Un idilliaco specchio d’acqua tra le cime dell’Alto Adige: questo lago vale il prezzo del biglietto

Emma Valenti  | 13 Set 2023
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Cosa distingue un sogno dalla realtà? Di certo non le sensazioni, perché sappiamo tutti che, a volte, la realtà si avvicina talmente tanto alla materia di cui sono fatti i sogni che ci perdiamo in un mondo tutto nostro. Questo è esattamente quello che penseremo quando ci troveremo davanti al Lago di Anterselva. Ecco che la Val Pusteria ci regala questo spettacolo immenso, e non ci resta altro che tuffarci in questo lago di emozioni. Andiamo alla scoperta di questa meraviglia della natura.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 1 ora e 3o/2 ore
  • Distanza: 4 km
  • Dislivello: 45 m
  • Difficoltà: facile (adatto a tutti)
  • Segnavia percorso: giro del lago/sentiero natura
  • Periodo adatto: da giugno ad ottobre
  • Dove parcheggiare: parcheggio della baita Tirolerhütte

Il giro del Lago di Anterselva (1642 m)

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Per iniziare il giro del Lago di Anterselva dobbiamo arrivare al parcheggio della baita Tirolerhütte. Da qui, sarà molto semplice seguire le indicazioni per il giro del lago in senso orario. Iniziamo a camminare verso la meraviglia, passando su una passerella di legno che ci conduce direttamente alla riva di questo capolavoro. Ed ecco che i nostri occhi si trovano ad ammirare un’acqua limpidissima, che presenta sfumature dal turchese ad un incredibile verde acqua mano a mano che il nostro sguardo si allontana. Il verde ci circonda in pieno e siamo pronti per una camminata all’insegna del relax, che possiamo tranquillamente fare anche con il passeggino. Affrontiamo successivamente una leggera salita per inoltrarci nel bosco e vedere questo capolavoro dall’alto. Guardiamo i cigni che nuotano belli ed eleganti in quell’acqua talmente bella da farci sognare. Una volta giunti alla sponda orientale del lago ci accoglie il Ristorante Platzl am See.

Le caratteristiche e la pesca

Fermiamoci in contemplazione del lago, con un buon cappuccino in mano e ritorniamo bambini assieme ai nostri piccoli, godendo del parco giochi. Successivamente, allontaniamoci dal lago per vederlo con una nuova prospettiva, nuove sfumature. Camminando sempre quasi solo in piano, finiamo il giro ad anello abbastanza rapidamente. Durante il percorso, incontriamo dei cartelli tematici che ci spiegano la flora e la fauna. Gli argomenti variano dagli uccelli, agli alberi, alle rocce. È un’esperienza sensoriale che ci coinvolge lungo tutto il cammino. Questo dipinto di Madre Natura che prende la forma di un lago è profondo 35 metri e completamente naturale. Parliamo del terzo lago più grande dell’Alto-Adige. I pesci che lo abitano variano dalla trota fario, alla trota marmorata, alla trota lacustra, al temolo. Per non parlare poi del salmerino alpino e il salmerino di fontana. È il Fly Fishing Club a rilasciare le autorizzazioni per la pesca.

La flora e la fauna del Lago di Anterselva

Ci troviamo nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, e ci troviamo immersi nella flora e nella fauna di questa meraviglia. La volpe, il picchio, il tasso, la martora, il crociere, lo scoiattolo…la fauna di questo paradiso è attorno a noi, e non possiamo fare a meno di ascoltare i rumori, la musica primordiale che questi piccoli, grandi musicisti producono. L’aquila reale vola sopra quello specchio bagnato arricchendo l’esperienza ancora di più. La marmotta, il camoscio alpino, il capriolo, il cervo rosso…gli abitanti del bosco si fanno sentire. L’abete rosso domina la flora dell’intera zona e la rappresenta, fieramente. Troviamo ad accoglierci anche la Cinquefoglia fior d’oro, l’Arnica montana e l’Anemone. Ecco che capiamo di essere degli ospiti benvenuti in un ambiente forte, caratteristico, sano. La natura si manifesta in tutta la sua potenza, emana calma, sicurezza. Passeggiando e respirando profondamente, diventiamo parte del regno che ci circonda.

La leggenda

La leggenda narra dove ora sorge il lago vi erano una volta tre masi molto imponenti. Coloro che abitavano questi ultimi avevano un’anima dura contro le persone povere. C’era anche un contadino dal cuore talmente avaro la cui preferenza sarebbe stata non sfamare nemmeno la moglie. Quando si tenne una sagra di paese, durante la quale un povero mendicante chiese la carità ai contadini. Voleva semplicemente qualcosa da mangiare e un posto dove poter dormire, aveva appena percorso un sentiero molto faticoso. I contadini gli diedero solo del pane con la muffa. Il mendicante si allontanò, triste ed affaticato, ma prima di andarsene gridò un anatema: avrebbe piovuto talmente tanto che la loro casa sarebbe scomparsa sotto le acque. Ignari, i contadini continuarono la loro vita. Tuttavia, quattro giorni dopo, nacque una sorgente dietro ad ogni casa. Le sorgenti inondarono le case dei contadini, dando vita al Lago di Anterselva.

Informazioni utili

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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