Monte Curcio, il perfetto connubio tra trekking e paesaggi mozzafiato

Redazione  | 28 Ago 2018

Se non siete mai stati a Monte Curcio, è giunto il momento di farlo.

La cima della Sila Grande, in Calabria, alta ben 1.768m s.l.m. riserva, infatti, grandi sorprese. Non a caso, è qui che si trova l’Osservatorio Climatico Ambientale in alta quota, nel Comune di Spezzano della Sila.

Da qui, l’orizzonte libero a 360° permette precise rilevazioni e dona una vista magnifica a quanti desiderano immergersi appieno nella natura.

Monte Curcio, nel Parco Nazionale della Sila, è meta prediletta dagli sciatori di tutta Italia e non solo che amano soggiornare nei pittoreschi rifugi tra le faggete e i pini loricati, caratteristici del territorio calabrese.

L’impianto che collega le località Tasso e Monte Curcio sito nei pressi Camigliatello Silano si muove lungo 1.888 metri ed ha una portata di 1.800 persone. La cabinovia conduce dai 1368 ai 1765 metri d’altezza e si trova a solo 1 km dal centro del paese.

Monte Curcio, boschi

Monte Curcio – I boschi della Sila con gli alberi secolari

Per lo sci alpino vi sono due piste, la rossa di 2050 m e la blu di 2220 m, ma per chi non ama sciare ci sono tantissime altre possibilità: relax presso il Lago Cecita e il Lago Arvo, poco distanti, noleggio slittini, motoslitte, bob, quad, escursioni con ciaspole, giri in pedalò, canoa, escursionismo, trekking, birdwatching, visite alle particolarissime fauna e flora del parco. In particolare, tanti sono i percorsi sulle orme del lupo silano, animale simbolo del parco stesso.

Una magnifica vista su entrambi i laghi si ha dalla pista di fondo che mette in collegamento Monte Curcio con Monte Scuro, alto 1630 metri, e Monte Botte Donato, alto 1928 metri, attraverso quella che viene definita la Strada delle vette della Calabria.

Fate una sosta sull’altopiano Macchia Sacra, patria dei “vaccari” dove è sito   un anello di circa 4 km destinato allo sci di fondo.

Giungere in località Macchia Sacra è molto suggestivo con le ciaspole, seguendo quello che viene definito l’Anello di Monte Curcio. Da dicembre ad aprile munitevi di ciaspole; nel restante periodo sarà sufficiente l’abbigliamento da trekking. La partenza è dal Rifugio Tasso di Camigliatello cui si giunge dalla SS 107: da qui si parte per percorrere 14 km in circa 8 ore tra abeti bianchi di estrema bellezza. Dai 1240 metri di altezza si arriva ai 1670 per un iter da escursionisti tra fiumarelle e sorgenti.

Monte Curcio

Monte Curcio, i boschi della Calabria tra alberi secolari e panorami da sogno

Se amate sciare di notte, nessuna paura: con la seggiovia “La Pagliara” non avrete problemi e potrete giungere a 1650 metri sul livello del mare dove vi è un impianto attrezzato per lo sci notturno.

Se amate andare in bici, non potete perdervi il percorso che conduce dalla Foresta incantata alla Strada delle vette presso Celico. 587 metri di salita, 553 metri di discesa per un totale di 23 km da percorrere in circa 5 ore per riempirsi gli occhi delle meraviglie della natura e i polmoni di aria salubre.

Oltre all’Anello di Monte Curcio, da non perdere assolutamente è il percorso ad anello da Camigliatello Silano a Monte Scuro lungo circa 15 km. La partenza è prevista nei pressi dell’impianto di risalita di Camigliatello per poi seguire il sentiero tracciato dal CAI n°421 sino al Rifugio Montescuro. Da qui il panorama è davvero mozzafiato poiché domina il Lago Cecita e i Monti della Catena Costiera con Monte Cocuzzo, Orsomarso e il Pollino.

Per il ritorno occorre ripetere una parte del percorso di andata , girando poi a destra per immergersi in una meravigliosa faggeta sino al piazzale dove vi sono le piste da sci.

Redazione
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