Se amate i trekking vista lago e, in particolare, sul Garda non potete non percorrere almeno una volta nella vita il sentiero del Ponale, alla ricerca dello scorcio migliore da immortalare. Un’antica via di collegamento che dal 2004 ha iniziato una nuova vita come percorso dedicato al trekking e al ciclismo che copre la distanza fra Riva del Garda, famigerata località sulle rive nord del lago, e il paese di Ledro, le cui case con i tetti a punta si specchiano nelle acque dell’omonimo lago. Il cammino sfrutta il lungo lago del Garda sino all’antico porto del Ponale, vicino alla meravigliosa cascata di 30 metri con cui il torrente si getta nelle acque del lago, per poi piegare decisamente a ovest risalendo il percorso del fiume, sino a raggiungere la riva est del lago di Ledro. Insomma, un’avventura unica che oggi scopriremo insieme.
Riva del Garda è un graziosa cittadina di circa 18mila abitanti che si affaccia sulla riva settentrionale del lago di Garda; località turistica ad alta affluenza, raggiungere Riva è semplice, anche eventualmente sfruttando i mezzi pubblici. Arrivando da sud sarà possibile sfruttare la SS 45 bis, che costeggia il lago nel suo versante occidentale, oppure la SS 249, la statale che risale le coste lacustri sul lato opposto, quello esposto a est. In entrambi i casi alla sommità si trova Riva del Garda. Qualora doveste andare in periodi di ferie, ricordate che Riva è sempre molto affollata e la possibilità di trovarsi imbottigliati dentro al traffico è alta, come anche la difficoltà nel trovare un parcheggio. Per affrontare questa escursione il luogo ideale è rappresentato da piazza Garibaldi, che si affaccia proprio sul porticciolo.
Quindi, cercate parcheggio in quei pressi e allacciate gli scarponi che si parte per il trekking vista lago di Garda sull’antica via del Ponale.
Il primo tratto si sviluppa tutto lungo la costa del Garda, a stretto contatto con la meravigliosa biodiversità lacustre. Il percorso è riservato a escursionisti e ciclisti, quindi dovrete solo prestare attenzione a questi ultimi che sono piuttosto numerosi. La prima ora di camminata è tutta in quota, in costante sospensione fra il cielo e lo specchio d’acqua, in un susseguirsi continuo di punti panoramici sulla meraviglioso paesaggio circostante. Dopo circa 30 minuti si incontrerà un piccola deviazione in direzione del lago che raggiunge la Tagliata del Ponale, un forte austroungarico risalente agli inizi del XX secolo, costruito dell’Impero in previsione di un attacco italiano.
La costruzione è un complesso sistema fortificato articolato su cinque livelli, di cui la maggior parte scavati all’interno del costone roccioso che domina il lago. Di fuori è visibile ancora la vecchia casermetta del corpo di guardia, locale adibito alla vigilanza del complesso ma anche alle comunicazioni con i forti vicini. Il resto della struttura è visitabile solo con la guida, essendo un articolato complesso di scale e cunicoli in cui è facile perdersi.
Una volta lasciata alle spalle la suggestiva Tagliata del Ponale, raggiungerete dopo circa mezz’ora di cammino l’Antico Porto del Ponale; nei pressi dell’antico approdo sarà possibile ammirare le acque del torrente Ponale che si gettano nel lago di Garda formando una cascata di ben 30 metri. Da qui il sentiero piega con decisione verso la valle del Ponale, in direzione ovest; la salita è severa e richiede un certo sforzo.
Ma il fondo resta comunque ben battuto e smorza molto la fatica. Quando vi fermerete a riprendere fiato, ricordatevi di girarvi e gustarvi gli ultimi scorci sul Garda, incorniciato dal caratteristico profilo a “V” della vallata. Poco meno di un’oretta e la salita si smorza, diventando un rilassante falsopiano che, costantemente fra bosco e radura, vi condurrà sino al paese di Ledro e sulle rive del lago omonimo.
Il sentiero del Ponale è molto semplice e richiede giusto un po’ di allenamento qualora si decidesse di percorrerlo tutto, a maggior ragione se in direzione andata e ritorno. Al livello tecnico non presenta alcuna difficoltà; sfruttando, infatti, il tracciato di una vecchia mulattiera, il fondo è sempre ben battuto e la traccia molto evidente. Sono comunque consigliate calzature da trekking (anche basse) e abbigliamento adeguato, con una piccola aggiunta di qualche indumento antipioggia. I bastoncini non sono indispensabili ma neanche sconsigliati; qualora foste abituati a usarli portateli pure con voi. Infine, non dimenticate una buona scorta di acqua: nelle stagioni calde le temperature potrebbero anche salire oltre la media.
Si hanno notizie dell’antico porto del Ponale sin dalla fine del XII secolo, quanto il principe vescovo di Trento Corrado II di Beseno concesse agli abitanti di Riva il diritto di trasporto delle merci su lago sino a Ponale, sfruttando l’antica mulattiera che risaliva la valle, tipica “valle sospesa” sulle rive del lago di Garda. La mulattiera venne poi abbandonata nel 1851, in seguito alla costruzione della nuova strada di collegamento con Ledro, fortemente voluta da Giacomo Cis, oggi ancora ricordato come locale benefattore. La nuova strada soppiantò la vecchia che, a parte una breve parentesi d’interesse dovuta allo scoppio della Grande Guerra, ha rivisto crescere l’attenzione solo agli inizi del XXI secolo quando è stata riqualificata per il piacere di escursionisti e ciclisti.
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