Il Lago di Ghedina è la dimostrazione che l’immagine di Cortina come luogo prettamente mondano e adatto solo per gli amanti dello sci non sia così veritiera. Certo, stiamo parlando di un’autentica perla delle Dolomiti e un paradiso per gli sciatori, capace di ispirare film e libri, ma non dobbiamo dimenticare l’aspetto paesaggistico e naturalistico di questa località. A pochi passi da Cortina infatti c’è il Lago di Ghedina, un piccolo e raccolto specchio d’acqua circondato da abeti e larici famoso per le sue acque color smeraldo.
Il lago si trova a circa 1.460 metri di quota lungo la strada che porta verso Passo Falzarego e Piè Tofana. Nonostante l’altitudine è facilmente raggiungibile da Cortina a piedi attraverso sentieri immersi nel bosco – come il celebre sentiero 410 “Montanelli” – oppure per i più pigri anche in auto. Dal Lago di Ghedina parte poi questo percorso ad anello che porta fino al Rifugio Duca d’Aosta a quota 2.000 metri.
Come detto la partenza – e l’arrivo – di questo percorso che si snoda nel cuore delle Tofane è proprio dal Lago di Ghedina, comodamente raggiungibile dall’affascinante Cortina. La strada inizia subito a salire e per più di un chilometro con pendenze anche superiori al 20%. La camminata comunque è molto piacevole tra abeti rossi e larici dove non è raro incontrare scoiattoli e uccellini alpini. Il sentiero poi inizia a essere pianeggiante fino a che si raggiunge il Lago Po’ Druscié, un bacino artificiale celebre per la sua forma a cuore: d’inverno è molto utile visto che rappresenta la principale fonte d’acqua per innevare le celebri piste da sci di Cortina.
Fatta una piccola sosta e scattate le foto di rito, si riprende il percorso che si fa impegnativo: lo strappo è notevole con pendenze superiori al 40%, con il bosco di conifere che lentamente lascia spazio a un paesaggio più aperto e roccioso. Il sentiero è molto ben fatto, però serve un po’ di allenamento. Si arriva così al punto più alto dell’itinerario rappresentato dal Rifugio Duca d’Aosta che ha una storia quasi centenaria. Un’autentica istituzione della zona dell’ampezzano e qui, oltre ad assaporare l’ottima cucina locale, si può godere di un panorama da cartolina che comprende la Tofana di Mezzo e la Tofana di Rozes. Rifocillati e riposati si inizia la discesa che riporta al punto di partenza percorrendo per buona parte il sentiero fatto all’andata.
Cortina d’Ampezzo di certo non ha bisogno di presentazioni. Tra le tante meravigliose località delle Dolomiti di certo è la più celebre e mondana, specie ora che tornerà a ospitare le Olimpiadi Invernali questa volta insieme a Milano. Il Lago Ghedina però rappresenta uno dei luoghi simbolo di natura e identità locale, tanto da essere particolarmente caro agli abitanti del luogo. È un piccolo specchio d’acqua alpino che racchiude tutto ciò che rende speciale l’Ampezzano: la bellezza delle Dolomiti, la tranquillità dei boschi e il legame profondo tra l’uomo e la montagna.
I cortinesi così amano passare le loro domeniche in questo posto, ma ovviamente le acque color verde smeraldo del Lago di Ghedina sono assai apprezzate anche dai tanti turisti che ogni anno lo visitano. Anche il celebre giornalista e scrittore Indro Montanelli aveva un legame particolare con questo lago, tanto che ora gli è stato dedicato anche un sentiero. Insomma, i motivi per andare in vacanza a Cortina sono tanti, ma se vi trovate in questa località da favola prendetevi una giornata di tempo per fare questo percorso che vi farà scoprire il lato vero dell’Ampezzano.
Giornalista pubblicista laureato al D.A.M.S., ama da sempre la montagna e la natura, ma non chiedetegli di prendere una funivia...
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