Sentiero Roma, trekking sulle Alpi Centrali

Redazione  | 03 Gen 2018

Affascinante escursione sulle Alpi Centrali, il Sentiero Roma è una traversata di alta quota e un percorso di trekking speciale.

Dal lago di Mezzola, a nord di quello di Como, arriva al cospetto delle cime granitiche della Val Masino. Siamo nella Valtellina nordoccidentale, al confine tra Valchiavenna e Val Bregaglia, nelle Alpi Retiche occidentali.

L’itinerario è impegnativo, si svolge attorno ai 2500 metri di quota, ci si ferma nei diversi rifugi del tracciato e si compie di solito in 5 giorni (per un totale di circa 55 km) su percorsi attrezzati con corde fisse e catene e vie ferrate: pertanto è indicato a escursionisti esperti, anche senza una vera e propria preparazione alpinistica, che devono affrontarlo con una strumentazione adeguata, moschettoni e cordini per scavalcare alcuni tratti e per assicurarsi a corde fisse predisposte.

È consigliabile effettuare l’escursione in compagnia e, soprattutto, evitare giornate con condizioni meteorologiche instabili (soprattutto in caso di pioggia e/o neve). Il periodo consigliato per questo trekking è da luglio inoltrato a settembre.

È particolare trovare un itinerario che omaggia la capitale, proprio qui in mezzo alle Alpi, ma la spiegazione si deve al tempo della sua realizzazione, voluta dalle guide della Val Masino nel 1928, anno in cui il fulgore di Roma era decisamente in prima linea nelle politiche di allora.

Per arrivare in zona, da Milano si raggiunge la città di Lecco, imboccando la Lecco-Colico (SP36) e si seguono le indicazioni per la Valchiavenna, quindi per Novate Mezzola e l’omonimo lago.

Sentiero Roma – Prima tappa

Rifugio Brasca

Rifugio Brasca. Foto di Ras78 rilasciata in licenza CC BY-SA 3.0

Durata4 ore e mezza
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello1000 metri
Tipologia di itinerarioTrekking di alta quota
Partenza e arrivoNovate Mezzola, Rifugio Brasca

Si parte a nord di Novate Mezzola, a quota 316 metri, dirigendosi verso il ripido sentiero che sale per la Val Codera, tra boschi e curve. La pendenza è notevole, fino in località Avedeè, 780 metri, quando il percorso diventa più dolce fino al paese di Codera, sugli 825 metri: il tutto si fa in circa 2 ore.

Quindi si prosegue verso la località Piazzo, 1140 metri, quindi Bresciàdega, 1214 metri e il suo rifugio. Ma la tappa finale è il Rifugio Brasca, 1304 metri, 48 posti letto, aperto da giugno e settembre.

Sentiero Roma – Seconda tappa

Rifugio Luigi Gianetti, Val Porcellizzo

Rifugio Luigi Gianetti, Val Porcellizzo. Foto di Ras78 rilasciata in licenza CC BY-SA 3.0

Durata6 ore
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello1.290 metri
Tipologia di itinerarioTrekking di alta quota
Partenza e arrivoRifugio Brasca, Rifugio Gianetti

Il secondo giorno dal Rifugio Brasca si prende il sentiero che entra nel bosco fitto di abeti in modo piuttosto ripido che sale un to’ tortuoso.

Si continua a salire per l’Alpe Averta, 1950 metri, e ancora verso il Passo del Barbacan, 2598 metri. Da qui la pendenza si addolcisce e, lasciata alla spalle la Val Codera, si entra in Val Masino, esattamente siamo in Val Porcellizzo, con un po’ di sali e scendi per circa un’ora fino al Rifugio Gianetti, a 2534 metri: 92 posti letto, aperto da giugno a settembre.

