Dal cuore verde d’Italia fino all’Eremo delle Carceri: ecco il percorso attraverso i misteri dell’Umbria

Emma Valenti  | 10 Ott 2023

Un respiro di novità, un percorso ad anello che si compie a passo lento. Entriamo nel battito del cuore dell’Umbria ed ecco che, partendo da Assisi, la nostra meta è il famoso Eremo delle Carceri. Iniziamo il nostro viaggio da uno dei luoghi più misteriosi, storici ed affascinanti del nostro amato stivale. Assisi è il battesimo di una camminata che si distingue tra storia e bellezze naturali da giardino dell’Eden. Andiamo all’avanscoperta, occhi curiosi, cuore aperto e siamo pronti per partire. Questo percorso all’interno del Parco Regionale del Monte Subasio ci attende.

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 2 ore e 40 circa
  • Distanza: 8 km circa
  • Dislivello: 410 m
  • Difficoltà: E
  • Dove parcheggiare: parcheggiare ad Assisi è sempre un’impresa. Tutta la zona all’interno delle mura è adibita ad area a traffico limitato, ma possiamo trovare ben sei aree dove, con un po’ di fortuna, parcheggiare. Parliamo del parcheggio Porta Mojano, parcheggio Papa Giovanni Paolo II, parcheggio San Pietro, parcheggio di Porta Nuova, parcheggio di Piazza Giacomo Matteotti e parcheggio di Piazza San Giacomo.

Da Assisi all’Eremo delle Carceri: il percorso ad anello

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Dal parcheggio che riusciamo a trovare, dirigiamoci verso la stazione degli autobus in Piazza del Comune. Ecco che iniziamo da qui il nostro percorso. L’Eremo delle Carceri ci aspetta. Assisi emana storia da ogni edificio, ma quando iniziamo a vedere gli edifici religiosi capiamo di trovarci in un luogo che ha conservato una magia davvero unica sin dall’antichità. Ecco che con pochi minuti di cammino giungiamo accanto alla Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva. È interessante sapere che il nome della dea è integrato in questa meravigliosa chiesa cattolica poiché la sua facciata è del tempio romano di Minerva, con delle colonne a capitelli in stile corinzio che ci danno tutta l’atmosfera storica che possiamo desiderare. Il tempio dedicato alla dea Minerva sorgeva in questa meravigliosa città durante l’epoca romana. Ora la chiesa è dedicata alla Madonna. Ma continuiamo il nostro percorso verso l’Eremo delle Carceri.

Ci dobbiamo ora dirigere in direzione della bellissima Cattedrale di San Rufino. Si tratta della cattedrale che fu il luogo di culto primario sin dal principio, anche se le chiese più famose sono quella del Santo Sepolcro di San Francesco e quella di Santa Chiara. Dopo aver ammirato la bellezza e riflettuto sull’immortalità della storia, seguiamo le indicazioni che ci portano alla Porta dei Cappuccini, una delle otto porte della cinta muraria di Assisi. Dopodiché, iniziamo una salita un po’ impegnativa, nel bosco, detta Sasso Piano, che ci porta sempre più vicino all’Eremo delle Carceri. Successivamente, arriveremo a Montarone, e cammineremo su un esteso punto panoramico che ci regala una visione idilliaca della pianura umbra. Da qui, ci è facile seguire le indicazioni per l’Eremo delle Carceri, ed ecco che in meno di un batter d’occhio ci ritroviamo di fronte ad un luogo la cui importanza sacra emana un’energia incredibile.

La storia dell’Eremo delle Carceri: il luogo di ritiro di San Francesco

Chiunque abbia studiato la storia di Assisi avrà sicuramente sentito nominare il celeberrimo San Francesco, fondatore dei frati francescani. A differenza di molti, Francesco fece una scelta molto radicale: egli viveva in povertà seguendo l’esempio di Cristo. L’Eremo delle Carceri era il luogo in cui si ritirava quando sentiva di avere un grande bisogno di stare con sé stesso e con la parola del Signore. La parola “Carceri” non deve ingannarci. Non ha nulla a che fare con una prigionia. Infatti, “carcere” viene dal latino e significa “luogo appartato“. Tale caratteristica lo rende perfetto a diventare un punto di ritiro per la preghiera. San Francesco e i suoi compagni avevano prediletto questo posto per passare del tempo fuori dalla società, per ritrovare il contatto col divino. Fu verso la metà del XIV secolo che i frati cominciarono ad abitare in questo eremo stabilmente. La struttura comprende un chiosco, un convento, la Cappella di S. Maria Maddalena, l’oratorio di S. Maria, il monogramma di San Bernardino da Siena, la Grotta di San Francesco ed un ponte che connette l’eremo all’altra parte della selva.

Informazioni utili

Per maggiori informazioni, consulta qui il sito dell’Eremo delle Carceri.

L’Umbria non finisce qui! Vienici a trovare e scopri di più!

Credit dell’immagine in evidenza: www.santuarioeremodellecarceri.org

Credit dell’immagine dopo l’ultimo sotto paragrafo: www.santuarioeremodellecarceri.org

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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