Facile escursione che dal Col d’Arlaz porta lungo il canale irriguo del Rû omonimo, tra boschi e cascate, per arrivare alla chiesa di Sant’Anna posta su un panoramico dosso
Dall’aperto Col d’Arlaz (1050 metri di altitudine) si imbocca a monte una strada inghiaiata (cartello giallo “Prise d’Eau”). La via fiancheggia il canale del Rû d’Arlaz, delimitato da due spallette alte. Poiché si tratta di un canale ad uso irriguo, può capitare che si presenti ricco e gorgogliante, come anche potrebbe essere decisamente asciutto.
Il tracciato si snoda in graduale falsopiano, piacevolmente in mezzombra di un bosco di latifoglie in cui predomina il castagno, e porta in poco tempo alla Cascata d’Arlaz, un’impressionante salto d’acqua che si riversa quasi sulla strada (1055 metri di altitudine). Emozionante quando è alla sua massima portata, è possibile avvicinarsi un poco al potente getto grazie ad un sentiero sulla sinistra.
Proseguendo oltre la cascata si affronta una breve selciata in salita che porta ad aggirare uno sperone roccioso e subito dopo si deve abbandonare il tracciato del Rû d’Arlaz per deviare verso destra lungo un sentiero in forte discesa (cartello “Chatillonet 7”). Dopo una breve discesa, si tiene la sinistra, sempre sul numero 7 della segnaletica, arrivando ad un vecchio canale. Superata una condotta forzata si piega a destra in discesa ancora più accentuata costeggiando ora il corso del più piccolo Rû d’Herbaz; quando si attraversa il canale si arriva ad una piccola cascata e subito dopo il sentiero si trasforma in sterrata che porta pianeggiante verso la borgata di Chatillonet (980 m, prima fontana con acqua non controllata, ve ne sono altre più avanti).
Su asfalto ci si inoltra nella borgata attraversandola completamente fino ad arrivare, al di là del centro abitato, ad una scalinata sulla destra che porta a salire sul dosso su cui sorge la chiesa di Sant’Anna, spettacolare punto di vista sulla Val d’Ayas (1010 metri di altitudine, tavolini e fontana) dove soffermarsi piacevolmente prima di ritornare sui propri passi.
Andando oltre il Col d’Arlaz si aprono vasti prati: quelli nei pressi di una tettoia con tavolini sono utilizzati per lo tzan, un tipico sport valdostano che ricorda vagamente il baseball, molto articolato e con varie fasi di gioco, che si svolge tra due squadre da 14 giocatori che competono in due campionati, uno primaverile ed uno autunnale. Oltre allo tzan i campi sono usati anche per la rebatta, altro sport tradizionale che ricorda la lippa, in cui il giocatore deve lanciare il più lontano possibile una palla utilizzando un bastone e di cui esistono campionati individuali e a squadre, sempre in primavera e autunno.
Facile rilassante escursione panoramica adatta soprattutto nelle mezze stagioni.
Entrando in Challand-Saint-Victor si deve prendere una strada a sinistra (cartello marrone Campo Tzan) percorrendola per 2,5 km. Parcheggi al colle (non accessibile con neve); coordinate: 45°41’59.7″N 7°42’01.9″E
Turismo in Valle d’Aosta, www.lovevda.it
Visit Monte Rosa, www.visitmonterosa.com
Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.
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