Lo sapevi che nelle Piccole Dolomiti si trova un lago nascosto che merita di essere scoperto?

Adriano Bocci  | 30 Mag 2025
Recoaro Terme, Dolomiti, Veneto. Shutterstock_2072167880

C’è un lago piccino piccino picciò immerso nel verde e nel silenzio, che riposa placidamente in un percorso costellato da giganti. Ai piedi delle Tre Croci, nelle Piccole Dolomiti, quello che viene comunemente conosciuto come Lago Creme ha un altro nome, Laghetto Sea del Risso (o Xea del Risso) ed è così puro che ci si va a pescare.

In piene Prealpi Vicentine, all’altopiano delle Montagnole, potete immergervi nella quiete e nel verde a 1050 metri sopra il mare). Il Sea del Risso sta proprio in mezzo al Sentiero dei Grandi Alberi. Ora che le giornate tornano soleggiate è finalmente il momento giusto per farsi il sentiero e far foto a manetta. E perché no, portare anche la canna da pesca.

Trekking al Laghetto Sea del Risso

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Ristorante Trattoria La Gabiola
  • Punto di arrivo: Rifugio “Cesare Battisti” alla Gazza
  • Lunghezza: 6,26 km
  • Dislivello: 320 metri in salita e 100 in discesa
  • Tempo di percorrenza: 2 ore e venti (pause escluse)
  • Difficoltà: E – Escursionistico
  • Periodo: tutto l’anno (grande presenza di ombra)

Mappa

Percorso

Recoaro Terme, paesaggio montano

Per arrivare al Laghetto Sea del Risso (o Creme) c’è bisogno di farsi quasi tutto il percorso 120 del CAI, il Sentiero dei Grandi Alberi. Anzitutto siamo in zona Recoaro, a 1000 metri s.l.m., nello specifico a Recoaro Mille. Si comincia dalla Trattoria La Gabiola (qui su Maps), dal parcheggio. Considerate che a salire dopo pochi minuti (meno di una decina) trovate nelle vicinanze il Contrà Casare Asnicar, con le tipiche casette. Le trovate quindi facendo una piccola deviazione non necessaria, se non allo spirito. Una volta erano coperte di paglia, ma ormai sono state s(f)ortunatamente sostituite con la lamiera per questione di durevolezza.

Cominciamo però col Sentiero dei Grandi Alberi. Sul percorso principale, vi troverete un bivio. Andando a destra c’è un percorso semplice con 250 metri di dislivello, mentre andando a sinistra c’è quello da 425 metri ben più panoramico. Noi, ovviamente, vi consigliamo quello panoramico (a meno che non siate già stanchi).

Durante tutto il percorso c’è il gruppo montano del Carega, della Valle dell’Agno e della Catena delle Tre Croci. Tutto questo in aggiunta agli “alberi monumentali d’Italia”, così come indicano i cartelli e gli occhi. Sono alberi multisecolari con anche 5 metri di circonferenza, e troverete diversi tigli.

Vacca Burlina di Recoaro Terme

E diverse vacche “autoctone” che pascolano tra una malga e l’altra. È buona educazione salutarle, tutte.

Tutto sommato il percorso va sui 6 km e qualcosa, accorciando a 5 per la versione meno panoramica che poi, comunque, si ricongiunge a quella scelta da noi. Il turistico sfiancheggia il monte Anghebe. Ricordiamo che il percorso 120 finisce al Rifugio “Cesare Battisti” alla Gazza (questo qui) e dura anche me no, ma al momento il percorso dal basso (e più corto) potrebbe essere invalicabile.

Il laghetto Sea del Risso ed il Rifugio Cesare Battisti

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Daniele Zadra (@danielezadra60)

Dopo poco troverete la Malga Morando e poco prima la loro ghiacciaia, che sembra una piccola grotta con una porticina. Subito a seguire della malga c’è una stradina vicino alle pozze d’alpeggio, che passa per prati e boschi e porta alla Malga di Podeme. Troverete (segnata extra sul percorso) una fontana molto vicino alla Sorgente Lora.

Siamo praticamente a oltre metà percorso sopra alla Malga Podeme, a 1076 m s.l.m., su di una stradina non proprio segnalatissima. Ora come ora siamo sull’Altopiano delle Montagnole. Il percorso è quello che ci porterà al Laghetto Sea del Risso, e di norma non è molto semplice trovarlo a causa della vegetazione se non per le strade. Stiamo andando verso la Gazza.

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Enzo Guiotto (@enzoguiotto)

Siamo in primavera ed è il momento migliore per apprezzare le gradevoli sfumature di turchese tutto attorno. Assicuratevi di fare foto su foto qui, perché tutto intorno c’è il gruppo delle Tre Croci e dello Zevola. Contate che giustamente il Sea del Risso in inverno è tutto ghiaccio, per quanto non sia grandissimo, e in estate classicamente è ancora più piccolo.

E comunque, viene chiamato (sbagliando) lago Creme perché si trova vicino alla Malga Creme. Il laghetto è una zona di pesca regolamentata, così per dire, fate buon uso di questa informazione in moderazione e rispetto. Continuando sul Sentiero dei Grandi Alberi c’è Malga Pace (ci passiamo) e Malga Rove (di sopra), in un sentiero in mezzo al bosco. Siamo verso la fine del percorso.

Rifugio Cesare Battisti

Rifugio Battisti - Vajo, Wikimedia

Rifugio Battisti – Vajo, Wikimedia

Da qui c’è un bivio, uno panoramico e uno un po’ meno panoramico: quello panoramico è più diretto e più complesso perché passa sulla ghiaia, ma anche su un bosco di pino mugo. L’altro invece scende a valle per poi risalire: entrambi vi portano alla fine dell’itinerario, al Rifugio “Cesare Battisti” alla Gazza (qui). È una bellissima baita, e a seconda di quando andate (e arrivate) potrebbe essere semplicemente lo sfondo di una foto col pienone.

Ergo, potendola trovare piena, portatevi qualcosa da mangiare in riserva. Il rifugio è il centro di tante attività di trekking, nordic walking, mountainbike e anche di arrampicata sulle rocce. In inverno tutto ciò si traduce in passeggiate con le ciaspole.

Vi consigliamo caldamente di visitare il sito ufficiale per eventuali comunicazioni. Potete tornare indietro con lo stesso percorso dell’andata, o meglio, farvi i percorsi che non avete scelto. Poi un po’ di vin brulè che ci sta sempre bene. Vicino al rifugio c’è un percorso secondario con una trincea della Grande Guerra.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.


©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur