Nel cuore del Trentino, in un’atmosfera quasi da fiaba si cela un vero e proprio gioiello naturale, è l’incantevole Lago di Nambino!
Siamo a quota 1.768 metri nella cornice delle maestose cime delle Dolomiti. Si narra che proprio qui sul fondo del lago riposi un drago che con il suo respiro increspa la superficie dell’acqua.
Raggiungerlo significa immergersi in un’esperienza rigenerante tra boschi e fioriture di primavera al cospetto di ruscelli di montagna e una incredibile fauna. La meta inoltre è il punto di partenza di altre avventurose escursioni.
Come si arriva al Lago di Nambino? Scoprilo con noi in questo trekking!
Dove si trova il Lago Nambino? Siamo nel meraviglioso Parco Naturale Adamello Brenta.
Raggiungere questo splendido lago del Trentino è davvero facile. Chi viene da Trento una volta superata Madonna di Campiglio si ritroverà a pochi chilometri il Parcheggio Patascoss. È qui che potrai lasciare l’auto e incamminarti alla volta di questo incantevole specchio d’acqua. L’itinerario si snoda sul Sentiero Bolognini che risalendo un pendio nel bosco si apre a tratti tra i meravigliosi panorami della Val Rendena.
Fra punti asfaltati e passerelle in legno si arriva al cospetto del lago in circa mezz’ora. Approfittane per fare un giro panoramico da cui ammirarne tutta la sua bellezza.
Riflessi sul Lago di Nambino
La Val Rendena è ricca di leggende e “La fola dal sarpantaz” è una delle più rinomate. Si racconta che il drago vivesse in maniera pacifica nutrendosi di pesci e alghe. Ma un giorno la creatura divorò due pecore e il pastore che pascolava nei pressi nel tentativo di difendere il suo uovo. Il drago venne poi ucciso da due cacciatori della vicina Val di Sole. Chi è fortunato potrà anche scorgere il movimento dell’acqua che si increspa per via della magica creatura che riposa sul suo fondale. La gente del posto dice che nei sogni agitati il respiro del drago si mescoli alla nebbia mattutina creando uno scenario fiabesco. Il Lago di Nambino è un punto perfetto per esplorare gli altri splendidi bacini lacustri di questa valle. Continua il trekking con noi!
Da questo incantevole lago del Trentino il trekking prosegue in un’avventurosa camminata alla volta di quello che costituisce il giro dei 5 laghi.
Quali sono i 5 laghi di Madonna di Campiglio? Scopriamolo insieme!
Il cammino riprende dal Lago di Nambino tra boschi e scenari aperti sulla valle alternando dei tratti piuttosto ripidi. Ma ne vale assolutamente la pena se lo spettacolo che si profila davanti è quello del piccolo Lago Nero incastonato nella conca fra le Dolomiti.
Panorama sul Lago Nero
Procedendo, a quota 2.370 metri, il Lago Serodoli si staglia in tutto il suo splendore. In primavera il paesaggio quasi lunare si tinge di nuances uniche. Qui vi è un piccolo bivacco in cui sedersi e fare una pausa.
Sempre camminando tra rocce e verde vi è il vicino Lago Gelato con i suoi stupendi colori che mutano riflettendo la luce e il cielo con toni dall’azzurro al turchese. Per proseguire si torna nuovamente verso Lago Serodoli.
Facendo attenzione ai tratti un po’ più scoscesi su roccia, si arriva al Lago Lambin. Il suo paesaggio ricorda gli incredibili fiordi norvegesi.
Lago Ritorto in primavera
Il trekking giunge quindi a Passo Ritorto e all’omonimo lago. La vista da qui è incredibile, sembra di essere su di una terrazza che affaccia sulle Dolomiti di Brenta. Fermati ad ascoltare la musica dei famosi campanacci del Lago Ritorto prima di riprendere il cammino.
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Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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