Tra tutti i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia quello di Varese spicca per la maestosità dell’impatto scenico della via sacra. Il Sacro Monte di Varese è stato inserito tra i beni UNESCO per la sua magica sintonia tra architettura, arte, natura e spiritualità. Si tratta di un percorso devozionale attraverso quattordici cappelle che si arrampica sul Monte fino a raggiungere il borgo di Santa Maria del Monte, in cui si nasconde la quindicesima e ultima cappella. Questa Via Sacra è costituita da una strada acciottolata di due chilometri, percorribile soltanto a piedi.
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Il Sacro Monte di Varese sorge ad oltre 800 metri di altezza nel cuore delle Prealpi varesine, in cima al Monte Velate. Il rilievo si trova nel cuore del Parco Regionale del Campo dei Fiori, in un’area ricca di sentieri avventurosi e affascinanti.
Ma cos’è un Sacro Monte? Si tratta di un cammino simbolico che i pellegrini compiono con l’obiettivo di espiare le proprie colpe. Potrebbe svilupparsi in salita o in discesa (dipende dal punto di vista scelto) e il percorso è scandito da una serie di luoghi di culto. Queste cappelle sono a loro volta associate a dei significati specifici, legati ad un significato ascetico.
Questo eccezionale esempio di “Sacro Monte” fu realizzato dell’architetto locale Giuseppe Bernascone che si occupò della progettazione delle magnifiche cappelle unificate dallo stile, ma di certo non nelle decorazioni. Il cammino lungo due chilometri vide la luce nel 1604, ma fu terminato solamente diciannove anni dopo; è percorribile solamente a piedi ed è un esempio dell’arte milanese del 600. Il risultato è un insieme armonico di luoghi di culto, talmente unico e perfettamente inserito nel contesto ambientale, da essere stato inserito nell’elenco dei beni del Patrimonio UNESCO.
Ovviamente le quindici cappelle sono la principale attrazione lungo il percorso; la distanza tra di esse non è però dettata dal caso o da un criterio standard, bensì dal tempo impiegato dai pellegrini nel recitare le varie parti del Rosario. Ogni cappella è dotata di un portico sotto il quale potete conoscere meglio la scena rappresentata, grazie a targhe descrittive e ad un pulsante per l’accensione delle luci. Presso gli archi che scandiscono il sentiero dei visitatori (e una volta il cammino devozionale dei fedeli) sorgono delle fontane che avevano proprio la funzione di offrire ristoro ai pellegrini.
Ecco l’elenco delle cappelle che incontrate lungo il percorso:
Presso la terza cappella potete ammirare l’unico intervento moderno lungo la via sacra. Il dipinto La fuga in Egitto realizzato nel 1983 da Renato Guttuso si inserisce infatti in un universo di affreschi e sculture seicenteschi all’interno delle cappelle.
Subito dopo l’undicesima cappella se ne scorge un’altra fallata, proprio all’altezza della biforcazione. La ragione è che, una volta arrivati qui, si decise di modificare il percorso, costruendo la dodicesima cappella nell’altra direzione.
Arrivati al borgo di Santa Maria del Monte le sorprese non sono finite: qui potete visitare il Museo Baroffio e la Casa Museo Lodovico Pogliaghi.
Per non parlare poi della bellezza del panorama: il cammino offre ampie visuali verso la città di Varese, verso i laghi e la pianura circostante. Se siete fortunati e capitate in una giornata tersa, potete addirittura scorgere in lontananza lo skyline di Milano, gli Appennini e le Alpi, dal Monviso al Monte Rosa.
Un lungo e ampio sentiero in ciottolato e in dolce pendenza, lungo due chilometri e intervallato da 14 cappelle, alla volta di un caratteristico borgo e di uno splendido santuario: ecco cosa vi aspetta.
La Via Sacra fa parte del sentiero numero 1 del Parco e prende il via dalla Prima Cappella. Ad accogliervi trovate il primo dei tre archi che suddividono il cammino dei quindici luoghi. Il percorso è molto semplice: basta seguire l’ampio ciottolato. Superata la quattordicesima cappella, manca l’ultimo sforzo e sarete a Santa Maria del Monte: in cima alla via sacra l’imponente Fontana del Mosè preannuncia l’ingresso al borgo con il suo santuario barocco tra viuzze e portici. Accanto alla chiesa si trova il Monastero delle Romite Ambrosiane, tuttora attivo.
Il Parco Regionale del Campo dei Fiori offre uno stimolante reticolato di sentieri escursionistici. Visitato il borgo di Santa Maria del Monte, riprendete la strada asfaltata a lato della Fontana del Mosè e raggiungete Piazzale Pogliaghi, dove arrivano i bus della Linea C e si trova un ampio parcheggio. Dal piazzale imboccate la via sterrata e seguite le indicazioni per il Forte di Orino. Il percorso richiede 4 ore per essere completato; è lungo 9 chilometri e presenta un dislivello di circa 600 metri.
Inoltre, potete raggiungere il Sacro Monte di Varese anche attraverso altri sentieri:
Circa a 5 km dal centro di Varese, il percorso pedonale del Sacro Monte parte dalla località Prima Cappella che, nel giro due chilometri, porta a Santa Maria del Monte. Ma come arrivare al punto di partenza della Via Sacra?
Se vi muovete in automobile, dovete imboccare l’A8 (l’Autostrada dei Laghi) e poi uscire a Varese; le indicazioni stradali portano direttamente alla prima cappella. Lì potrete parcheggiare. Se invece vi spostate con i mezzi pubblici, dovete innanzitutto arrivare alla stazione di Varese in treno. Una volta lì saltate sull’autobus urbano della Linea C verso il Sacro Monte; in circa 20 minuti sarete all’inizio della Via Sacra. Esiste una terza alternativa, anche molto veloce: la funicolare, che fa corse ogni 10 minuti circa.
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