Sugli avventurosi picchi delle Alpi Apuane: questo percorso arriva fino ad una delle cime più interessanti della regione

Emma Valenti  | 05 Set 2023

Le Alpi Apuane contengono molti misteri da esplorare al loro interno…ma Monte Pisanino è una di quelle cime che ci fa sentire speciali. La sua altezza di 1.946 m tende verso il cielo e, tutto ad un tratto, ci troviamo davanti ad un panorama spettacolare. Siamo in cima al mondo. L’aria fresca entra potente a far parte del nostro respiro. Siamo forti. Siamo vivi. Ed ecco che ci ricordiamo di come siamo partiti. Scopriamo il percorso che ci porta a dominare il mondo.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 6 ore e 45
  • Distanza: 8,5 km
  • Dislivello: 1200 m
  • Difficoltà: E, EE, F
  • Segnavia percorso: sentiero 178, sentiero azzurro
  • Periodo adatto: Maggio-Giugno, Settembre-Novembre
  • Dove parcheggiare: parcheggio vicino al Campeggio Val Serenaia (1.068 m)

Godiamoci la magia del viaggio fino a Monte Pisanino

Dal parcheggio accanto al Campeggio Val Serenaia, iniziamo la nostra avventura prendendo il sentiero 178 ed addentriamoci in un fitto faggeto. Mentre siamo ancora su un percorso iniziale quasi del tutto pianeggiante, cominciamo già a gratificare la nostra vista con alcuni scorci sul Monte Pisanino e sugli Zucchi, per poi entrare in un profondo bosco. A questo punto, siamo in costante salita. Continuiamo a seguire il sentiero 178, tenendo la sinistra al bivio che incontriamo. Prendiamo quota velocemente, per arrivare poi ad ammirare un meraviglioso faggio secolare. Dopo aver percorso un tratto su delle rocce calcaree, facendo attenzione a dove mettiamo i piedi, usciamo dal bosco, ai piedi degli Zucchi di Cardeto. A questo punto, siamo in cammino da 1 ora e 15 minuti. Continuiamo verso sud-ovest puntando alla Foce di Cardeto. Volendo, possiamo deviare il nostro percorso ai piedi di Pizzo Altare. Il sentiero scompare, ma saliamo abbastanza facilmente, senza ostacoli particolari se non l’erba alta.

L’ascesa verso Monte Pisanino: il sentiero azzurro

La nostra deviazione sbuca a 1.655 m, tra il Pizzo di Mezzo e il Pizzo Altare. Cominciamo a scendere senza particolari difficoltà, sino ad arrivare al sentiero azzurro che dalla Foce di Cardeto conduce alla Foce Altare. Seguiamo questo sentiero a sinistra, salendo tra Pizzo di Mezzo e Pizzo Maggiore. Dopo un’ulteriore svolta a sinistra, ci infiliamo nel tratto più esposto e col terreno più fragile e pericoloso. Prima di arrivare a Foce Altare, dobbiamo attraversare il punto più difficile di tutti: una cengia rocciosa estremamente esposta. Qui il nostro piede deve essere il più fermo possibile, passando su delle rocce gialle. Dopo aver superato questa difficile cengia, ci troviamo a Foce Altare, a 1.73o m di quota. Saliamo tramite il sentiero azzurro, facendo attenzione alle rocce abbastanza instabili. Superato alcuni tornanti, svoltiamo a sinistra camminando in cresta. Ecco che, dopo 10 minuti, raggiungiamo la cima di Monte Pisanino, a 1.946 m.

La meraviglia della vista da Monte Pisanino

Possiamo finalmente dire che, dopo 3 ore e 25 di cammino, arrivare in vetta ne è valsa la pena. Ci sediamo ad ammirare a pieno il panorama che si staglia di fronte a noi. Respiriamo profondamente e i polmoni si riempiono di quell’aria incredibilmente pulita. Siamo sul punto più alto delle Alpi Apuane. Guardando a nord i nostri occhi si perdono tra Casarola, Alto, La Nuda ed Alpe di Succiso. Voltiamo il capo a nord-est e il Cusna appare potente di fronte a noi. Il tempo di girarci verso est e Rondinaio, Giovo e Cimone sono lì ad attendere solo di essere ammirati. Il sud-est ci offre invece la meraviglia di Uomo Morto, Pania Secca, Penna di Sumbra, Pania della Croce, Tambura e Roccandagia. Il sud ci riserva Cavallo e Contrario, il sud-ovest ci meraviglia con Sagro, Grondilice e Isola Palmaria. L’ovest ci aspetta con Monviso, le Alpi Liguri e Marittime; infine, il nord-ovest spazia sull’Appennino Ligure dal Ramaceto al Ragola.

Il ritorno

Una volta respirato l’infinito di fronte a noi, siamo pronti a tornare. Torniamo dunque sui nostri passi, ripercorrendo con molta attenzione la cengia. Seguiamo nuovamente il sentiero azzurro salendo tra meravigliosi pendii, un tratto abbastanza facile. Arriviamo sino ad un bivio e seguiamo per Passo della Focolaccia. Successivamente, arriviamo alla Foce di Cardeto. Prendiamo nuovamente il sentiero 178, che continuiamo a seguire sino ad arrivare al punto in cui lo abbiamo seguito per la prima volta. Da qui, torniamo al parcheggio tramite il sentiero che abbiamo imboccato all’inizio. Ecco che in tutto abbiamo camminato per ben 6 ore e 45. Per quanto alcuni tragitti siano difficili, la soddisfazione più grande è quella di avercela fatta. Le sfide si sono presentate a noi per mostrarci la nostra forza. Le nostre gambe ci hanno portato sino in cima. Questo è uno dei percorsi più avventurosi delle Alpi Apuane, e col nostro spirito avventuriero lo abbiamo conquistato; intanto, noi siamo stati conquistati dalla magia di Monte Pisanino.

Informazioni utili

Causa alcuni punti esposti, dovremo indossare un abbigliamento tecnico, con scarpe pronte a tenerci quando ne abbiamo bisogno.

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Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.




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