Il Rifugio Brentei è uno di quei luoghi simbolo non solo del Trentino, ma di tutta la montagna nostrana. Il percorso ad anello che vi proponiamo è uno giri più classici e panoramici di tutte le Dolomiti, ma l’itinerario è lungo e in alcuni tratti impegnativo. Tutta la fatica del percorso però è ampiamente ripagata: durante l’escursione la valle si apre gradualmente fino alle vette dolomitiche, regalando scorci indimenticabili, con il Crozzon di Brenta che domina il paesaggio.
Oltre al Brentei si toccano altri rifugi storici delle Dolomiti del Brenta, per un percorso che non può mancare nel novero di tutti gli amanti del trekking e, in particolare, delle vette del Trentino. Lo stemma del Rifugio Brentei infatti deve essere sul bastone o sullo zaino di ogni appassionato della montagna, con il rifugio a quota 2182 metri che, oltre al ristorante, offre anche la possibilità di pernottare, con le camere che possono essere prenotate anche tramite il sito ufficiale.
Il percorso inizia dal parcheggio di Colarin e il primo tratto è abbastanza agevole, ideale per fare un po’ la gamba visto l’itinerario impegnativo. Dopo poco più di 2 chilometri seguendo il sentiero 317 che si intrufola nel bosco inizia la salita versi il Rifugio Casinei. L’ascesa è lunga – circa 5 chilometri – con strappi duri e pendenze che superano spesso il 30%. L’incontro con il Ponte in Legno sul Sarca di Vallesinella segna l’inizio della parte più impegnativa, con il Casinei (1825 m) che è un rifugio molto frequentato e panoramico, ideale per una sosta rigenerante godendo della splendida vista sul gruppo dell’Adamello-Presanella.
Dal Casinei si prosegue sul sentiero 318 in un tratto molto panoramico, con alcuni passaggi esposti ma protetti da cordini di sicurezza tanto che non è necessario l’equipaggiamento da ferrata; in alcuni tratti inoltre c’è da passare tramite delle gallerie attrezzate. Si raggiunge così dapprima la Valle del Fredolin (circa 2.043 m) e poi la Cappella con il Rifugio Brentei a 2.182 m, in un ambiente dolomitico spettacolare dominato dal Crozzon di Brenta e dai picchi circostanti. A quel punto dal Brentei si rientra percorrendo lo stesso sentiero 318 fino al Casinei, dove occorre imboccare il sentiero 317 verso Vallesinella per tornare al punto di partenza originale.
La Val Brenta è un’icona delle Dolomiti, con un paesaggio che sembra uscito da una cartolina alpina d’altri tempi. Siamo nel Trentino occidentale, nel cuore delle Dolomiti di Brenta e all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta. A est c’è la Val Rendena – con Madonna di Campiglio come punto di accesso principale -, mentre a ovest troviamo le valli che guardano verso la Presanella e l’Adamello. La Val Brenta così è come incastonata tra pareti imponenti e fa parte del settore centrale e più spettacolare del Brenta, quello delle grandi vette come Cima Tosa, Crozzon di Brenta, Campanile Basso e Cima Brenta.
Chi ama la montagna rimane incantato dal contrasto tra i fitti boschi di abeti e larici e l’imponenza delle pareti rocciose dolomitiche che si ergono dalla valle. Queste vette sono il paradiso degli escursionisti, con il Rifugio Brentei, il Casadei o il Tuckett, che sono ormai dei nomi storici per chi ama la montagna. Oltre alle bellezze paesaggistiche, la zona è nota anche per la sua fauna: si possono incontrare camosci, marmotte, orsi bruni e, con un po’ di fortuna, anche l’aquila reale. Essendo una rinomata zona turistica, da tempo la Val Brenta è attrezzata per accogliere anche le famiglie, con frequenti servizi navetta che evitano di doversi spostare in auto. Infine i suoi sentieri, sempre ben curati e segnalati, con niente che è lasciato al caso per offrire ai visitatori il maggior comfort possibile.
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