Tra gli scorci più emozionanti del Trentino Alto Adige, il Lago di Braies è sicuramente la meta ideale di questo tour di trekking in Trentino. Situato a una altitudine di 1.496 metri, il Lago di Braies (o Pragser Wildsee, questo il suo nome in tedesco) si trova a circa 27 chilometri da Brunico e a poco meno di 100 da Bolzano.
Di origine franosa, le sue sponde, che si estendono per un paio di chilometri, bagnano i piedi della Croda del Becco (oltre 2.800 metri), mentre le sue acque raggiungono, per la zona, la ragguardevole profondità di 36 metri. Per raggiungere il Lago di Braies, abbiamo pensato a un “trek tour” da fare sia a piedi che in bicicletta, dalla lunghezza di poco inferiore ai 30 chilometri, per una giornata insolita – e piacevolissima – tra la natura del Trentino-Alto Adige.
Tra l’Alta Val Pusteria e la quasi omonima Valle di Braies, questo trek tour si contraddistingue per la bellezza dei suoi luoghi e per l’ampio – ma non difficoltoso – dislivello che unisce la partenza, ovvero Brunico (838 metri sul livello del mare) e il Lago di Braies (1.496 metri sul livello del mare.
Dall’amplissima maggioranza di parlanti di madrelingua tedesca (85% circa), Brunico/Bruneck è la “capitale” della Val Pusteria, zona di grandissimo impatto naturale, al confine con il Parco naturale di Fanes-Sennes-Braies. Di circa 16mila abitanti, la località è circondata dal verde del Plan de Corones, e con innumerevoli attrazioni, non solo naturalistiche, ma anche monumentali come il Burg Bruneck, un castello del XIII secolo e l’imponente Chiesa di Santa Maria Assunta, dello stesso periodo.
Una volta lasciata Brunico, proseguiamo in direzione sud-ovest seguendo le strade parallele alla Strada Statale 49, una delle principali direttrici della Val Pusteria, verso Valdaora e del suo omonimo lago. Qui, a oltre 1000 metri d’altezza, questo piccolo specchio d’acqua, lungo meno di 2 chilometri e largo 400, è sicuramente la pausa ideale durante il cammino in direzione del Lago di Braies.
Lago di Braies
Si prosegue toccando Monguelfo, un piccolo borgo dal quale, spesso, viene mutuato il nome del Lago di Valdaora, e subito dopo aver lasciato il centro abitato si abbandona la SS49 in direzione di Untergasse e Feroara. Siamo così arrivati alle propaggini del Parco naturale di Fanes-Sennes-Braies, quasi 26mila ettari di territorio alpino, tra i più vasti del Südtirol.
L’ultimo tratto del percorso, quello che unisce San Vito, Oberhaus e il Lago di Braies, sebbene in salita non presenta un profilo di difficoltà oberante dunque adatto anche agli escursionisti meno esperti. Qui anche i più pigri potrebbero optare anche per arrivare fino a qui in automobile, salvo poi proseguire, almeno nel periplo del Lago di Braies, a piedi.
Una volta giunti a destinazione, il piccolo porticciolo sul lago, la Chiesetta sul Lago di Braies (Marienkapelle) e il panorama mozzafiato del lago ci ripagheranno della fatica fatta, e ci lasceranno godere di una pausa tranquilla e rilassante sulle sponde di uno dei più celebri laghi alpini.
Lago di Braies in inverno
Non ci si annoia di certo al lago di Braies. Ovunque ci si trovi, il posto offre sicuramente al turista servizi di ogni genere garantendo la possibilità di godersi il territorio sia in estate che in inverno. Nello specifico, quando c’è la neve si può sciare mentre quando fa caldo possono fare sia escursioni a piedi che a cavallo. Se volete, per i più coraggiosi si organizzano anche arrampicate sul monte Croda Becco. Per i più pigri, invece, ci sono molti locali dove sedersi e godere il panorama davanti ad un buon vino bianco e consumare ottimi salumi e formaggi altoatesini.
Il lago di Braies è un posto unico ed incantevole Dai mille colori in estate, e ghiacciato in inverno, il Lago di Braies ospita anche un celeberrimo hotel, costruito nel 1899 nel classico stile alpino, nel quale fermarsi per qualche giorno e scoprire ancora meglio le bellezze dell’Alto Adige, una destinazione da veri escursionisti!
Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.
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