Una vista superba e un museo dai caratteri storici per un’escursione sognante in Valle d’Aosta

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 28 Dic 2023

Sulla strada che sale alla conca di Vertosan, Saint Nicolas, un paese adagiato in pieno sole offre una facile passeggiata con superba vista sulla bassa valle e sulle cime comprese tra il Mont Emilius e il Rutor. Sospesi tra fitti boschi e ripidi calanchi si trova questo percorso davvero stupendo che raggiunge un belvedere magnifico.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 1 ora sola andata (soste escluse)
  • Distanza 2.5 Km sola andata
  • Dislivello 240 md+ 20 md- sola andata
  • Difficoltà Sentiero Escursionistico
  • Punti acqua Saint-Nicolas
  • Segnavia percorso 15-Saint-Nicolas; Belvedere
  • Periodo adatto tutto l’anno in assenza di neve
  • Dove parcheggiare Frazione Lyveroulaz

Itinerario

Lasciata la vettura appena prima dell’abitato di Lyveroulaz (960 metri di dislivello) ci si dirige in direzione della chiesetta, riconoscibile dal piccolo campanile, inoltrandosi tra le abitazioni (cartello “Saint Nicolas 15”). L’edificio sacro è un po’ da recuperare ma numerose case sono state ben restaurate ed la piccola borgata è un piacevole inizio di cammino. Superato il curioso Musée Joseph Gerbore, con alcuni attrezzi agricoli esposti all’esterno, comincia la sterrata in leggera salita. Già da questa si aprono scorci in basso sulla verde Valdigne mentre le cime della Grivola (3969 m.) e della Testa del Rutor (3486 m.) sembrano a portata di mano.

La salita è abbastanza decisa, tra radi pini uncinati e qualche larice, per poi lasciare posto ad un bosco più fitto in cui dominano soprattutto le latifoglie, in particolare aceri, ontani e betulle.
Il percorso si fa più graduale, aprendo a tratti la vista in direzione della prima meta. La caratteristica chiesa di Saint-Nicolas dall’aguzzo campanile, per poi sbucare, un po’ a sorpresa, su ampi prati del declivio di una collina.

Si cammina in salita graduale in direzione di un grande cipresso e una volta raggiuntolo si devia decisamente a sinistra, salendo per tracce erbose in direzione della chiesa. Il tracciato andrebbe direttamente al complesso, ma spesso è chiuso poiché passa proprio accanto ad alcuni edifici privati, si consiglia in ogni caso di abbandonarlo una volta in vista delle case per salire a destra e arrivare, così ad un filare di stupende betulle che accompagnano il passo fino alla strada asfaltata, per poi andare a sinistra verso la seicentesca chiesa di San Nicola posta in località La Cure (1200 metri di dislivello). Affacciandosi dalla terrazza adiacente alla chiesa, in direzione ovest, si può scorgere la meta dell’escursione: il Belvedere che fa capolino nel fitto del bosco, appena riconoscibile dal mancorrente di legno.



Si torna sulla strada, ora asfaltata, percorrendola in piano per raggiungere un evidente bivio posto nei pressi di un piccolo oratorio (fontana). Si è appena all’inizio di una sorta di polmone verde chiamato Bois de la Tour, dai resti di una antica torre di osservazione, che offre numerosi percorsi ben evidenziati dal pannello che si trova a questo ingresso.
Prendendo la via a sinistra (cartello) si percorre un gradevole tratto in bosco di pini con un ricco sottobosco di latifoglie, per arrivare facilmente al Belvedere che consta di due punti di osservazione. Quello più alto offre un pannello trasparente con le sagome delle montagne da sovrapporre agli originali per impararne i nomi, ma il più suggestivo è quello inferiore, con una rilassante panchina a ridosso della roccia e sotto i rami di una estetica quercia, posta su una balconata a precipizio sui sottostanti calanchi e con panorama grandioso da assaporare con tutta calma.

Tornati indietro fino all’asfalto, lo si segue ora a sinistra, in leggera discesa, aggirando la collina del Bois de la Tour. All’altezza del monumento all’Abbé Cerlogne si tiene la destra andando in direzione dell’abitato Saint-Nicolas. Alle prime case si prende decisamente a destra la stradina in discesa che diventa subito sterrata e si inoltra lungo il prato, adiacente ai campi sportivi, per dirigersi piacevolmente in direzione del grande cipresso già toccato all’andata. Una volta raggiuntolo, si ripercorre semplicemente la strada fatta all’andata.

Musée Joseph Gerbore

Situato in Lyveroulaz all’interno della “Maison de la Tôr”, un edificio documentato già nel 1768. Ospita al suo interno anche il forno e la latteria comuni, consta di un’esposizione incentrata sull’avvento dei mezzi a motore nelle campagne valdostane con macchinari e attrezzi originari degli anni 1950-60. Joseph Gerbore, nato a Lyveroulaz, rimase orfano a 11 anni ma continuò a istruirsi, andando anche ad Aosta in bicicletta per migliorare la propria educazione. Fu il primo a portare acqua ed energia alla propria fattoria ed aprì una rivendita di macchine agricole ad Aosta. Visite su prenotazione (giovannigerbore@libero.it, https://museogerbore.wordpress.com/).

Abbé Jean-Baptiste Cerlogne

Nato nella frazione di Cerlogne nel 1826, fu contadino, spazzacamino e cuoco, prima di diventare sacerdote. È ricordato come il primo autore di poesie in patois e della prima grammatica di franco-provenzale valdostano. Presso la chiesa di La Cure si trova un piccolo museo a lui dedicato che raccoglie sue opere e oggetti personali.

Informazioni utili

Escursione priva di difficoltà e rilassante. Volendo, è possibile inoltrarsi ulteriormente per i sentiero del Bois de la Tour, ricco di panchine e aree picnic.
Da Saint-Pierre, dal caratteristico castello, si seguono le indicazioni per Saint-Nicolas. Abbandonate le abitazioni di Saint-Pierre, attenzione a sinistra alla segnaletica per Lyveroulaz. Piccolo parcheggio prima della frazione,
Turismo in Valle d’Aosta, www.lovevda.it
Comune di Saint-Nicolas, www.comune.saint-nicolas.ao.it 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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