Val Borbera, un paradiso nascosto tra gli Appennini

Redazione  | 04 Lug 2019

La Val Borbera è una splendida località nella zona meridionale del Piemonte che per la sua strategica posizione, tra le valli e a est del meraviglioso torrente Scrivia, è considerata un vero e proprio patrimonio agroalimentare. Inoltre si tratta di un posto dal territorio ancora oggi incontaminato.

Gli Appennini fanno da corollario alla Val Borbera rendendola una meta turistica apprezzata dagli amanti del trekking, della natura e del relax. Borbera, originariamente, è proprio il nome del torrente che per milioni di anni ha modellato questa valle rendendola un luogo unico e davvero suggestivo.

Il suo corso è lungo circa quaranta chilometri e gli affluenti interessano una zona molto ampia, partono dalle cime dei seguenti monti:

  • Ebro (alto 1.699 metri)
  • Cavalmurone (1.670 metri)
  • Chiappo (1.700 metri)
  • Giarolo (1.473 metri)
  • Antola (1597 metri)

Gli affluenti del torrente Borbera discendono poi nel Borghetto e nella piana di Vignole e terminano la loro magica corsa nel fiume Scrivia. Una curiosità che sarà apprezzata dagli escursionisti riguarda il fatto che per molti anni si sono allenati in questa bellezza ambientale, atleti importanti come Girardengo e Fausto Coppi.

Per comprendere pienamente come la natura sia stata la sola artefice della creazione di un paesaggio così suggestivo, bisogna addentrarsi proprio nel letto del torrente Barbera. Questo fiume, con il suo particolare corso, ha dato vita a luoghi nascosti chiamati “strette”, anse da visitare e scoprire e una profonda gola che attrae turisti di ogni genere. Fotografare dal vivo questa “forra” è un’occasione imperdibile.

Cosa fare in Val Borbera

Queste caratteristiche ambientali hanno favorito la crescita di attività sportive come il trekking e la canoa. La vera meraviglia è che si tratta di un percorso del tutto affrontabile anche per neofiti di questi sport all’aria aperta. Il tratto fra Pertuso e Perti non ha un grado di difficoltà così estremo, ecco perché è possibile percorrerlo e discendere questa corrente sia per i canoisti esperti che avranno modo di allenarsi, sia per i canoisti non esperti che potranno così apprendere in modo rapido le fondamentali tecniche di questo sport.

A livello culturale, la Val Borbera offre ai visitatori la possibilità di imbattersi nella testimonianza delle vecchie civiltà contadine. Tra le valli ancora oggi si possono ammirare molti mulini, alcuni dei quali persino funzionanti e tradizioni popolari tutt’oggi vive e tramandate nei secoli, per esempio relative al dialetto alessandrino ma con chiare influenze genovesi.

Le usanze culinarie si fondono in un magnifico mix di antichità contadina e novità date dalle ricette del Piemonte.

Siete amanti della fauna e della flora? Non resterete certo delusi nel sapere che vi sono piante, alberi e un’elevata quantità di uccelli selvatici che da millenni popolano la zona. Gufi, civette, falconidi, allodole e pernici rosse senza dimenticare cinghiali e daini, hanno contribuito a far sopravvivere gli abitanti della Val Borbera nei più difficili anni storico – culturali. Oggi, sono semplicemente uno spettacolo della natura che ogni anno ammalia i turisti da tutto il mondo.

Percorsi, itinerari turistici e gastronomia

A seconda del tipo di vacanza che volete intraprendere nella Val Borbera, vi sono degli itinerari e luoghi davvero da non perdere.

I turisti appassionati della cucina locale saranno felici di assaporare la gastronomia offerta dalla Valle: selvaggina, castagne, carni ovine, formaggi, fungi, legumi, animali da cortile come le oche e persino un miele davvero speciale. Le “fagiolane bianche” sono una specialità del luogo, una variante rampicante del conosciuto fagiolo bianco, e si accompagnano benissimo a zuppe, trippa e spezzatino in inverno oppure a insalate fresche in estate.

