Passo dopo passo tra musei, cascate e boschi colorati per una passeggiata rilassante in Valle d’Aosta

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 25 Dic 2023

In Valtournenche, escursione da fare passo dopo passo per raggiungere borgate un tempo isolate e oggi ben recuperate tra musei etnografici, cascate ruggenti e silenziosi larici dai colori intensi.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 3 ore totali (soste escluse)
  • Distanza 9.2 Km totali
  • Dislivello 300 md totali
  • Difficoltà Sentiero Escursionistico
  • Punti acqua Torgnon; Triatel; Etirol
  • Segnavia percorso Petit Monde; frecce gialle; 105
  • Periodo adatto Tutto l’anno in assenza di neve
  • Dove parcheggiare Torgnon capoluogo

Itinerario

Da piazza Frutaz (1540 metri di dislivello), dove si trova anche l’Info Point, si raggiungere via Molinet per proseguire a sinistra in leggera salita, fino a giungere ad una curva netta dove si va a destra, sempre su strada asfaltata.
Si percorre ora una via priva di marciapiede, ma a a basso traffico che si apre panoramica verso destra sulle borgate basse di Torgnon, distese sui prati sottostanti e che in autunno si colorano di rosso intenso per la ricca presenza di ciliegi.

Con salita graduale si punta al Croix de Djeun (1614 metri di dislivello) deturpato da alcune antenne ma, appena prima di arrivarvi, si incontra un’area cintata con panchine che vi danno la schiena aprendo un piacevole sguardo verso la bassa valle, Mongnod e le altre borgate. Appena oltre le antenne si trova un altro punto di vista che guarda, questa volta, in direzione dell’alta valle e del Cervino.

Si continua ancora su asfalto, adesso in discesa, mentre la strada si fa più stretta passando a ridosso di alcune rocce. Pochi passi e si arriva davanti alla settecentesca cappella di Ponty, anch’essa strettamente addossata alla parete rocciosa.
L’asfalto continua ancora in discesa passando tra dolci prati e arrivando alla borgata di Triatel. Si va a sinistra all’interno dell’abitato, così da arrivare al Musée Petit Monde, un museo etnografico ospitato all’interno di alcuni edifici storici del XV-XVIII secolo, caratterizzati dalla curiosa architettura di legno sopraelevata grazie a supporti a forma di funghi (1612 m, fontane).



Appena dopo si trova la chiesa, superata la quale si prende a destra in leggera discesa arrivando al parcheggio del museo. Si continua ancora su strada asfaltata, adesso circondata da boschi in prevalenza di larici, che prosegue in leggera discesa fino ad un ponte che supera il torrente Petit-Monde, dove si trova una panchina e una fontana, oltre ad un mulino ad acqua a ruota orizzontale ben recuperato.
Alla curva seguente si è arrivati alla borgata di Etirol (1596 metri di dislivello, fontana). Si percorrono le stradine tra le abitazioni seguendo le frecce gialle che fanno prendere rapidamente quota fino a trovarsi al di sopra dei tetti della borgata. Abbandonati gli edifici il sentiero procede sempre in salita ora più graduale, diventando più in là anche largo e piacevolmente erboso. In prossimità del torrente Petit-Monde si ignora il bivio dal cui ponte arriva il sentiero 105 per proseguire dritti e arrivare, poco dopo, in vista della bella cascata (1740 metri di dislivello) cui è possibile avvicinarsi seguendo vaghe tracce verso sinistra.

Tornati indietro, si imbocca ora il ponte sul torrente (segnavia 105) percorrendo un suggestivo sentiero che scende in modo continuo e costante in un fitto bosco di larici. Segue in parte il corso gorgogliante del torrente, attraverso un paesaggio incantato soprattutto d’autunno.
Il sentiero termina sulla sulla strada asfaltata percorsa all’andata, poco a valle del mulino. Si riprende dunque l’asfalto verso destra tornando in breve a Triatel e quindi, a ritroso, al punto di partenza.

Musée Petit Monde

Sotto il nome “Petit Monde” si raggruppano tre borgate: Triatel, che ospita il museo vero e proprio, Etirol, e Ronc. Il usato usato più anticamente, “autre monde – l’altro mondo”, rende bene la condizione di isolamento di queste borgate. Oggi il nome si riferisce all’interessante museo etnografico da esplorare passo passo entrando, letteralmente, in case d’epoca, con un viaggio a ritroso nel tempo. È possibile visitare il rascard , l’edificio più grande e imponente che risale alla fine del XV secolo ed era utilizzato per immagazzinare fieno e covoni di grano per l’essiccazione, il grenier, del 1476, che veniva utilizzato per conservare soprattutto provviste, e la grange del Settecento, che oggi ospita un’esposizione di attrezzi per la lavorazione di prodotti tipici della vita contadina ma un tempo veniva usata per la battitura del grano.

Informazioni utili

Escursione priva di difficoltà tecniche, ma meglio evitare di effettuare l’anello in presenza di neve, tornando per la medesima via dell’andata.
Si percorre la Valtournenche, direzione Cervinia, ma ad Antey-Saint-André deviazione a sinistra direzione Torgnon. Parcheggi nel capoluogo Mongnod in Piazza Frutaz (disco orario), oppure poco oltre presso il piazzale della cabinovia.
Volendo, è possibile arrivare fino alla Croix de Djeun con la vettura. I parcheggi disponibili sono abbastanza pochi e il panorama che si ha dalla strada merita questo piccolo sforzo.
Turismo in Valle d’Aosta, www.lovevda.it
Comune di Torgnon, www.comune.torgnon.ao.it
Torgnon #PureEmotion www.torgnon.org
Musée Petit Monde, www.petitmonde.torgnon.org 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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