Sentiero Roma – Terza tappa

Rifugio Allievi-Bonacossa

Rifugio Allievi-Bonacossa. Foto di Massimo Dei Cas, rilasciata in licenza CC BY 3.0

Durata6 ore
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello550 metri
Tipologia di itinerarioTrekking di alta quota
Partenza e arrivoRifugio Ginetti, Rifugio Allievi

Dal Rifugio Ginetti si parte verso est, occhieggiando gli splendidi giganti granitici del Pizzo Badile e Cengalo. Si inizia con un tratto pianeggiante, un sali e scendi e poi una impennata decisa nella salita, con tratti attrezzati e la presenza di corde e catene, soprattutto nell’ultimo tratto di questa tappa cioè Passo Camerozzo, 2765 metri.

Quindi si scende verso la Val del Ferro, anche questa parte è caratterizzata da catene fisse: è piuttosto difficile, portare l’attrezzatura da ferrata. Si arriva dopo altri sali e scendi al Bivacco Molteni Valsecchi, siamo a quota 2510 metri, 12 posti letto e presenza di acqua.

Si prosegue ancora sempre salendo e scendendo verso il Passo del Qualido, 2647metri, scendendo poi nella valle omonima per raggiungere a quota 2600 il Passo dell’Averta. Per arrivare alla meta finale ci sono tratti attrezzati con corde e camminamento su pietraia. Il Rifugio Allievi, 2835 metri, ha 100 posti letto, anch’esso è aperto da fine giugno a settembre.

Sentiero Roma – Quarta tappa

Rifugio Cesare Ponti

Rifugio Cesare Ponti. Foto di Ras78 rilasciata in licenza CC BY-SA 3.0

Durata6 ore e mezza
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello1100 metri
Tipologia di itinerarioTrekking di alta quota
Partenza e arrivoRifugio Allievi, Rifugio Ponti

Il sentiero che parte dal Rifugio Allievi è ghiaioso-pietroso, direzione sud est per raggiungere senza difficoltà il Passo del Torrone, 2518 metri. Da qui però cambia tutto, si avanza con catene scendendo in un ripido e stretto canale, risalendo poi verso il Bivacco Manzi Pirrotta, 2540 metri, 9 posti letto e presenza di acqua.

Superata questa struttura inizia il nevaio (quel che resta), lo si oltrepassa fino a raggiungere un canalone prima di arrivare al Passo del Cameraccio, 2950 metri: qui è tutto un tratto attrezzato, con catene, la situazione non è facilissima. Ma dopo il percorso si fa meno pesante fino al Bivacco Kima (6 posti letto), sede ideale per fermarsi ad ammirare le cime del Disgrazia e la Val di Mello. Siamo a 2787 metri.

Quindi si scende e poi si risale verso la Bocchetta Roma, 2840 metri. Ci sono catene lungo la risalita in questo tratto piuttosto impegnativo. Siamo entrati nella Valle di Predarossa da cui si scende tra i sassi per giungere al Rifugio Ponti, 2559 metri e 60 posti letto.

Sentiero Roma – Quinta tappa

Novate Mezzola

Il Lago di Novate Mezzola

Durata5 ore
Livello di difficoltàDifficile
Dislivello380 metri
Tipologia di itinerarioTrekking di alta quota
Partenza e arrivoRifugio Ponti, Chiesa in Valmalenco

L’ultima tappa del Sentiero Roma, inizia oltrepassando la morena del ghiacciaio lasciato il Rifugio Ponti. C’è anche da guadare un torrente per poi risalire tra sassi e pietrame al Passo di Cornarossa, dove si può vedere quanto resta dell’ex Rifugio Desio.

Si tratta di un tratto faticoso. Superato il passo, 2836 metri, è tutto in discesa: si lascia la Val Masino e si fa la conoscenza della Valmalenco, scendendo verso il Rifugio Bosio, 2086 metri (50 posti letto), raggiungibile attraverso una parte di tracciato con catene di ausilio.

Da questo punto si scende di nuovo in direzione nord-est per raggiungere Primolo, 1274 metri, e Chiesa Valmalenco, 960 metri di altezza. Ci sono diversi sentieri che dal rifugio portano a queste località.

Redazione
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