In abbinamento non può mancare il derivato dal vitigno autoctono Timorasso: un vino bianco di tutto pregio. Non dimenticate di assaggiare anche la famosa Mela Carla e il gustoso formaggio Montebore.

Un itinerario escursionistico imperdibile è sicuramente alla scoperta di una località posta nella parte alta della Val Borbera: Reneuzzi. Si tratta di un cosiddetto Paese Fantasma, un luogo in cui ammirare le rovine delle antiche costruzioni che sembrano prendere vita grazie alla suggestione dei boschi che le circondano e alle strutture in pietra che appaiono ancora maestose.

Da non perdere anche il Legnà e il Monte Cavalmurone per chi desidera fare trekking ad alta quota ma in assenza di dislivelli e difficoltà. Inoltre in questo tratto non nevica mai quindi è percorribile tutto l’anno.

Un’escursione completa e che lascerà senza fiato i visitatori è certamente quella che parte da Vignole Borbera, superando il Borghetto si potranno attraversare tutte le Strette più belle e per il refrigerio del corpo e della vista non mancheranno piccole spiaggette e oasi adiacenti al torrente Borbera che offre un’acqua cristallina, limpida e potabile.

Il castello di Borgo Adorno, costruito dagli Spinola nel 1100, merita una visita poiché la struttura è ancora affascinante benché ha subito qualche lesione durante una violenta frana nel XVII secolo.

Se siete giunti in Val Borbera tuttavia dovreste fare una tappa anche nel piccolo e bellissimo paesino chiamato “Vendersi”, sarete accolti da un cartello di benvenuto adornato di fiori colorati. Sarà come un piccolo museo ma a cielo aperto e circondato dalla natura incontaminata.

Consigli e informazioni utili per visitare Val Borbera

Il periodo migliore per visitare Val Borbera è praticamente tutto l’anno! Certo, se amate l’avventura vera e propria, i mesi invernali sono i più affascinanti, tuttavia l’estate consente di fare escursioni di ogni genere godendosi un piacevole fresco e brezza marina. Ogni stagione nella Val Borbera offre un clima tipico di tutto l’Appennino ligure – piemontese: freddo sì ma temperato e mai insostenibile, oltretutto non nevica perciò non c’è rischio di limitare gli itinerari che si vorranno intraprendere.

Come raggiungere Val Borbera è una scelta del turista a seconda della partenza, ecco alcuni esempi:

  • Autostrada A7 con uscita al casello Arquata Scrivia – Borghetto Borbera e poi Borghetto Borbera percorrendo la Strada Provinciale 143
  • Con l’auto dista circa 40 minuti dal casello di Genova
  • Dista 1 ora e mezza da Torino
  • Sempre con l’auto, 1 ora circa da Milano
  • Chiamando le Autolinee Val Borbera verranno indicati anche tutti i pullman Gran Turismo, 5 in tutto.
  • Possibilità di prendere anche ben 8 autobus di linea.

Tutti i mezzi pubblici sono dotati di comfort e attrezzati per disabili, ma se avete intenzione di effettuare escursioni solitamente è preferibile andare con mezzi propri.

L’attrezzatura necessaria è la solita per gite nella natura incontaminata ma è sempre bene preparare uno zaino da trekking “ad hoc”. Non pesante e con il necessario per bere e mangiare, una torcia e macchinetta fotografica per immortalare i paesaggi unici della Val Borbera. Considerate che vi sono molte trattorie e osterie in cui fermarsi a mangiare durante i percorsi quindi evitate di riempire lo zaino di abbeveraggi e cibo.

Non dimenticate un abbigliamento comodo con scarpe da trekking e a seconda del periodo scelto, mettete in conto maglie più pesanti sotto la tuta ma anche un cappellino se dovesse esserci il sole o il berretto se dovesse far freddo.

Redazione
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