 alle 7 ore. I diversi tratti sono di solito raggiungibili con bus di linea e ci sono bivacchi, alberghi, dormitori, campeggi per soste più o meno lunghe.

Informazioni utili

Lunghezza12 chilometri
Durata6 ore
Principali punti attraversatiBondon, Santuario della Madonna della Guardia, Perlòz, Ponte di Moretta, Cappella Santa Margherita
Livello di difficoltàMedio – Facile
Dislivello1.498 metri in salita, 434 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoDonnas, Sassa

Da Donnas a Sassa – L’itinerario

La prima tappa porta dal borgo di Donnas a Sassa, da 330 a 1430 metri. Si sale in zone collinari di vigneti fino a Rovarey. Poi il percorso si fa ripido dentro il bosco e si arriva in località Bondon, proseguendo in un sali-e-scendi passando per la località Place raggiungendo il comune di Perloz e il santuario della Madonna della Guardia, edificio del XII secolo che ospita la statuetta miracolosa di Maria del 1300, altari lignei settecenteschi e affreschi del 1800.

Si oltrepassa il paese e si scende verso la vallata del Lys, fino al caratteristico ponte di Moretta costruito all’inizio del 1700 sulla profonda gola del fiume e un tempo dominato da un drago terrificante che per fortuna… ora non c’è più!

Quindi si risale verso località Torre di Héréraz che risale all’anno mille e ora fa parte della chiesa di San Giuseppe. Si prosegue per Remondin e si sale verso Vers Foillé e Suc. Si continua attraversando il torrente Giassit per la località Salé.

Da qui si sale ancora con una ripida mulattiera fino alla Cappella Santa Margherita, costruita sulle pendici della montagna di Lillianes, in frazione Chessun. Da qui in poi le pendenze diminuiscono, si passa in un tratto di pascoli, boschi, prati per la meta finale, Sassa, comune di Lillianes.

Scopri la tappa da Sassa al Rifugio della Barma sulla Via dei Giganti

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