C’è un cammino in Umbria che unisce natura, arte e un pizzico di meraviglia fanciullesca: il Cammino delle Panchine Giganti. Un itinerario unico, che invita a scoprire i borghi e i paesaggi della zona di Montecastrilli attraverso una serie di installazioni colorate e spettacolari, capaci di trasformare una semplice escursione in un’esperienza indimenticabile.
Le panchine giganti – nate da un’idea del designer Chris Bangle – sono diventate negli anni un fenomeno diffuso in tutta Italia. In Umbria, però, hanno trovato nuova vita grazie a un progetto ambizioso: creare il primo cammino al mondo interamente dedicato a loro. Lungo circa 80 chilometri, il percorso ad anello collega sei frazioni del comune di Montecastrilli, invitando i viandanti a vivere un trekking che è anche gioco, contemplazione e scoperta.
Il cuore del cammino sono le sei panchine giganti, ognuna con un colore diverso e un punto panoramico privilegiato.
Farnetta – Big Bench 346
Qui la panchina si trova immersa in un piccolo bosco di querce, nei pressi della chiesa di San Lorenzo. La seduta, verde brillante, si mimetizza con la natura circostante e invita a respirare a pieni polmoni il profumo del sottobosco. Sedendosi in cima, lo sguardo si apre sulle colline circostanti, punteggiate di vigneti e campi coltivati.
Castel dell’Aquila – Big Bench 343
Di colore blu, questa panchina richiama i corsi d’acqua che caratterizzano il territorio. È collocata vicino a fontanili e piccoli ruscelli, creando un’atmosfera di quiete e freschezza. Da quassù si osserva un mosaico di prati e boschi, con il borgo medievale che domina il panorama dall’alto.
Montecastrilli – Big Bench 341
Questa panchina celebra l’anima storica del borgo, noto per la sua tradizione agricola e la sua architettura medievale. Il colore scelto richiama i mattoni antichi delle case, mentre la posizione regala una vista che abbraccia le valli circostanti e le morbide linee delle colline umbre. È il luogo perfetto per fermarsi e immaginare la vita che scorreva qui secoli fa.
Quadrelli – Big Bench 344
Una panchina gialla, intensa e luminosa, che richiama i colori della terra argillosa e dei campi al sole. Il panorama è ampio e arioso: dalle colline verdi si passa a distese coltivate, che in primavera ed estate si tingono di giallo grazie alla fioritura dei girasoli. Una sosta qui regala energia e vitalità.
Collesecco – Big Bench 342
Qui la panchina lilla si affaccia su uno dei panorami più ampi dell’intero cammino. Dallo schienale si può ammirare Todi all’orizzonte, con i Monti Martani che fanno da cornice naturale. Il colore tenue trasmette calma e invita alla meditazione, trasformando la sosta in un momento di introspezione e silenzio.
Casteltodino – Big Bench 345
Forse la più suggestiva, questa panchina è di un arancio acceso che rievoca i tramonti spettacolari della zona. La sua posizione è ideale per sedersi a fine giornata e osservare il cielo che si incendia di rosso e oro. È una tappa che rimane impressa, capace di trasformare la fine del cammino in un ricordo indelebile.
Il cammino si può affrontare nella sua interezza, in più giorni, oppure scegliendo solo alcune tappe. La difficoltà è classificata come escursionistica media: ideale per chi ama camminare nella natura, senza affrontare percorsi troppo impegnativi. I sentieri attraversano borghi, castelli, strade di campagna e dolci colline, offrendo un mix perfetto di cultura, storia e paesaggio.
Un aspetto curioso e divertente è la possibilità di collezionare i timbri sul passaporto delle Big Bench, disponibile nei punti di tappa. Un modo per dare concretezza al cammino e tornare a casa con un ricordo unico.
Il Cammino delle Panchine Giganti non è solo un’escursione: è un invito a rallentare, a guardare il paesaggio da un punto di vista insolito, a riscoprire la gioia di sedersi e contemplare. È un percorso che unisce grandi e piccoli, escursionisti esperti e semplici camminatori, in un viaggio che trasforma il gesto semplice di sedersi su una panchina in un momento di poesia.
Emanuele Ferretti, per gli amici Manè, è da sempre un grande appassionato di viaggi e avventura. La passione per la fotografia e per la natura lo ha portato a scoprire il mondo con i mezzi più disparati: dalla canoa, alla moto, al paramotore, al trekking.
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