Parco dell’Asinara, un’escursione sull’isola del carcere

Redazione  | 31 Gen 2018

Il Parco dell’Asinara si trova in Sardegna e più precisamente in provincia di Sassari. È una piccola isola, circondata da un’Area Marina Protetta (estesa per 108 km2), che decora la costa Nord Ovest della grande madre Ichnusa.

Grazie alla sua forma stretta e allungata, l’isola è percorsa da una strada asfaltata lunga 25 Km che permette di accedere ai sentieri secondari, ai principali luoghi d’interesse e ai maggiori centri urbanizzati tra cui: Fornelli, Campu Perdu, La Reale, Trabuccato e Cala d’Oliva.

Tra le vicende dell’isola c’è ne sono un paio che ancora affascinano. La prima riguarda i dubbi etimologici sul nome. Le ipotesi più accreditate sostengono che a darglielo furono i romani, i quali scelsero di chiamarla “Sinuaria” in onore del carattere frastagliato delle sue coste; o che derivi dalla varietà di asini bianchi e neri che popolano il suo territorio.

La seconda invece, riguarda la presenza sull’isola di un vecchio carcere, costruito agli inizi del 1900 e composto da 10 diramazioni che si dislocavano in lungo e in largo, per disporvi i suoi detenuti. Ancora oggi il carcere è un punto di riferimento per i molti escursionisti, che possono fermarsi a visitarlo.

Trekking nel Parco dell’Asinara

Carcere Asinara
La parte esterna del vecchio carcere dell’Asinara

Non esiste un unico percorso escursionistico, ma ben sette diversi sentieri che attraversano l’intera area del Parco dell’Asinara. A Fornelli e Cala Reale sono attivi i Centri Visita. Da lì è possibile fare trekking partendo dai moli o prendere la bicicletta e percorrere i 25 Km di strada fino a raggiungere Cala d’Oliva.

Gran parte delle visite permettono di attraversare i punti di maggiore attrazione dell’isola come la visita al carcere di massima sicurezza di Fornelli, il Castellaccio (cinta muraria di un’antica fortezza Medioevale), la zona a riserva integrale di Cala S. Andrea, e l’isola Cala di Sgombro con gli scogli “nani”. In Autunno e in primavera invece è anche possibile fermarsi al Centro Studi fauna selvatica di Tumbarino. Come ultima tappa della strada cementata è il paesello di Cala d’Oliva, mentre sullo sterrato il percorso prosegue verso Punta della Scomunica e la più alta Punta dello Scorno, con l’omonimo faro.

I sentieri sono caratterizzati per lo più da tratti ripidi, di solito protetti o attrezzati, ma anche da facili passaggi in roccia pratici per tutti.

Vista la sua estensione e le meraviglie che possiede, è consigliabile dedicare almeno tre giorni alla scoperta di quest’isola. Le spiagge dell’Area Protetta, le coste rocciose, gli asini bianchi e neri, i ricci e il falco pellegrino; e ancora i lentischi, i fiordaliso e gli olivi selvatici, accompagnano i suoi visitatori durante tutti i mesi dell’anno. In estate però c’è da fare attenzione: date le alte temperature, la scarsità idrica e la poca ombra è consigliabile evitare scampagnate

Come arrivare e cosa fare sull’isola

Porto Torres, Asinara
Per raggiungere il Parco dell’Asinara si parte generalmente da Porto Torres: un’ora e mezza di traghetto e si arriva

Arrivare al Parco dell’Asinara non è difficile, basta prendere un traghetto con partenza da Porto Torres che vi porterà sull’isola nel giro di un’ora e mezza.

Nel periodo estivo inoltre, sono attivi altri collegamenti marittimi con partenza dai porti sardi di Castelsardo e Santa Teresa di Gallura. Unico stop per i mezzi privati e per gli animali domestici, che non possono in alcun modo accedere all’isola.

In compenso però, si possono praticare tante altre attività divertenti tra cui: immersioni subacquee, pescaturismo, gite su Taxi Boat, barca a vela, barca a motore e auto elettrica, oltre alla possibilità di noleggiare biciclette.

Dormire e mangiare all’Asinara

Isola Asinara, trekking Sardegna
Piccola ma accogliente, l’Isola dell’Asinara vi aspetta per un trekking in Sardegna speciale

La notizia negativa è che sull’isola non esistono negozi di vendita di generi alimentari ed è consigliabile portare un pranzo al sacco e mangiare all’aperto, godendosi il contatto con la natura. Per chi volesse stare più comodo, il Parco dell’Asinara mette a disposizione un ristorante a Cala d’Oliva (“l’Asino Bianco”) e un chiosco sul molo di Fornelli.

Per chi volesse seguire il suggerimento di rimanere per visitare l’isola da cima a fondo, è possibile usufruire dell’unica struttura ricettiva presente sull’isola: l’ostello di cala d’Oliva, un’ex caserma di agenti della Polizia penitenziaria che offre ampi cameroni con bagni comuni.

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